HMD Global, la casa madre dei telefoni Nokia, nel corso del Mobile World Congress conclusosi nei giorni scorsi, ha presentato prima e durante una serie di telefoni entry-level. In effetti è un po’ di tempo che non vediamo Nokia competere con i device più prestigiosi. Questo perché, secondo quanto affermato dalla stessa azienda, questo segmento si è rivelato cruciale affinché registrasse una crescita del fatturato pari al 41% dal 2020 al 2021. Inoltre, lo scorso anno ha celebrato il primo anno di profittabilità. Ecco dunque il motivo per cui ci si concentra su dispositivi dal costo accessibile, come Nokia G21, che recensiamo nelle prossime righe.
La confezione di Nokia G21
La confezione è essenziale e segue le linee guida all’insegna della sostenibilità, essendo al 100% riciclabile e composta da materiali rinnovabili. Al suo interno oltre al telefono e al pin per l’estrazione dello slot, troviamo il caricabatterie da 10W (benché il telefono supporti 18W) e il cavo USB-C/USB-A. Niente cover, ma vedremo che non serve (si può acquistare a parte).
Costruzione e design
Di Nokia si può dire che a prescindere dalla fascia di prezzo in cui si collocano i vari prodotti, non tralascia mai la qualità costruttiva e del design. Nokia G21 è costituito da policarbonato, ma impugnato si evince la cura nella costruzione. La parte posteriore è caratterizzata da una trama ruvida che favoriscono un ottimo grip, il telefono non è scivoloso è appare solido e resistente. Non si può dire che almeno nella parte posteriore sia contraddistinto da un design semplice, anzi, ma non è una novità per Nokia. L’isola delle fotocamere non sporge e non rimangono ditate. Probabilmente per questi motivi, è stato scelto di non inserire una cover nella confezione, che si può acquistare a parte. Sì, è una cosa in meno che si può trovare invece su altri dispositivi, ma con una costruzione simile, appare superflua. Le dimensioni sono rilevanti, con i suoi 164,6 x 75,9 x 8,5 mm, ma non è impossibile l’uso con una mano (è però impegnativo), mentre il peso appare ben distribuito, nonostante i 190 grammi. Bella ed elegante la colorazione Nordic Blue, sobria e adatta ad un pubblico più maturo.
Lo smartphone nel lato destro prevede il tasto di accensione, che contiene anche il sensore di impronte. Si raggiunge facilmente con l’indice sinistro, ma lo sblocco richiede una maggiore attenzione. Diversamente con il pollice destro è più facile intuire la posizione necessaria per sbloccare il telefono. Anche in questo caso la posizione del tasto è naturale e semplice da raggiungere con il pollice. Lo sblocco tramite impronta non è reattivissimo, compatibilmente con l’hardware del device, ma neanche troppo lento: è adeguato per le caratteristiche del device. Subito sopra anche il bilanciere del volume, contenuto in un’unica soluzione. Il lato superiore prevede il jack audio e il secondo microfono, mentre la parte sinistra prevede il triplo slot (molto apprezzato) per le due SIM e la microSD e un tasto per richiamare Google Assistant. Purtroppo non si può programmare, si può solo attivare o disattivare il comando che attiva l’assistente di Google. Il lato inferiore prevede infine il microfono, la USB Type C e uno speaker, mono, di qualità buona seppur compatibile con il segmento in cui si posiziona il device, ma l’audio è poderoso. Bene anche la capsula auricolare.
Il display di Nokia G21
Bene il display, la qualità è buona, ha una frequenza d’aggiornamento da 90Hz, la diagonale è da 6,5 pollici e prevede un notch a goccia in cui è contenuta la fotocamera anteriore, utile allo sblocco con il volto, non rapidissimo ma efficace. La risoluzione dello schermo è di 1.600 x 720 pixel. Va bene per chi desidera uno streaming senza elevate pretese, ma compatibile con un’esperienza godibile. L’unica sbavatura di un display altrimenti buono per il posizionamento, è la luminosità. Non è elevatissima e sotto la luce diretta del sole, alle volte potrebbe essere difficoltoso consultare i contenuti. Bene la pellicola protettiva pre-applicata.
