Un giudice federale ha raccomandato una sanzione di 15.000 dollari per l’avvocato Rafael Ramirez, colpevole di aver presentato tre memorie legali contenenti riferimenti a casi inesistenti generati da un’intelligenza artificiale.
La sanzione
Il magistrato Mark J. Dinsmore, del Distretto Sud dell’Indiana, ha stabilito che Ramirez debba pagare 5.000 dollari per ognuno dei tre documenti depositati in tribunale con riferimenti giuridici inesistenti. Il 29 ottobre 2024, l’avvocato aveva inserito nei suoi atti tre casi che non risultano mai esistiti. Convocato in tribunale a gennaio 2025, Ramirez ha ammesso di aver utilizzato strumenti di intelligenza artificiale per la stesura dei documenti senza verificare la correttezza delle citazioni. Ha dichiarato di aver già impiegato l’AI in passato per redigere accordi legali, ma di non sapere che potesse inventare casi e citazioni.
Il giudice ha sottolineato che non si tratta di un errore comune, come una trascrizione sbagliata o un refuso, ma di un problema più grave che dimostra una mancanza di verifica. Dinsmore ha precisato che, nonostante Ramirez non abbia agito in malafede, ha violato le norme processuali federali, che impongono agli avvocati di garantire la veridicità delle informazioni presentate in tribunale.
I precedenti
Non è il primo caso di avvocati sanzionati per l’uso superficiale dell’AI. Episodi simili sono stati segnalati in New York e Wyoming, dove legali hanno subito provvedimenti disciplinari per aver incluso riferimenti falsi nei loro atti.
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