Nonostante si tratti del (primo) top di gamma di Xiaomi del 2021, l’azienda cinese non vedeva l’ora di presentare al mondo il nuovo Mi 11 5G. Difatti lo smartphone ha debuttato sul palco internazionale il 28 dicembre del 2020. In Italia è stato invece presentato l’8 febbraio di quest’anno. Lo smartphone raccoglie l’eredità del Mi 10, di cui evolve le criticità e con qualche novità che andremo a raccontare a breve. A giorni dovrebbe esserci la presentazione di due nuovi Mi 11 che andranno a completare l’offerta della fascia alta di Xiaomi.
La costruzione e il design: piacevole alla vista e al tatto
Il design si discosta notevolmente dalle linee dello scorso anno. Questa volta Xiaomi ha optato per un look più convinto, sempre sobrio, ma più sicurò di sé. Piace notare come l’azienda abbia tenuto conto delle critiche sul design dello scorso anno, che con un design lucido, rifletteva molto e rendeva il dispositivo sensibile alle ditate. Ora la soluzione è opaca e le colorazioni molto piacevoli. Bene che non soffra più di riflessi, ma le ditate non sono del tutto sparite. Tenuto in mano il telefono risulta ancora abbastanza scivoloso, inoltre la fotocamera sporge e lo sbilancia quando è posato su di un piano. Sarà quasi obbligatorio utilizzare la cover in silicone. Sembra resistente, ma meglio utilizzarla.
Lo smartphone conferisce una piacevole sensazione al tatto. Le dimensioni non sono del tutto contenute, siamo intorno ai 164,3 x 74,6 x 8 mm per 196 grammi di peso. L’aspetto è premium, grazie alla cornice in alluminio, il vetro nella parte posteriore con protezione Corning Gorilla Glass 5 e Corning Gorilla Glass Victus nella parte anteriore. In mano la sensazione dei lati più sottili rispetto al resto del telefono, ricordano per certi versi LG Velvet, nonostante il design fortemente diverso.
Per non rendere difficoltoso l’utilizzo con una mano, i lati sono stati smussati e arrotondati in modo da conferire una sensazione più piacevole e una presa più agevole, a discapito però di un grip meno efficace; tutte sensazioni che vanno a perdersi con l’utilizzo della cover. Molto bella la colorazione in prova, Horizon Blue, un po’ più d’impatto rispetto alle meno trasgressive bianca e grigia scura, ma rimane sobria e molto piacevole alla vista, con riflessi a seconda della luce impressa sulla superficie.
Audio Harman Kardon e capsula auricolare
Il lato destro offre il tasto di accensione e il bilanciere del volume, nella parte superiore uno dei due speaker realizzati in collaborazione con Harman Kardon, che però viene facile da coprire con la mano quando in landscape. Il lato sinistro è totalmente liscio, mentre la parte inferiore presenta lo slot per due SIM (niente espansione di memoria, ma Mi 10 era mono SIM) la USB Type C e il secondo speaker.
L’audio è elevato e di alta qualità. D’altronde, la firma Harman Kardon è una garanzia. Tuttavia, le orecchie più allenate noteranno alti elevati, con bassi che avremmo preferito più convincenti, ma sarebbe come cercare il pelo nell’uovo. A proposito di audio, la capsula auricolare, è davvero ridotta ai minimi termini e l’ascolto non è sempre agevole. Viene naturale spostare il telefono in cerca di una posizione comoda per un migliore ascolto. Va bene il design, ma è pur sempre un telefono…
Schermo dalla qualità elevata
Lo schermo di Mi 11 5G è un pannello AMOLED da 6,81 pollici dai bordi arrotondati. La risoluzione è WQHD+ da 3.200 x 1.440 pixel. Luminosità massima da 1.500 nits che consente una visualizzazione agevole anche sotto la luce diretta del sole. La frequenza d’aggiornamento è impostabile a 120 Hz con frequenza di aggiornamento al tocco da 480 Hz. Lo schermo è di indubbia elevata qualità ed è affiancato bene dagli speaker, tuttavia se si vuole prolungare l’autonomia, consigliamo di utilizzare la risoluzione Full HD+ e a 60 Hz; chiaro si limita un po’ il telefono, ma potrebbe essere una soluzione per chi utilizza lo smartphone in modo intenso e ogni goccia di batteria è vitale.
I colori sono tarabili a proprio piacimento, ma risultano naturali e godibili. Lo schermo in alto a sinistra presenta una fotocamera anteriore da 20 Mpixel, utile per il riconoscimento facciale. Lo sblocco è istantaneo, ma è stato possibile sbloccare il device anche con la mascherina. Una criticità che avevamo riscontrato anche su Mi 10, che si era un po’ persa in realtà su altri dispositivi di Xiaomi provati in questi mesi. Spiace ritrovarla qui. Il display ospita anche un sensore di impronte digitali, rapido e reattivo, ma che ogni tanto, se non si posiziona il dito adeguatamente, può “inciampare” in qualche incertezza.
Le performance di Mi 11 5G
Sulle performance di Mi 11 5G c’è poco da dire. La serie 8 di Qualcomm è una garanzia, come del resto lo Snapdragon 888 equipaggiato dallo smartphone. Riscontrare incertezze su questo dispositivo è praticamente impossibile. Si può avvertire però un evidente surriscaldamento nei processi più impegnativi, ma rimane uno smartphone prestante e che non teme alcun impiego intenso.
