Da quando il Covid-19 ha stravolto le nostre vite, siamo più attenti e scrupolosi (a volte a livelli quasi esagerati, forse) sulla sicurezza per la salute. Complici anche le aziende che producono prodotti per la smart home, ora si possono misurare dettagliatamente alcuni valori che fino a qualche anno fa non avevamo idea di cosa fossero. Ad esempio ci sono i rilevatori della qualità dell’aria, che possono avvisare quando l’aria è viziata o presenta elementi nocivi per la salute. Ma come si può ridurre l’inquinamento indoor?
Prima di tutto è bene conoscere quali sono e come si generano alcuni elementi che si possono monitorare, con appositi strumenti, ad esempio come i rilevatori di monossido di carbonio, etc. In genere i rilevatori sono in grado di calcolare il particolato fine e/o l’indice VOC (Composti Organici Volatili) generati anche da prodotti chimici e dannosi per la salute, ma anche l’etanolo o l’umidità. Le indicazioni degli enti riguardo alla qualità dell’aria interna non sono aggiornate. Questo opuscolo dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) è del 2017 e considera alcuni degli aspetti riportati nelle prossime righe per prendersi cura dell’aria interna. In questa pagina invece, il Ministero della Salute ha riportato in numeri l’impatto dell’inquinamento interno sulla salute. Ma i dati sono aggiornati al 2015. Ecco dunque qualche informazione un po’ più aggiornata.
Cosa genera l’inquinamento indoor
Sono molte le variabili o i prodotti di uso comune che possono contribuire ad una scarsa qualità dell’aria. Spesso sono oggetti o utensili che neanche si può immaginare che potrebbero essere nocivi o dannosi non solo per l’aria che respiriamo. Ad esempio i prodotti chimici per la pulizia. Questi possono emettere vapori tossici nell’aria. Meglio utilizzare prodotti ad esempio a base di acqua.
Attenzione al monossido di carbonio
Nell’aria possono trovarsi tossine generate dal monossido di carbonio, prodotto ad esempio da caldaie malfunzionanti, che necessitano di regolare manutenzione. Anche gli scarichi delle auto contribuiscono al proliferare delle tossine, specie nelle città in cui c’è molto traffico. Ma anche i prodotti a base di solventi, come le vernici.
Se non si mantiene inoltre un’umidità adeguata, in casa possono proliferare anche muffe e funghi, nocivi per l’uomo. Inoltre se l’umidità è troppo bassa, le mucose di naso e gola possono seccarsi e questo facilita l’ingresso di allergeni e altre particelle nel corpo. Tra gli agenti inquinanti anche le candele profumate. Meglio scegliere quelle a base di cera di soia o di cera di candela naturale.
Evita di fumare dentro casa
Inutile dire che fumare in casa è deleterio e contribuisce, oltre a danneggiare la propria salute, ad impoverire la qualità dell’aria interna. Ma anche le scarpe all’ingresso contribuiscono ad una qualità dell’aria bassa. All’interno infatti portano polvere, sporcizia e altre particelle provenienti dall’esterno.
Un altro elemento che in grandi quantità può essere nocivo è l’etanolo, ovvero l’alcol comune che si può trovare ad esempio negli alcolici di consumo comune. Viene prodotto a partire da zuccheri o amici attraverso la fermentazione e può essere usato come solvente, come combustibile o agente aromatizzante in cosmetici, farmaci e prodotti per la pulizia. Diventa dannoso solo se ingerito o inalato in grandi quantità. Può dunque provocare problemi respiratori o essere tossico per il sistema nervoso centrale. Ma l’utilizzo avviene in quantità tollerabili per il corpo umano in molti prodotti e ciò non provoca rischi per la salute, se utilizzato in modo non appropriato tuttavia alcuni rilevatori possono misurare questo valore nell’aria.
Il particolato fine
Il PM2,5 (particolato fine) è una misura della quantità di particelle presenti nell’aria con un diametro inferiore a 2,5 micron. Le particelle di queste dimensioni sono così piccole che possono rimanere sospese nell’aria per lungo tempo e possono essere facilmente inalate. Le particelle di PM2,5 possono includere polveri, polveri sottili, polline, acari della polvere e altre particelle presenti nell’aria. Possono essere emesse da fonti quali il traffico, le industrie, gli incendi e le attività agricole. Il PM2,5 può essere dannoso per la salute umana a elevate concentrazioni, poiché può causare problemi respiratori, allergici e può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
Gli acari della polvere sono piccoli aracnidi che possono essere presenti all’interno delle nostre case e che possono causare allergie e problemi respiratori. È possibile utilizzare la sterilizzazione a raggi ultravioletti (UV) per cercare di eliminare gli acari della polvere, ma è importante considerare che questo metodo può essere efficace solo per uccidere gli acari presenti su superfici dure e non sui tessuti o altri materiali porosi. Per eliminare gli acari della polvere in modo completo, è necessario seguire una serie di accorgimenti:
- Lavare regolarmente a temperature elevate (almeno 60°C) lenzuola, coperte, cuscini e altri tessuti presenti nella casa.
