Tempi duri per Huawei. Da settimane si vocifera una trattativa per la vendita delle serie P e Mate; voci puntualmente smentite, tuttavia nemmeno la vendita di Honor inizialmente era stata confermata, prima che diventasse ufficiale il passaggio di consegne ad un consorzio di Shenzen. Poco più di una settimana fa inoltre, Huawei in meno di ventiquattro ore è passata dall’auspicare un colloquio con il neo Presidente USA Biden ad una citazione in giudizio della FCC.
La querelle non è terminata. L’azienda spera che la sospensione del ban possa avvenire e possa avvenire in tempi rapidi. Tuttavia sembra che la nuova amministrazione statunitense non sia della stessa idea. Diversamente non è difficile credere a quanto riportato da Nikkei Asia, secondo cui il gigante delle telecomunicazioni sarebbe pronto a ridurre del 60% la produzione di smartphone. I motivi, oltre al ban, sarebbero riconducibili alle difficoltà di recupero dei componenti, nonché alle vendite ben al di sotto delle aspettative. La riduzione dovrebbe portare ad una produzione di circa 70-80 milioni di componenti, ben al di sotto delle 189 milioni di unità spedite nel 2020.
Nel corso dell’anno sarà possibile comprendere se si tratta solo di voci o se c’è qualcosa di veritiero. Di certo è che Huawei non naviga in acque calme. Si parla di slittamenti nelle disponibilità di Huawei P50, tuttavia nei prossimi giorni l’azienda dovrebbe presentare Huawei Mate X2, nuova generazione di dispositivo pieghevole dell’azienda.
Leave a Reply