Hardware & Software
Lo smartphone, 4G, non arriva con il miglior hardware disponibile, ma si difende. Il programma Android One non richiede specifiche performanti. I 4 GB di RAM sono sufficienti, bene inoltre i 128 GB di storage, che a questo prezzo non è semplice da individuare. Molto bene l’espansione via microSD fino a 512 GB, che può essere sfruttata contemporaneamente con le due SIM. L’unico lato debole è il SoC: la scelta dell’Unisoc T606 cade in seguito alla necessità di offrire un’autonomia prolungata. Al contempo però in alcuni casi bisognerà armarsi di un po’ di pazienza. Nel corso della scrittura dei messaggi, se si è particolarmente veloci, il telefono potrebbe non tenere il passo dell’utente. Inoltre in varie occasioni potrebbe ragionare qualche secondo durante alcune operazioni. Non è la regola generale, ogni tanto può capitare. Paradossalmente però si spinge anche in operazioni che non ci si aspetta da un telefono con queste specifiche: siamo riusciti a giocare a Real Racing 3 senza particolari problematiche e senza nemmeno avvertire una produzione di calore eccessiva. Certo, Nokia G21 non nasce per questo scopo, ma al bisogno si cimenta, seppur con i suoi limiti. Non avremo la fluidità di un fascia media, ma se si vuole si può fare. Ma nelle operazioni più semplici, come una scrittura rapida, può andare in difficoltà.
Il telefono non si rivolge a chi cerca reattività o prestazioni scattanti, o giochi adatti a specifiche di alta fascia. Nokia G21 è stato progettato per chi cerca tanta autonomia, dunque affidabilità, tanta memoria e un aspetto che possa essere compatibile per ogni occasione. Non si sottrae a certi utilizzi, ma bisognerà avere pazienza in alcuni momenti in cui il comparto hardware ha bisogno di tempo per compiere alcune operazioni, apparentemente le più semplici, ma come già detto, non è neanche la regola generale. Si tratta di uno dei compromessi da accettare. A proposito di autonomia, Nokia promette fino a tre giorni. Nel corso della nostra prova, con un utilizzo intenso e con il GPS lasciato inavvertitamente sempre acceso, siamo arrivati poco oltre la metà della seconda giornata. Disattivando il superfluo, il telefono ha poi mostrato un consumo irrisorio. Nella realtà dei fatti, con un utilizzo normale o più intensa, i due giorni di autonomia sono garantiti. Per i tre giorni, è necessario un utilizzo più blando. Parlando di specifiche, la batteria è da 5.050 mAh, l’alimentatore contenuto nella confezione è da 10W, ma il telefono supporta la carica a 18W; non una scheggia nel caricarsi completamente.
Reparto fotografico
Purtroppo il reparto fotografico non è uno dei punti forti di questo telefono, che produce immagini non all’altezza di altri telefoni Nokia anche sulla stessa fascia di prezzo. Sia di giorno sia di sera le foto non convincono, specialmente di sera, quando sono caratterizzate da una sensibile quantità di rumore digitale che le rende inutilizzabili. Di giorno la situazione migliora, ma la messa a fuoco è lenta ed è facile produrre foto mosse. Questo nonostante la fotocamera principale da 50 Mpixel, segno che il numero di megapixel è sempre più relativo, ma questo per tutti i produttori. Le altre due fotocamere sono da 2 Mpixel, una per la profondità di campo e una per le foto macro, ma anche in quest’ultimo caso, gli scatti non sono buoni. Benino i selfie, dalla fotocamera anteriore da 8 Mpixel.
Che non sia un camera phone è evidente, ma raccontare una fotocamera con un certo numero di megapixel viene naturale aspettarsi una certa qualità. Specie se si pensa a dispositivi come ad esempio Nokia 2.4. Presentato a fine 2020, costava all’epoca molto meno del G21, con ancor più limitate proposte hardware e fotocamere meno prestigiose, ma con un utilizzo più fluido e foto più piacevoli.
Conclusioni
Nokia G21 nasce insomma con uno scopo preciso: offrire tanta autonomia. Un compito che assolve, ma con diversi compromessi. Una fotocamera purtroppo non sufficiente e un comparto hardware che alle volte ha bisogno del tempo, anche per le operazioni più semplici. Non tutti potrebbero accettare un compromesso simile, ma è anche vero che chi fa un utilizzo del telefono basilare (ricevere chiamate e usare i social, ad esempio) può essere adeguato, considerando anche l’aspetto sobrio e adatto ad uno scopo professionale. Certo è che Nokia in passato ci ha abituato a meno compromessi e più tollerabili: purtroppo in certi comparti, è difficile promuovere G21, pur tenendo in considerazione la fascia entry level in cui si posiziona. Infine, il costo di 229 euro (su Amazon si trova a poco meno di 200 euro), forse sono un po’ elevate in virtù dei compromessi da accettare.
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