1 viaggiatore su 4 vittima di attacchi informatici

Secondo NordVPN 1 viaggiatore su 4 avrebbe subito un attacco informatico mentre si recava in vacanza all’estero. La ricerca ha rivelato che l’attacco avveniva mentre le vittime erano connesse ad un Wi-Fi pubblico. Le violazioni sono avvenute perlopiù durante il transito in stazioni ferroviarie, degli autobus o aeroporti.

Il raggiro all’estero avviene più facilmente, perché i viaggiatori potrebbero non conoscere i nomi autentici delle reti Wi-Fi. Questo rende più semplice dunque per gli hacker impostare gli “evil twins“, ovvero falsi hotspot Wi-Fi, in posti visitati da turisti (aeroporti, stazioni ferroviarie, etc). Una volta connessi all’hotspot malevolo, diventa più semplice per il malintenzionato reperire informazioni sensibili, come dettagli sulle carte di pagamento, e-mail private e credenziali.

Anche le reti Wi-Fi pubbliche autentiche però potrebbero essere poco sicure. Un hacker può connettersi ad una rete pubblica in qualsiasi momento e spiare l’attività dei vari utenti, per sottrarre dati sensibili. Questa tecnica viene definita man-in-the-middle e viene utilizzata quando il criminale informatico posiziona il proprio dispositivo tra la connessione con il dispositivo di un utente e l’hotspot Wi-Fi.

Proteggersi da questi attacchi è possibile attraverso l’utilizzo di una VPN. La ricerca di NordVPN avrebbe mostrato che più del 78% delle persone non utilizza una VPN quando si connette ad una rete Wi-Fi pubblica durante un viaggio, e ciò aumenta la vulnerabilità agli attacchi da parte di un malintenzionato.

Come proteggersi

Spesso per i viaggiatori che non possono utilizzare un proprio hotspot, è necessario l’utilizzo di una Wi-Fi pubblica, pur essendo un pericolo. Ecco dunque una breve selezione di misure di sicurezza che i viaggiatori possono adottare per proteggere i dispositivi e i relativi dati all’interno di essi:

Usare una VPN è un modo efficace per garantire la propria sicurezza su una connessione Wi-Fi pubblica. La rete privata virtuale può crittografare i dati e non consente a terzi di intercettare quelli di un utente. Le connessioni automatiche invece potrebbero permettere al dispositivo di connettersi ad una rete indesiderata, mentre sarebbe meglio non prenotare i servizi nel corso degli spostamenti, durante il tempo libero prima del viaggio. I dati diventano vulnerabili, quando si prenotano hotel o voli mentre si è connessi ad una rete pubblica. Potrebbero essere infatti sottratti i dati di pagamento.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.