A poco meno di un anno di distanza dall’introduzione della Serie 11 di realme e quasi in concomitanza con l’approdo in terra italica dei nuovi realme Note 50 (trovate qui la review), la casa cinese alza il sipario anche su realme 12 Pro 5G e Pro Plus. I nuovi dispositivi ereditano ambi i casi tutti i pregi della generazione precedente, apportando qualche miglioria, manchevole sui precedenti. Ecco le novità e il confronto dei due dispositivi, in promozione nel corso delle offerte di primavera su Amazon.
La confezione di realme 12 Pro 5G
La confezione è completa e non è oggetto di discriminanti differenze rispetto ai modelli precedenti, anzi, troviamo cavo, alimentatore da 67W e una cover trasparente. A proposito della cover, bisogna dire che il suo compito di protezione non lo assolve completamente. Tende a scivolare facilmente dalle mani e non sembra aderire bene allo smartphone.
Il design della Serie realme 12 Pro 5G
Il nuovo realme 12 Pro 5G, così come il fratello maggiore, eredita il design del modello precedente. Due le colorazioni, la Navigator Beige, che è quasi identico alla precedente generazione e la Submarine Blue. A primo impatto, la colorazione blu è la più bella fino a che non si copre con la cover; da lì perde tutto il suo fascino. Se realme 11 vedeva la collaborazione con il designer italiano Matteo Menotto, questa volta, nella parte posteriore, viene aggiunta un’altra componente che richiama il lusso come nel 2023. Questa volta interessa l’oblò delle fotocamere e vede la collaborazione di Ollivier Savéo il quale ha portato un tocco di alta orologeria nel design degli smartphone. La nuova isola della fotocamera ricopre una buona porzione della parte posteriore e vanta una texture curata e degli elementi di design che ricordano un orologio di lusso e che rendono il look di questo dispositivo omogeneo, nonché un oggetto di pregio. Il “quadrante” della fotocamera inoltre è “lucidato a raggi solari”. Sono più di 500 i raggi intrecciati che mescolano ombre e linee per creare una texture UV a gradiente di luce. Ogni smartphone è certificato IP65.
Gli smartphone arrivano nelle dimensioni di 161,4 × 74 × 8,7 mm e pesa 190 grammi. In mano si mantiene bene, anche grazie alle forme sinuose che consentono una agevole impugnatura. Grip migliore senza cover, che però espone la parte posteriore del dispositivo a polvere e sporcizia, anche per via della texture ruvida (è in pelle vegana, leggasi silicone), ma piacevole al tatto. Anche il telaio richiama i colori che vestono la Serie realme 12 Pro 5G. Nei profili troviamo in basso lo slot per due schede SIM, il microfono, la USB Type C e uno dei due speaker. Il profilo destro prevede il bilanciere del volume e il tasto di accensione, facilmente raggiungibili con il pollice destro, o l’indice sinistro. Il profilo superiore prevede il secondo speaker, mentre è liscio il profilo sinistro. Nel complesso non si discosta come già detto dalla linea dello scorso anno, ma fa comunque la sua piacevole figura e appare come un oggetto pregiato, nonostante il costo di fascia media.
Schermo e audio
Il display del realme 12 Pro 5G, protetto da una pellicola preapplicata, è un pannello OLED da 6,7 pollici con risoluzione da 2.412 x 1.080 pixel. Arriva fino ad un massimo di 950 nits; non è tantissimo, ma abbastanza per consentire un’agevole fruizione dei contenuti sotto la luce del sole. Lo schermo è curvo, permette un’agevole presa ed è di grande qualità. Come al solito dalle impostazioni è ampiamente personalizzabile l’esperienza, in modo da poterla tarare sui propri gusti. Nel complesso è piacevole riscontrare la qualità di questo tipo su un dispositivo che in ambo le versioni, si posiziona su segmenti di fascia media. Molto bene anche l’audio stereo. La qualità è altrettanto elevata per supportare pienamente il display. L’audio è pulito, piacevole, forse non pienissimo e con qualche lacuna sui bassi, ma non si può chiedere troppo e va bene così; completa appieno l’esperienza multimediale. Per chiudere la parte dedicata allo schermo, la frequenza d’aggiornamento infine arriva fino a 120Hz. Infine, troviamo le certificazioni TÜV Rheinland Strobe-free e la Certificazione TÜV Rheinland Low Blue Light. La prima certifica la protezione della vista dall’affaticamento visivo causato dallo sfarfallio dello schermo; la seconda certifica l’accuratezza del colore dello schermo indipendentemente dalla luminosità, aumentando il comfort visivo. A bordo la tecnologia Pro-XDR già vista sulla linea Find di OPPO e vivo X, che ottimizza gli effetti fotografici.
