Come abbiamo visto nel post di ieri, Google Foto non permetterà da oggi più l’archiviazione illimitata gratuita in qualità ridotta. Chi vuole può acquistare ulteriore spazio per continuare l’upload di foto e video sul cloud di Google, ma chi è abbonato ad Amazon Prime, può sfruttare gratuitamente il cloud di Amazon Photos o Amazon Drive. Le piattaforme sono profondamente diverse, ma offrono possibilità simili, come la stampa delle immagini o consultare i ricordi degli anni passati giorno per giorno. Spostarsi su un altro cloud, che sia Amazon Photos, Mega, Dropbox o qualsiasi altra piattaforma, farà in modo però di avere il proprio materiale su due “contenitori” diversi. Potrebbe essere noioso ogni volta dover consultare due cloud diversi: perché quindi non spostare tutto su un unico spazio? Con Google Takeout questo è possibile.
Non tutti sono a conoscenza di Google Takeout, un servizio che permette di scaricare la totalità dei dati archiviati sui server di Google, in modo da trasportarli su un’altra piattaforma. Che siano i preferiti di Chrome, le foto e i video di Google Foto, la Cronologia delle Posizioni, le mail, i dati di Blogger e quelli di Drive, etc, con Google Takeout tutto il materiale è trasferibile su altre piattaforme.
Come fare per trasferire i dati con Google Takeout
Il procedimento è molto semplice in realtà, anche se Google per sicurezza chiederà più volte di confermare la procedura, anche con notifiche sullo smartphone e via mail. Basterà collegarsi al sito https://takeout.google.com, selezionare dalla lista dei servizi quali contenuti scaricare e seguire le indicazioni. Spesso può essere indicato dove indirizzare i file. Ad esempio nel caso di Google Foto si potranno inviare direttamente su Dropbox, Box, OneDrive o Drive. Oppure si può ricevere un link di download via e-mail. Si può generare un solo file zip o tgz, o fino a sei archivi l’anno. Si potrà scegliere il peso massimo da 2 a 50 GB per file. Più sono i dati da esportare, più tempo servirà a Google per creare gli archivi da scaricare. Alcuni processi, possono richiedere ore o giorni. Una volta scaricati i file, si potranno poi importare nella piattaforma preferita.
Si tratta di uno strumento tanto importante quanto poco conosciuto. Spesso ci si sente legati ad una piattaforma per via della quantità impressionante di dati archiviati. Ma strumenti come Google Takeout permettono all’utente di avere la scelta e la libertà di poter migrare su alte piattaforme con facilità, anche se il trasferimento può richiedere ore o addirittura giorni. Ma il procedimento è tutto sommato semplice e intuitivo.
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