Redmi Note 10 Pro

Recensione Redmi Note 10 Pro: fotocamera top, prezzo basso, ma…

La famiglia Redmi Note 10 ha fatto la sua comparsa agli inizi di marzo. Un debutto un po’ confusionario, dal momento che le prime informazioni ufficiali sono trapelate nel corso della presentazione indiana. L’offerta per il mercato indiano mostrava alcune sostanziali differenze, rispetto all’offerta globale ed europea. Per quanto riguarda l’Italia, invece, i prezzi sono stati comunicati solamente una settimana dopo la presentazione ufficiale. Dopo circa un mese dalla disponibilità dei telefoni sul mercato italiano, ecco la recensione di Redmi Note 10 Pro. Uno smartphone con un rapporto qualità/prezzo tra i più interessanti, ma questo non lo allontana da una serie di pregi e difetti da prendere bene in considerazione prima dell’acquisto.

Costruzione e design

A primo impatto Redmi Note 10 Pro appare come uno smartphone sobrio ed elegante, ma che soffre di elevata scivolosità. Il retro grigio scuro (Onyx Grey) del modello in test è lucido ed evidenzia le ditate; inoltre le immagini vengono riflesse. Considerando la fotocamera ingombrante che sborda in modo abbastanza rilevante e che soffre di polvere depositata, è più che necessario utilizzare la cover contenuta nella confezione. Cover che per altro lascia un effetto poco piacevole al tatto, quasi “polverosa” e che sborda a sua volta di poco dal display. Redmi Note 10 Pro è costruito in vetro nella parte posteriore e plastica nella cornice. La parte posteriore e anteriore dispongono della protezione Corning Gorilla Glass 5. Lo smartphone gode della certificazione IP53, che lo protegge a polvere e schizzi d’acqua. Le dimensioni sono di 164 x 76,5 x 8,1 mm per un totale di 193 grammi di peso.

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Impugnato appare sufficientemente solido e compatto, un po’ complicato da tenere in mano per via del display completamente piatto, ma non è impossibile l’uso con una mano. Nel profilo destro vi è il bilanciere del volume, liscio e in un’unica soluzione e il tasto di accensione che ospita anche il sensore di impronte digitali. Il riconoscimento è reattivo, sia con l’indice per la mano sinistra, sia con il pollice con la mano destra.

Il lato inferiore presenta l’ingresso per la USB Type C e uno dei due speaker stereo, il secondo contenuto nel lato superiore, vicino al jack audio. L’audio è di buona qualità e l’ascolto è piacevole. Il lato sinistro ospita invece lo slot, in cui è possibile inserire due SIM e la micro SD. Bene la capsula auricolare, sebbene sottile, l’ascolto dell’interlocutore è agevole. Da segnalare un malfunzionamento del sensore di prossimità. Durante le chiamate sarà semplice attivare il display e premere funzioni a caso, attivare app e così via. Una nota piuttosto fastidiosa e negativa, non nuova a Xiaomi.

Display e performance

Lo schermo è un AMOLED da 6,67 pollici, con refresh rate da 120Hz e supporto HDR10. La luminosità è elevata e si può consultare quanto impresso sullo schermo anche sotto la luce diretta del sole, senza alcun problema. Qualità alta, specie per un dispositivo che si posiziona su una fascia di prezzo di poco sopra i 300 euro. Tuttavia potrebbe essere necessario lavorare un po’ sulla calibrazione del colore. In alcuni casi, con l’impostazione automatica, può apparire un po’ distante dalla realtà; alle volte troppo satura, con bianchi quasi mai soddisfacenti e uno sbilanciamento verso i colori caldi.

Con un po’ di pazienza, dalle impostazioni del display, si potrà calibrare la resa anche a seconda dei propri gusti. Lo schermo non soffre molto le ditate, in alto al centro viene interrotto da un foro abbastanza spazioso, in cui è contenuta la fotocamera anteriore da 16 Mpixel, utile per il riconoscimento con il volto, efficace e reattivo. Va però detto che si riesce a sbloccare anche con parte del volto coperto.

Redmi Note 10 Pro

Sotto allo schermo Redmi Note 10 Pro cela lo Snapdragon 732G di Qualcomm, coadiuvato (nel modello in prova) da 6 GB di RAM e 128 GB di storage. Sono disponibili però altre configurazioni, da 6/64 GB e 8/128 GB. Il telefono anche sotto pressione non ha mai mostrato segni di rallentamenti, segno che anche la versione da 6 GB di RAM è più che sufficiente. A bordo la MIUI 12.

