Un altro cambio di veste per la serie Nord, inaugurata nel 2020 e che dunque ora arriva alla quarta generazione con OnePlus Nord 4. Il nuovo dispositivo, lanciato al costo di 499 euro insieme a nuovi wearable, si posiziona su un segmento medio-alto, ma ad un prezzo accessibile, in relazione alle caratteristiche. Anche se questo ha portato inevitabilmente a qualche compromesso. Vediamo quale.
La confezione
Il primo compromesso consiste nella scarsità degli oggetti presenti nella confezione. A parte il solito cavo rosso che contraddistingue OnePlus, non troviamo molto altro.
Il design di OnePlus Nord 4
Il design cambia rispetto all’edizione precedente. Il telefono è maneggevole, piacevole da maneggiare, rilascia una piacevole sensazione al tatto. Forse è tra i più gradevoli nel touch&feel. Le trame della parte posteriore ricordano quasi il legno, ma in realtà OnePlus Nord 4 è totalmente in metallo con design unibody. Le dimensioni sono di 162,6 x 75 x 7,9 mm e pesa 199,5 grammi. In realtà è un peso ottimamente distribuito e sembra molto più longilineo di quel che è realmente. La cura costruttiva è ben evidente ed è certo un punto a favore del dispositivo. Le uniche annotazioni da considerare è che arriva privo di cover in confezione. Soffre le ditate, in particolare nell’isola delle fotocamere, che è fondamentalmente uno specchio. Ad ogni modo ogni scelta estetica per lo smartphone non è lasciata al caso. Anziché a semaforo il pattern degli oblò delle fotocamere è orizzontale per ridurre le dimensioni della scheda madre e aumentare lo spazio per la batteria, in effetti più capiente degli standard odierni.




Nella parte inferiore troviamo lo slot per due SIM, l’ingresso per la USB Type C, e uno speaker che collabora con la capsula auricolare per fornire un ottimo audio stereo, forse un po’ inconsistente sui bassi, ma sempre di qualità. Il profilo destro presenta il tasto di accensione e il bilanciere del volume, mentre nella parte sinistra troviamo la possibilità di far scorrere un alert slider zigrinato, per attivare, silenziare o mettere la vibrazione come suoneria. Un piacevole telefono insomma, in fattezze ed estetica, non senza difetti, ma nemmeno scivoloso ed è pratico da usare con una mano. Infine il design è studiato anche per poter mantenerlo posato su di una superficie piana senza temere eccessivi tremolii. Il materiale con cui è stato costituito lo smartphone è stato più volte sottolineato nei documenti forniti dal produttore in cui sono indicati (perlopiù) i punti di forza del dispositivo. Questo perché è stata una sfida per il brand inserire tutte le antenne necessarie in un telefono composto in quel che era alluminio. Il corpo in metallo è stato costituito, riferisce il produttore, in modo che operasse come amplificatore per i segnali stessi.

Capitolo colorazioni: il dispositivo da noi provato è nella elegante colorazione Obsidian Midnight, classico e spazzolato. Forse il più serioso; c’è anche una colorazione in orgento opaco con design inciso a laser 2D, il Mercurial Silver, con una texture scolpita con 28.000 tagli nano-laser, per offrire giochi di luce. Infine l’Oasis Green, che riprende il design di OnePlus Nord Le apprezzato dalla community OnePlus. Design e colorazione sono sempre caratteristiche soggettive. La Obsidian Midnight è indicata forse per un utilizzo trasversale, che va bene sia per il business sia per l’intrattenimento, con un target d’età più “saggio”, mentre le altre due varianti strizzano l’occhio a un target più spensierato.
Il display e audio
Lo schermo di OnePlus Nord 4 è un pannello di tipo Super Fluid AMOLED da 6,7 pollici, con refresh rate da 120Hz e risoluzione da 2.772 x 1.240 pixel. Di default è impostato a 2.414 x 1.080 pixel. In realtà un occhio attento nota che c’è qualcosa che non torna. Sembra quasi un’auto che viaggia con il freno a mano tirato. Dalle Impostazioni dello schermo si può facilmente passare alla risoluzione superiore e risolvere lo strano arcano. Troviamo anche il supporto Ultra HDR. Arriva fino a 2.150 nits, abbiamo constatato non esserci problemi di visualizzazione dei contenuti anche sotto la luce diretta del Sole. Ampiamente personalizzabili le impostazioni per la resa, dalla taratura dei colori dello schermo, fino alla possibilità di personalizzare e di molto il comfort visivo.

