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Recensione REALME GT 6: un altro BEST BUY!

Dopo quasi un anno di assenza sulle scene europee, realme reintroduce la sua linea di punta anche nel Vecchio Continente e dunque in Italia. La linea, composta da realme GT 6 di questa prova e realme GT 6T ha una grande ambizione, ovvero andare a creare un’agguerrita concorrenza ai competitor top di gamma, ad un prezzo però di fascia medio-alta. Il GT 6 sarà davvero un flagship killer, come affermato dalla compagnia? Scopriamolo nelle prossime righe.

La confezione

Due le sorprese non proprio gradite nella confezione. Cominciamo con quella meno piacevole. Benché sia in grado di caricarsi a 120W, manca l’alimentatore (anche se è prevista un’offerta al lancio in bundle). Infine è presente anche una comoda cover di protezione, che però è scura e copre il design del dispositivo. Qualcosa di simile era accaduto con la linea GT Neo, salvo poi introdurre una cover trasparente nei modelli successivi.

Il design di realme GT 6

Una cosa è certa: l’azienda fatica a trovare una coerenza nel design dei suoi dispositivi. I GT del passato hanno presentato linee sempre più differenti tra loro. Il capostipite mostrava linee aggressive con la colorazione giallo e nera. Ora, la sesta generazione, prevede due varianti. Quella in nostro possesso è la Fluid Silver. Le dimensioni di realme GT 6 sono di 162 x 75 x 8,6 e pesa 199 grammi. Non un peso piuma, ma lo smartphone si impugna bene, anche grazie allo schermo curvo. La parte posteriore pur essendo liscia, non è scivolosa, ma il design è un po’ riflettente. La parte deputata ad ospitare la fotocamera è una fascia che sembra quasi uno specchio ed è anche esposta dalla cover. Il risultato sono ditate ovunque che compromettono un po’ l’aspetto, che è comunque sobrio e piacevole, un po’ lontano dai connotati aggressivi visti in principio.

realme GT 6

La scelta di un look simile è stata in realtà piuttosto oculata, conoscendo il processo che rende possibile l’aspetto di realme GT 6. Sono stati effettuati più di una trentina di processi per una nano-copertura posteriore a specchio ed effettuare un contrasto tra la parte lucida e quella opaca. La struttura è in metallo lucido. Uno dei processi viene battezzato come Misty AG. Il metallo utilizzato è il titanio, mentre è stata utilizzata una tecnologia di litografia in scala di grigi da 250 nm. Il design è sempre un elemento soggettivo e che può piacere o non piacere. La continuità con il passato non si vede e non è necessariamente un male, tuttavia la scelta non appare delle più memorabili, al netto delle criticità osservate finora.

Lo smartphone nella parte inferiore dispone di uno slot per due sole Sim, l’ingresso per la USB Type C, e uno speaker che collabora con la capsula auricolare. La parte sinistra è totalmente liscia, mentre la parte posteriore dispone di un sensore ad infrarossi. Infine la parte destra prevede un tasto di accensione e il bilanciere del volume. Nel complesso è un design curato, facile da impugnare e sobrio. Quando posato su di una superficie, senza cover, lo smartphone tenderà a traballare per via delle fotocamere sporgenti rispetto alla parte posteriore.

Lo schermo e l’audio

Il pannello AMOLED del device ha una diagonale da 6,7 pollici e si autoproclama come lo schermo più luminoso di sempre. Secondo quanto dichiarato dall’azienda, il display di realme GT 6 può arrivare fino a 6.000 nits. Non li abbiamo contati uno dopo l’altro, ma abbiamo provato a mettere il dispositivo sotto la luce diretta del Sole di Rimini a mezzogiorno. I contenuti siamo riusciti a consultarli senza problemi, indipendentemente dalla quantità di nits pensati. Lo schermo per questa capacità ha ricevuto la certificazione SGS Five-star Sunlight-Readable Display. Supporta inoltre la tecnologia Dolby Vision e quella Pro XDR. La frequenza d’aggiornamento è fino a 120Hz, ma si può impostare a 60 Hz oppure automatica a seconda dell’utilizzo. La protezione è la Corning Gorilla Glass 2. Al netto di tutto quello riportato finora, è innegabile che il lavoro svolto per uno schermo simile è rilevante e nits più o nits meno, mantiene quanto promesso. Molto bene anche l’audio, stereo, di buona qualità.

