Samsung annuncia una nuova collaborazione con Stanford Medicine per rafforzare l’impegno nel monitoraggio avanzato del sonno e nella prevenzione dell’apnea notturna. La notizia arriva in occasione della Giornata Mondiale della Salute e segna un passo significativo verso una gestione sempre più personalizzata e proattiva della salute attraverso i dispositivi indossabili.
Una tecnologia validata a livello globale
La funzione Apnea Notturna integrata nei Galaxy Watch è tra le prime al mondo a ricevere l’autorizzazione De Novo dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti, dopo l’approvazione da parte del Ministero della Sicurezza Alimentare e dei Farmaci della Corea. Di recente ha ottenuto anche il via libera dell’agenzia ANVISA in Brasile, dove sarà attiva entro la fine di aprile. Con questa estensione, la funzione sarà disponibile in 29 mercati internazionali, e continuerà ad ampliarsi.
Questa funzionalità consente ai Galaxy Watch compatibili di rilevare segni di apnea ostruttiva del sonno (OSA), da moderata a grave, offrendo un sistema non invasivo e accessibile per intercettare precocemente una delle condizioni respiratorie più comuni ma spesso non diagnosticate.
Un nuovo studio con Stanford per andare oltre il rilevamento
Il progetto di ricerca avviato con Stanford Medicine è guidato dal professor Robson Capasso come ricercatore principale, con il supporto del professor Clete Kushida. L’obiettivo è potenziare ulteriormente le capacità della funzione Apnea Notturna, andando oltre il semplice screening per includere strumenti predittivi e di supporto giornaliero, basati sull’intelligenza artificiale.
Lo studio, definito “pionieristico” da Samsung, intende esplorare modalità più efficaci per intervenire tempestivamente, gestendo l’OSA in modo personalizzato grazie all’uso quotidiano di smartwatch e algoritmi avanzati.
Verso una salute digitale più accessibile
Secondo Robson Capasso, la validazione scientifica di questi strumenti è fondamentale per garantire un uso etico ed efficace della tecnologia, con l’obiettivo di offrire nuove soluzioni per la gestione di patologie croniche. L’adozione di smartwatch come strumento diagnostico rappresenta un’opportunità concreta per ampliare l’accesso a pratiche preventive nella popolazione.
Anche per Samsung questa iniziativa rappresenta un punto di svolta. “Lavorare con un’istituzione come Stanford ci permette di unire le nostre competenze tecnologiche con l’eccellenza nella ricerca clinica,” ha dichiarato Hon Pak, responsabile della divisione Digital Health di Samsung. “Insieme vogliamo fornire un supporto quotidiano reale, che aiuti le persone a comprendere meglio la qualità del proprio sonno e a gestire in modo attivo la propria salute”.

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