Viene venduto con a bordo Android 11 e MIUI 12.0.3, migliorata sotto molti aspetti. Piace inoltre riscontrare che (al momento) sembrano spariti i noiosi banner pubblicitari, spesso riscontrabili su tutti gli smartphone Xiaomi. Come di consueto invece, c’è uno sproposito di app preinstallate alle volte inutili. La MIUI 12 non è ancora perfetta, si notano sbavature, ma a breve dovrebbe ricevere l’aggiornamento alla nuova versione. Se le sbavature si possono perdonare sui telefoni dal costo più abbordabile, sui top di gamma la perfezione a fronte del prezzo speso, se non è obbligatoria è necessaria.
Il modello in prova ha configurazione di memoria da 8/128 GB, ma è disponibile la variante da 256 GB. La dotazione hardware è ovviamente più che sufficiente e dimostra che non servono dimostrazioni di forza con RAM che oltrepassano i 12 GB. Almeno per il momento. L’espansione di memoria con 128 GB di storage però, sarebbe potuta tornare utile. La batteria è da 4.600 mAh con ricarica rapida da 55W, wireless da 50W e ricarica inversa da 10W. L’autonomia non è impressionante; a sera si arriva, ma è consigliabile tirare un po’ il freno a mano e ridurre le prestazioni del display. Nella sostanza non si perderà molto, la qualità rimarrà elevata e ne gioverà in autonomia. Diversamente, il draining sarà palpabile e bisognerà limitare un po’ l’uso per non rimanere a secco in tempi brevi.
Reparto fotografico di Mi 11 5G: video fino a 8K
Da qualche tempo la fascia media e alta di Xiaomi ruota intorno alle prestazioni della fotocamera. Il reparto fotografico di Xiaomi Mi 11 5G è performante, è difficile non essere soddisfatti dei risultati ottenuti praticamente in ogni contesto. Anche la fotocamera macro da 5 Mpixel, che è spesso inutile sulla stragrande maggioranza dei telefoni in vendita, brilla su questo dispositivo. Abbiamo un sensore principale da 108 Mpixel, in grado di arrivare fino a 2x di zoom senza perdere dettaglio. La sfocatura è estremamente gradevole; non si può di certo accostare ad una reflex, gli occhi più esperti non potranno notare una certa differenza con la tradizione, ma è una sfocatura convincente e che conferisce una piacevole sensazione alla vista; anche il dettaglio è ottimo.
Quando non vengono attivati i 108 Mpixel, si può zoomare fino a 30x. Superati i 10x in realtà le immagini incominciano a perdere notevolmente qualità e si complica anche la messa a fuoco. Più una dimostrazione di forza che una funzione utile. Molto bene anche la grandangolare, che dispone di un sensore da 13 Mpixel. Tutto il comparto fotografico di sera si comporta benissimo e non si sente la necessità di attivare la modalità notturna. C’è una modalità chiamata “Super Luna” che permette di fotografare il nostro satellite; la qualità non è eccellente e non al pari di altri smartphone di fascia alta, ma si discosta di gran lunga dai risultati ottenibili dalla maggior parte degli smartphone.
C’è anche la modalità ritratto, che in realtà produce una sfocatura poco gradevole e si vede che il software può generare errori, specie negli sfondi più complessi. Molto meglio decisamente la sfocatura generata quando si utilizza la modalità 108 Mpixel, in quel caso lo stesso sfondo viene sfocato ottimamente. Benissimo i video, che possono essere registrati a 4K e 60 fps o 8K a 30 fps. Meglio rimanere sui 4K, la stabilizzazione lavora egregiamente e anche l’audio è degno di nota. Bene la fotocamera frontale e piacevolissima la possibilità di registrare video con fotocamera anteriore e posteriore contemporaneamente.
Conclusioni
Lo smartphone è stato introdotto sul mercato al prezzo di 799 euro nella configurazione 8/128 GB e 899 euro in quella da 8/256 GB. Prezzi lievemente calati rispetto allo scorso anno, quando la famiglia Mi 10 si componeva di tre smartphone, in cui la massima configurazione sfiorava i mille euro di costo. Questa volta la nuova generazione è stata presentata in un unico esemplare, anche se nei prossimi giorni ci si aspetta nuovi componenti della serie Mi 11. Le due configurazioni cambiano solo nella memoria e per 100 euro di differenza, molto meglio quello da 128 GB, anche se pesa molto l’impossibilità di espandere la memoria.
Nel complesso è ovviamente uno smartphone di fascia alta, il cui costo al lancio sul mercato appare adeguato alle caratteristiche, in particolare a quelle evolute della fotocamera. L’unica nota stonata è la batteria. Con un uso intenso bisognerà fare attenzione per poter arrivare a sera, nel caso in cui si utilizzi lo smartphone al massimo delle potenzialità. Limitando il refresh rate e la risoluzione, si guadagna in autonomia, ma si sente la necessità di una miglior gestione della batteria, che si spera possa essere implementata con la prossima versione della MIUI. Xiaomi Mi 11 5G è in definitiva uno smartphone completo, fortemente orientato alla fotografia (e ai video) e che spicca anche per estetica, con un’autonomia a cui fare attenzione, ma che soddisfa in (quasi) ogni reparto. Ideale per chi è particolarmente esigente.
VOTO: 7,5/10
PRO
Fotocamera
Display
Estetica
CONTRO
Manca il jack audio
Autonomia non sempre al top
Scivoloso
ALTRE CARATTERISTICHE:
Bluetooth 5.2
NFC
Wi-Fi 6
Infrarossi
HDR10+
Adreno 660
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