In genere evito di recensire prodotti che ho acquistato, più per principio che per qualche motivazione più nobile. Tendo ad acquistare oggetti che mi servono, mi piacciono o di cui ho bisogno, dopo un’attenta ricerca. Per cui è probabile che la recensione sia positiva e poco parziale, perché avevo bisogno di un determinato prodotto, o mi piaceva. Sono venuto a conoscenza dell’Amazon Smart Air Quality Monitor quando abbiamo stilato la rassegna dei rilevatori di monossido di carbonio, lo scorso anno. Il motivo per cui ho acquistato a poco meno di un anno dalla scoperta del dispositivo per il rilevamento della qualità dell’aria è molto semplice. La mia abitazione è dotata di una caldaia vecchio tipo, di cui vorrei disfarmi presto, un po’ per il risparmio energetico attraverso la pompa di calore, un po’ perché non è un oggetto di cui mi fido. Sono rimasto colpito infatti dalle statistiche del 2016 pubblicata su Wikipedia, secondo cui le perdite di monossido di carbonio, che può avvenire anche dalle caldaie, abbia un tasso di letalità del 5,8%.
Essendo il monossido inodore, insapore e incolore, è impossibile da individuare senza un sensore apposito. Ed ecco che entra in gioco Amazon Smart Air Quality Monitor, anche se non è un sostituto ad un vero e proprio rilevatore di monossido. Ho effettuato l’acquisto quando era in offerta in bundle con Echo Show 5, pagando entrambi poco più di 89 euro. In casa avevo già Google Home e un Echo Dot della mia compagna, oltre alla Fire TV Stick. Volevo anche espandere la mia smart home e la mia esperienza con Alexa, ecco dunque snocciolati tutti i motivi per cui la scelta è virata sul dispositivo Amazon.
Caratteristiche e design Smart Air Quality Monitor
Il prodotto è una scatoletta bianca di 65 x 65 x 45 mm, che senza cavo o alimentazione pesa 120 grammi circa. Costruita in resina termoplastica riciclata post-consumo e base in gomma nitrilica, ha un aspetto basico e piacevole, anche se il colore bianco può attirare un po’ la polvere e la sporcizia. Nella parte anteriore ha una presa d’aria grigia e un potente indicatore LED. Come consigliato in genere per i rilevatori di fumo e di monossido di carbonio, l’ho posizionato in camera da letto, in modo che non segnali falsi allarmi, per via del fumo provocato magari dalla cucina, etc. Il LED però è molto luminoso e illumina a giorno la stanza quando è tutto spento. Quando la qualità dell’aria è buona è verde, quando è moderata è gialla e quando è scarsa è rossa. La luce è forte. Ho sentito dunque il bisogno di nasconderlo per non infastidire il sonno. Nella parte posteriore è presente un tasto Azione e la presa microUSB.
Funzionamento
Il rilevatore è in grado di percepire cinque dati. Il particolato (PM 2.5), i composti organici volatili (VOC), monossido di carbonio (CO), umidità e temperatura. Per consultarli ci sono diversi modi. Si può chiedere ad Echo Dot, che a seconda della Skill potrà riferire i vari punteggi per ogni rilevazione. Da Echo Show si potrà consultare invece ogni punteggio per ogni indice, oppure basterà aprire l’app Alexa dallo smartphone o dal tablet, per consultare tutti i dettagli di ogni indice e scoprire come agire per risolvere nel caso in cui la qualità dell’aria dovesse essere scarsa. In genere la qualità dell’aria è sempre buona, ma capita che la spia diventi rossa per una serie di motivi. Il più delle volte è a causa dell’accensione di candele o dell’uso di prodotti chimici (ad esempio per la pulizia) che aumentano l’indice VOC.
I limiti di Smart Air Quality Monitor
I limiti del prodotto sono due e sono anche abbastanza importanti. Non è in grado infatti da poter emettere un allarme nel caso in cui i livelli di monossido di carbonio sono pericolosi, a meno che non si crei una routine con Alexa. Emette solo una luce e al massimo si potrà creare una routine da Alexa, ma bisognerà disporre di uno o più dispositivi, perché l’assistente vocale non è integrato nel monitor. Inoltre è utile solo a chi è interessato di scoprire i dettagli sulla qualità dell’aria e niente più: potrebbe essere più utile dunque utilizzarlo insieme ad un purificatore d’aria (e a un vero e proprio rilevatore). Per scoprire come fare inoltre a risolvere le varie problematiche, dovremo consultare l’app o fare una ricerca su Internet, perché le spiegazioni non sono propriamente chiare, nemmeno da Echo Dot o Amazon Echo Show, anche se nei casi meno gravi, basterà risolvere arieggiando un po’ le stanze.
Conclusioni
Il prodotto è sicuramente utile e se acquistato in bundle con Echo Show, anche se non di ultima generazione, può avere una sua utilità. Acquistato singolarmente a prezzo pieno invece perde un po’ di appetibilità, un po’ per il costo elevato, un po’ perché è utile perlopiù a indicare i valori su app o su altri dispositivi senza però fornire un aiuto concreto. Inoltre per avere spiegazioni più approfondite sui vari valori con cui si entra in contatto, bisognerà consultare la pagina ufficiale del prodotto su Amazon, oppure all’interno dell’app di Alexa stessa. Attualmente è acquistabile a 79,99 euro singolarmente oppure 109,99 euro con Echo Show 5.
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