L’autonomia conta su una batteria da 5.020 mAh. Si può tranquillamente arrivare fino a sera anche con un utilizzo intenso; nella prova non siamo riusciti ad arrivare a due giorni, ma non è detto che con un utilizzo parco, il device non possa inoltrarsi a qualche ora in più di autonomia. Per nostra esperienza, però, la giornata completa è assicurata. La ricarica rapida è da 33W, ed è l’unica opzione per la batteria; non è di certo un difetto, bisogna sempre tenere conto che è un dispositivo dal costo inferiore ai 400 euro.

Il reparto fotografico di Redmi Note 10 Pro

Il reparto fotografico di Redmi Note 10 Pro è un fiore all’occhiello. Lo smartphone dispone di quattro fotocamere, la principale da 108 Mpixel, la secondaria da 8 Mpixel grandangolare con lente da 118°, la fotocamera macro da 5 Mpixel e l’ultima da 2 Mpixel per il calcolo della profondità di campo. Le immagini risultano in ogni contesto godibili, con colori naturali, ben dettagliate.

Molto bene la modalità Super macro, finalmente una fotocamera di questo tipo di buonissima qualità e con una sfocatura molto buona. Bene anche la fotocamera grandangolare, che non soffre di alcun tipo di distorsione. La fotocamera principale, se non ha attivi i 108 Mpixel, può disporre di uno zoom fino a 10x, ma in realtà le immagini incominciano a perdere qualità già a 5x.

Molto bene di sera, non si sente il bisogno della modalità notte, che una volta attivata migliora l’immagine e non genera del rumore digitale. Manca uno stabilizzatore ottico, è vero, ma con una mano stabile, non se ne sente molto la mancanza; discorso diverso per quanto riguarda i video che invece ne soffrono un po’. Bene la sfocatura in modalità ritratto, benino la fotocamera frontale, la qualità è dignitosa, senza eccedere nel bene o nel male.

Conclusioni

Redmi Note 10 Pro e in genere tutta la famiglia Redmi Note 10, si indirizza a quel target di mercato che vorrebbe uno smartphone che si avvicini all’esperienza di un top di gamma (tipo Mi 11 5G) per design, fotocamera e software. Ovviamente al fine di mantenere il costo più contenuto possibile, sono state effettuate delle rinunce, ad esempio lo smartphone non è in grado di connettersi alle reti di nuova generazione (non che sia ancora una discriminante irrinunciabile attualmente) oppure i video non sono della stessa qualità del top di gamma di Xiaomi.

Allo stato attuale, è possibile acquistare lo smartphone al massimo della sua configurazione al costo di 329 euro (stesso prezzo inoltre per la versione 6/128 GB, curiosamente). Se si vogliono risparmiare svariate decine di euro, a 269 euro si può comprare lo stesso smartphone nella configurazione 6/64 GB. Se 4 GB di RAM potrebbero cominciare a diventare pochi per Android 11 e la MIUI 12, con 6 GB di RAM non sono stati riscontrati problemi nelle performance. Risulta insomma la configurazione più appetibile del trio.

Considerando inoltre che si tratta di uno smartphone 4G, in vista di sostituire il telefono con un altro 5G da qui a qualche anno, spendere meno non è una scelta del tutto sbagliata. In questo caso ci si porta a casa uno smartphone da un design piacevole ma con qualche lacuna, ma con una fotocamera quasi da top di gamma e con un display inusuale su questo segmento.

I veri lati negativi sono una taratura del colore del display non sempre naturale, il sensore di prossimità che soffre di un bug fastidioso e il riconoscimento del volto troppo efficace. Ma a supporto abbiamo una fotocamera ottima, buone prestazioni e un prezzo irrinunciabile. In definitiva, è uno smartphone che vanta di un ottimo rapporto qualità/prezzo. Il costo accattivante non deve però essere una giustificazione per bug e problematiche; un prodotto sebbene di poco impegno economico, deve essere comunque alla stregua della perfezione, nel limite del possibile. A parte ciò, resta un prodotto a cui difficilmente si possono indirizzare critiche troppo severe, perché è un’offerta “democratica”, volta ad accontentare chi vorrebbe un top di gamma, ma non può sostenerne l’impegno economico.

ALTRE CARATTERISTICHE

UFS 2.2
Adreno 618
Bluetooth 5.1
NFC
Android 11 + MIUI 12

Quanto costa Redmi Note 10 Pro?

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.