- Aspirare accuratamente tutte le superfici, compresi i tappeti e i mobili imbottiti.
- Rimuovere o coprire con protezioni specifiche i tappeti, i tappetini del bagno e gli altri oggetti che tendono a raccogliere polvere.
- Sostituire i filtri dell’aria e dei sistemi di riscaldamento/raffreddamento regolarmente.
- Utilizzare aspirapolvere dotati di filtri ad alta efficienza per rimuovere gli acari della polvere presenti nell’aria.
Come migliorare la qualità dell’aria interna
Ci sono molte strategie e accortezze che possono aiutare nel migliorare la qualità dell’aria interna e ridurre così l’inquinamento indoor, in casa o in ufficio. Ad esempio è possibile munirsi di un purificatore d’aria. I purificatori possono ad esempio rimuovere polvere, peli di animali domestici, allergeni e altre particelle nell’aria. In particolare, quelli dotati di filtro HEPA (High Efficiency Particulate Arrestance) sono in grado di rimuovere la maggior parte delle particelle presenti nell’aria.
Per essere considerati filtri HEPA, i filtri devono essere in grado di rimuovere almeno il 99,97% delle particelle di diametro pari o superiore a 0,3 micron presenti nell’aria. I filtri HEPA sono molto efficienti nella rimozione di particelle di grandi dimensioni, come la polvere, e di particelle di piccole dimensioni, come i pollini e gli allergeni.
Manutenzione e pulizia contro l’inquinamento indoor
Si possono (e si devono) anche sostituire i filtri per l’aria. Essi possono raccogliere polvere, peli di animali domestici e altre particelle. Una sostituzione regolare permette di assicurarsi una buona qualità dell’aria e una riduzione dell’inquinamento indoor.
Inutile dire che pulizie regolari possono aiutare a prevenire la riduzione dell’inquinamento indoor, oltre a rimuovere gli allergeni dalle superfici e dai tappeti. Piante da interno come il potos, il ficus e il dracena, possono rimuovere lacune tossine dall’aria. Alcune di queste piante, come la Dracena, sono in grado di rimuovere dall’aria il tricloroetilene e la formaldeide.
Il particolato fine: non fumare in casa e attenzione ai prodotti chimici
Per ridurre il rischio di esposizione al PM2,5, è importante mantenere una buona qualità dell’aria e seguire le precauzioni di sicurezza raccomandate dalle autorità sanitarie locali. Come ad esempio non fumare dentro casa, ventilare regolarmente gli ambienti e non utilizzare prodotti per la pulizia base di cloro. Alcuni di questi sono ad esempio la candeggina, i disinfettanti per le superfici, detergenti per i piatti, etc.
Mantenere un’umidità adeguata aiuta a preservare la propria salute e la qualità dell’aria. Per farlo, è possibile utilizzare un umidificatore. Inoltre aprire regolarmente le finestre per far circolare l’aria negli ambienti, permette l’introduzione di aria fresca e la rimozione di quella viziata.
Cos’è l’indice VOC
L’indice VOC (Volatile Organic Compound, o Composti Organici Volatili in italiano) è una misura della quantità di composti organici volatili presenti nell’aria. Sono sostanze chimiche che si vaporizzano facilmente a temperatura ambiente e possono essere presenti nell’aria sotto forma di vapori. Essi possono essere presenti in molti prodotti per la casa, come vernici, adesivi, detergenti e prodotti per la pulizia, e possono anche essere emessi da alcuni materiali di costruzione, come il linoleum e il PVC. I composti organici volatili possono essere dannosi per la salute umana a elevate concentrazioni, poiché possono causare problemi respiratori e allergici.
L’indice VOC viene solitamente espresso in parti per milione (ppm) o in milligrammi per metro cubo (mg/m3). Un indice VOC elevato può indicare una maggiore presenza di sostanze chimiche dannose nell’aria e può essere un segno di inquinamento indoor.
Attenzione al monossido di carbonio
Il monossido di carbonio è un gas incolore, inodoro e insapore che può essere presente nell’aria a causa di apparecchiature per il riscaldamento o la cottura che non sono utilizzate correttamente. Utilizza un rilevatore di monossido di carbonio per monitorare i livelli di questo gas nella tua casa e assicurati di utilizzare correttamente le apparecchiature per il riscaldamento e la cottura.
Come tenere sotto controllo i valori
Sono sempre di più i dispositivi in grado di mantenere sotto controllo gli indici per calcolare la qualità dell’aria nella casa o negli edifici. Prodotti come Smart Air Quality Monitor di Amazon, o Sensibo Elements possono aiutare l’utente a conoscere i valori che si devono riportare nella norma. Ora sapete come fare.
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