La nuova ricerca condotta da Toshiba rivela un aspetto cruciale nella gestione degli hard disk, soprattutto quelli di classe enterprise: la temperatura. Sebbene questi dispositivi siano progettati per operare in un ampio range di temperature, dai 5°C ai 60°C, è fondamentale non spingerli a lavorare costantemente ai limiti di questo intervallo. L’ideale, come suggerisce Toshiba, è mantenere una media non superiore ai 40°C.
Monitorare per mantenere
Monitorare la temperatura dei drive è quindi essenziale per prevenire il surriscaldamento e garantire la massima durata possibile. Gli HDD si riscaldano durante il funzionamento, in particolare sotto carichi di lavoro elevati. Molti dei sistemi di archiviazione più recenti sono dotati di sensori di temperatura interni, che permettono la rilevazione delle temperature attraverso la tecnologia SMART (Self-Monitoring Analysis and Reporting Technology).
Mentre i produttori forniscono intervalli di temperatura operativa, è importante notare che un uso prolungato a temperature più elevate può ridurre significativamente la vita degli hard disk. Ad esempio, un funzionamento permanente a 45°C potrebbe abbreviare la vita dell’HDD di mesi. Le specifiche MTTF (Mean Time To Failure) fanno riferimento a una temperatura operativa media di 40°C, suggerendo che un funzionamento oltre questo valore dovrebbe essere bilanciato con periodi a temperature più basse. In particolare per gli HDD di classe enterprise, un aumento della temperatura media oltre i 40°C porta a un incremento dei guasti. Si stima che per ogni 5 gradi in più rispetto ai 40°C, il tasso di guasto possa aumentare del 30%.
Altri fattori che incidono sul ciclo di vita
La durata degli HDD è influenzata anche da altri fattori, come il carico di lavoro annuale, il periodo di garanzia e il tempo di funzionamento, specialmente per i drive non progettati per un uso continuo. Anche se non vi è un rischio immediato di guasto, l’Annual Failure Rate tende ad aumentare con il tempo se i valori specificati non sono rispettati. Una corretta progettazione termica e un sistema di raffreddamento adeguato sono cruciali, soprattutto in ambienti privi di climatizzazione. In estate, le temperature possono facilmente superare i 30°C, portando rapidamente gli interni di server e sistemi di archiviazione a temperature oltre i 40°C. Una ventilazione adeguata è fondamentale per prevenire un ulteriore aumento della temperatura ambientale e, di conseguenza, dei sistemi stessi.
In un ambiente climatizzato, mantenere la temperatura degli hard disk a 40°C o meno non dovrebbe presentare problemi. Tuttavia, senza aria condizionata, la gestione del calore diventa una sfida. La progettazione termica dei sistemi diventa quindi essenziale, in particolare per i top loader che ospitano numerosi hard disk. A causa del design, gli HDD posteriori tendono a scaldarsi più di quelli anteriori. In queste situazioni, è necessario che la temperatura dell’aria aspirata sia inferiore ai 20°C per mantenere una temperatura costante al di sotto dei 40°C negli HDD. Se la temperatura di un hard disk supera costantemente di oltre 15°C quella dell’ambiente, ciò può indicare un problema nella progettazione termica del sistema. Gli amministratori dovrebbero controllare le ventole e assicurarsi che il flusso d’aria raggiunga i drive senza ostacoli. È anche importante che l’aria fredda e quella calda non si mescolino per mantenere l’efficienza del sistema di raffreddamento.
Le parole di Toshiba: prevenzione e performance
“Se i dischi rigidi si surriscaldano, non operano più correttamente perché i componenti elettronici e meccanici funzionano adeguatamente solo entro un certo intervallo di temperatura. Monitorare costantemente le temperature operative è quindi essenziale. Anche se le unità sono progettate per sopportare fino a 60°C, è vitale evitare di raggiungere questo valore massimo. L’ideale è mantenere una media non superiore a 40°C. La garanzia che questa temperatura non venga superata dipende principalmente dalla progettazione termica del sistema e dal concetto di raffreddamento della stanza in cui è alloggiato”, ha dichiarato Rainer W. Kaese, Senior Manager Business Development Storage Products di Toshiba Electronics Europe.
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