Lo schermo prevede due metodi di sblocco, entrambi molto reattivi. La fotocamera anteriore al centro, che si può nascondere sempre dalle impostazioni del display e un sensore di impronte digitali posto sotto allo schermo, altrettanto rapido ed efficiente. Anche lo schermo insomma è un altro elemento di qualità del dispositivo, gode di cornici sottili e non è afflitto da alcun tipo di compromesso. Bene l’audio stereo, per quello in cuffia è possibile attivare Holo Audio con audio spaziale per un ascolto ancora più immersivo.
Le caratteristiche hardware e software
Sotto al cofano il dispositivo è fornito di un cuore da fascia media e tagli di memoria da top di gamma. Il modello che abbiamo ricevuto per la review, dispone del Qualcomm Snapdragon 7+ Gen 3, in questo caso coadiuvato da 16 GB di RAM (incomprensibilmente espansi di ulteriori 4 GB) e 512 GB di storage non espandibili. Le memorie sono di tipo LPDDR5x con tecnologia OnePlus RAM-Vitalization e UFS 4.0. Il telefono sembra una vera e propria scheggia, non ha mai dato cenni di cedimento e mostra una cosa, in realtà abbastanza palese, ma che non è poi così ovvia. Disporre dell’ultimo SoC top di gamma non ha molto senso, perché le performance con una configurazione simile, nell’utilizzo di tutti i giorni non mostrano sensibili discrepanze con top di gamma più performanti e dal costo più elevato. La vivacità della parte hardware è ben riscontrabile nelle app impegnative e nel gaming più affamato di risorse.
La batteria è da 5.500 mAh con carica rapida fino a 100W. L’autonomia riesce ad essere spalmata su due giorni, con un utilizzo normale o blando. Gode della certificazione TÜV SÜD 72-month Fluency Rating A. Questa particolare certificazione è frutto della collaborazione con TÜV SÜD per realizzare un test rigoroso e che assicurerebbe sei anni di uso intensivo senza che il device accenni a rallentamenti o soffrire problemi di prestazioni. A bordo anche la tecnologia già vista sui dispositivi OPPO, la Battery Health Engine. Lato software, troviamo Android 14 e quella che viene definita la OxygenOS 14.1, ma in realtà è la ColorOS 14 sotto mentite spoglie, date le sensibili differenze, anche lato estetico, che trovammo ad esempio anni fa sul software di OnePlus Nord CE 5G. Per Nord 4 sono previsti quattro anni di update del sistema operativo e ulteriori due anni di aggiornamenti di sicurezza. Tra le altre caratteristiche, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.4,
L’AI al servizio delle performance
L’Intelligenza Artificiale su OnePlus Nord 4 è prevista in particolare per mantenere fluide le prestazioni. La Battery Health Engine citata prima usa l’IA per analizzare l’utilizzo della batteria e le abitudini di ricarica. L’obiettivo è ottimizzare tutto, dalla quantità di energia in entrata al tempo necessario per raggiungere il 100% di carica (approssimativamente calcolata in 28 minuti di tempo a 100W). Le capacità dell’IA si trovano anche all’interno del Trinity Engine, il quale si occupa di mantenere CPU, RAM e storage in condizioni ottimali nel tempo. La tecnologia CPU-Vita sfrutta l’IA affinché il chipset trovi un equilibrio tra alte prestazioni e alto carico di sistema. Il suo scopo è ridurre la potenza quando non è necessaria e fornire autonomia extra. La tecnologia RAM-VITA infine accelera la memoria del device, in modo da selezionare, rilasciare e riallocare la memoria in modo veloce. Per l’utente, l’IA è stata prevista nelle note. Si possono registrare nell’app di OnePlus dedicata alle note, memo vocali fino a 5 minuti di durata. Benché si possa inserire la lingua italiana per la trascrizione, il telefono si ostina a scrivere in inglese. Rimandata a settembre. Un’altra funzione è la possibilità di riepilogare le note vocali dal registratore, ma attualmente è supportato solo l’inglese e poche altre lingue, non l’italiano. Ma il riepilogo è ottimo.
Il reparto fotografico
Il reparto fotografico nella parte posteriore prevede due fotocamere, una principale da 50 Mpixel con sensore Sony LYT-600, dotata di stabilizzatore ottico ed elettronico. A supporto una fotocamera, sempre Sony, da 8 Mpixel grandangolare e un angolo di visione da 112°. Bene la possibilità di registrare video a 4K a 60fps. Le foto sono buone di giorno e di sera, ma la grandangolare fatica sempre un po’. Ma nel complesso, di questa fotocamera, non ci si può proprio lamentare (se non di sera). Non è un camera phone, ma il suo lavoro lo assolve in modo egregio. Non male la fotocamera forntale da 16 Mpixel per i selfie.












Conclusioni
OnePlus Nord 4 è un telefono dal costo di 499 euro, ma che offre tutte le caratteristiche che in genere si cercano (e si trovano) su un top di gamma. Ad un costo di fascia media troviamo opzioni interessanti, come i video a 4k a 60fps, foto ottime di sera (almeno con la fotocamera principale), tanta autonomia e prestazioni in genere riscontrabili solo su dispositivi dal costo superiore ai 900/1.000 euro. Il rapporto qualità-prezzo di questo smartphone è davvero invidiabile. Sì, ci sono sbavature, come è normale che sia, ma trovare difetti su un telefono così performante a 500 euro è come cercare il pelo nell’uovo. Le parti che proprio non ci sono piaciute la fotocamera grandangolare e l’AI da migliorare significativamente. Promosso dunque in (quasi) tutto e per tutto.
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