Hardware & Software

In prova abbiamo ricevuto la massima configurazione disponibile. Troviamo infatti a bordo il Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3, 16 GB di RAM e 512 GB di storage non espandibile. Troviamo anche 5.500 mAh di batteria, con carica rapida compatibile a 120W. Le performance sono paragonabili a quelle dei top di gamma più celebri e impegnativi. La batteria secondo il produttore può durare fino a due giorni, ma nonostante gli organizzati algoritmi e l’ampio amperaggio, non siamo mai riusciti ad arrivare a due giorni, anche se non è stato un caso arrivare a fine serata con ancora il 30% di carica residua. Non sufficiente per ambire ai due giorni, ma ad uno e mezzo forse sì. Nel complesso le prestazioni sono fluide e performanti. A bordo Android 14 e realme UI 5.0. Il sistema operativo offre diverse funzioni per la RAM e nel gaming, ma sono solo esercizi di stile, perché le caratteristiche hardware di questo dispositivo offrono soluzioni importanti e che rendono questo smartphone utilizzabile senza limiti in qualsiasi situazione. Il dispositivo si avvale di un sistema di raffreddamento, di tipo dual vapor chamber 3D temperato. In totale troviamo 9 strati di materiali di raffreddamento, tra cui un foglio di rame largo 10.870 mm² sopra lo schermo;
Grafite superconduttiva da 7075 mm nel vano schermo; Doppia camera di vapore da 10.014 mm²; gel rinfrescante; 1420 mm² lamina di rame grafite superiore della scheda madre; PCB; lamina di rame bot da 800 mm². Abbiamo utilizzato lo smartphone nei giorni più caldi di giugno, e il calore è avvertibile comunque, ma le temperature estive assolvono (al momento) un sistema di raffreddamento forse non efficientissimo.

Lo smartphone dispone di alcune funzioni di Intelligenza Artificiale, in particolare per la modifica delle foto. Una è in grado di scontornare le immagini (ma già in passato era disponibile su iOS, niente di nuovo, ma sempre utile), un’altra funzionalità permette di riconoscere i contenuti sullo schermo per poter estrarre ad esempio il testo (che sia di una pagina Web o altro), infine un’altra rende più semplice la condivisione sulle varie applicazioni dei contenuti visualizzati. Alcune di queste funzionalità sono attivabili però dalle Impostazioni Caratteristiche speciali e almeno per il momento, non sembrano in grado di lavorare a pieno regime, ma le promesse sono interessanti e non potranno che migliorare di aggiornamento in aggiornamento.

Il reparto fotografico di realme GT 6

Bene il reparto fotografico, troviamo una fotocamera anteriore da 32 Mpixel, una posteriore standard da 50 Mpixel con stabilizzatore ottico e sensore Sony, una grandangolare da 8 Mpixel e una tele da 50 Mpixel. Nel complesso le immagini sono buone sia di sera sia di giorno. L’unica pecca è che i video si fermano a 4K a 30 fps ed è l’unica vera caratteristica che lo allontana dai top di gamma veri e propri. Le immagini sono comunque soddisfacenti, a faticare di più come sempre, specialmente di sera, è la grandangolare.

Conclusioni

Insomma, realme GT 6 è un telefono completo e performante, con un prezzo di lancio di 799 euro, ma che può essere acquistato in offerta a 699,99 euro con alimentatore da 120W e gli auricolari. Nel complesso è un telefono dal costo adeguato e che non teme il confronto con i top di gamma più costosi, al netto di alcune mancanze dovute al raggiungimento di un compromesso che ha permesso di offrire quante più funzionalità possibili presenti su un puro top di gamma, anche su di uno smartphone come il GT 6 che si annuncia come un flagshipper killer al costo però di una fascia medio-alta. Diverse comunque le configurazioni e i tagli di memoria, mentre prossimamente sarà disponibile la review del fratello più piccolo realme GT 6T.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.