Klipsch Music City

Klipsch Music City: un omaggio alle capitali della musica

Klipsch ha annunciato l’arrivo della sua nuova serie di diffusori portatili Bluetooth: Klipsch Music City. Questa linea, che comprende i modelli Klipsch Austin, Klipsch Nashville e Klipsch Detroit, è stata ispirata dalle città simbolo della musica americana, celebri per i loro contributi storici e culturali al mondo della musica. Ogni diffusore della serie Klipsch Music City è stato progettato per catturare l’essenza delle città che rappresentano.

Le caratteristiche dei modelli Klipsch Music City

Il modello Austin si ispira alla città nota come capitale mondiale della musica dal vivo, mentre Nashville, conosciuta come Music City USA, offre un’esperienza sonora a 360° grazie ai suoi doppi driver contrapposti. Detroit, infine, è stato ispirato dall’eredità ritmica della Motor City. Dotati della tecnologia Klipsch Broadcast Mode, questi diffusori permettono di collegare più di 10 dispositivi contemporaneamente, per creare un’esperienza di ascolto immersiva. La durata prolungata della batteria garantisce fino a 24 ore di autonomia per i modelli Nashville e Detroit, e 12 ore per il modello Austin.

La serie Klipsch Music City è stata realizzata per essere resistente e pratica. Con la certificazione IP67, i diffusori sono a prova di polvere e acqua. La connettività wireless di alta qualità offre la libertà di spostare i diffusori fino a 12 metri di distanza dalla fonte audio. L’app Klipsch Connect permette di personalizzare facilmente le prestazioni dei diffusori, con opzioni per regolare i bassi, potenziare le voci e salvare impostazioni personalizzate, rendendo ogni ascolto un’esperienza unica.

Disponibilità e Prezzi

I nuovi modelli della serie saranno disponibili a breve: Klipsch Nashville entro il 2023 a 179 euro, Klipsch Austin e Klipsch Detroit nel primo trimestre del 2024, rispettivamente a €99 e €349. In Italia, i prodotti Klipsch sono distribuiti da Exhibo.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.