Hardware & Software: realme 12 pro vs realme 12 pro plus
Sotto al cofano realme 12 Pro 5G cela lo Snapdragon 6 Gen 1 di Qualcomm. Sono diverse le configurazioni dei due modelli della Serie 12. Il nostro device in prova è la versione da 8/256 GB. In fase di configurazione ha mostrato qualche incertezza, che però non si è riaffacciata nel corso di utilizzo di app anche impegnative. Fluido in quasi ogni utilizzo, il consiglio è quello di non sovraccaricarlo di troppe app, per non riscontrare sporadiche incertezze, che abbiamo avvisato in una manciata di occasioni nel corso di una digitazione troppo veloce. Non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema nel giocare con il device, Real Racing 3 ha mostrato sempre scorrevolezza e un’alta qualità di gioco, anche in termini di visione e performance. A tal proposito, la GPU è l’Adreno 710. La batteria è invece da 5.000 mAh, con carica rapida da 67W. Mai avvertiti eccessivi surriscaldamenti, ma gioca molto il materiale utilizzato nella parte posteriore. Molto bene l’autonomia, che ci ha sempre accompagnati sempre, anche con un utilizzo intenso, fino ad almeno una giornata e mezzo di uso. A bordo abbiamo invece l’interfaccia realme UI 5.0 basata su Android 14. Molte le funzioni della nuova interfaccia dedicate anche alla produttività, tra cui il collegamento senza soluzioni di continuità a Windows e così via. Bloatware di modesta entità, tra cui app di scarso interesse, tra cui il discusso Temu.
Diversamente, la versione Plus dispone, almeno nella versione della nostra prova, dello Snapdragon 7s Gen 2, 12 GB di RAM e 512 GB di storage. La differenza si sente eccome; il telefono è molto più fluido e performante, ed è molto più scattante. Lo si nota in molte applicazioni, così come nel gaming. Scalda comunque allo stesso modo rispetto all’altro dispositivo, mentre l’autonomia è pressoché simile. Ovvio che un maggior prezzo avrebbe dovuto giustificare anche maggiori prestazioni. Non siamo certo al cospetto di un flagship, ma chi non vuole rinunciare alle prestazioni, deve puntare sulla versione Plus.
Il reparto fotografico di realme 12 Pro 5G
Tra i tanti pregi di questo dispositivo, non possiamo non menzionare il reparto fotografico. Prevede una fotocamera principale da 50 Mpixel, supportata da uno stabilizzatore ottico, una grandangolare da 8 Mpixel e una da 32 Mpixel con zoom ottico 4x. Rispetto al modello precedente, il comparto fotografico è più attrezzato e di maggior qualità, inoltre può contare su un apprezzabile stabilizzatore. Sebbene dunque rispetto al modello precedente possa sembrare un downgrade a livello di sensore, in realtà il tutto sembra più un consistente upgrade e non può che far piacere per gli amanti della fotografia che non sono però disposti a spendere una cifra monstre per un camera phone. Nel complesso le immagini sono di elevata qualità, in particolar modo scattando con la principale e la tele.
Le foto sono più vivide e mostrano l’intera gamma dinamica, con dettagli chiari e scuri che rendono le foto più realistiche. E in effetti le immagini scattate con realme 12 Pro 5G impressionano per la quantità di dettagli, la qualità e le mille sfumature anche di scatti acquisiti con poche aspettative, come quelli effettuati da noi durante la prova. Molto bene anche di notte, ma a faticare rimane la grandangolare. La fotocamera anteriore da 16 Mpixel invece non impressionava nel modello precedente e non lo fa nemmeno ora. Molto piacevole la sfocatura, che nel caso dei ritratti è precisa, anche se bisognerà a fare attenzione a non esagerare con il bokeh. Pur non essendoci una modalità macro, la sfocatura interviene anche nella modalità ritratto a soggetti come ad esempio fiori, ma negli sfondi più complessi, la sfocatura potrebbe essere tutt’altro che precisa, rivelando un’origine più artificiale della stessa. Peccato infine che i video si fermino soltanto a 4k a 30fps. Chissà che la prossima generazione non sopperisca anche a questo limite.
Il reparto fotografico della versione Plus
Due le differenze: la fotocamera anteriore questa volta è da 32 Mpixel, mentre la tele è da 64 Mpixel. Se le performance delle altre fotocamere sono identiche, questa può arrivare fino a 120x di zoom. Ma ovviamente si tratta di un esercizio di stile e finché lo zoom è ottico, la qualità è importante.
Nel complesso ambo i reparti fotografici si comportano bene di giorno e di sera, anche se la fotocamera grandangolare di entrambi, soffre molto con poca luce. Anche lo zoom ottico al massimo della sua estensione, di sera, incomincia a cedere. Il Plus come il Pro base, non possiede la capacità di registrare video a 60fps, ed è un peccato perché avrebbe sì dettato una vera e propria differenza rispetto il base. Tuttavia bisogna sempre considerare che si tratta di una fascia media.
Lo zoom al massimo: i 20x del Pro e i 120x del Pro+
Conclusioni: Quale comprare?
I due dispositivi dunque abbiamo visto volersi rivolgere a chi cerca smartphone dalle buone performance ad una fascia di prezzo inferiore a quello dei top di gamma. Allo stesso tempo è votato agli appassionati di fotografia, anche se le aspettative relative allo zoom digitale non vengono del tutto soddisfatte. Le immagini generalmente sono buone per ogni dispositivo, con la differenza che la versione Plus scatta selfie migliori e permette di spingersi un po’ più in là con lo zoom. Ma a differire veramente sono le performance. La versione Plus è molto più fluida e scattante rispetto alla versione base. Differiscono nelle versioni più performanti di 100 euro. La versione Pro costa 399 euro (ma è scontata di 100 euro su Amazon dal 20 al 25 marzo) e la Pro Plus 499 euro (sempre scontata di 100 euro nel corso delle offerte primaverili). Quale comprare tra i due, quindi? a 399 euro la versione Plus è davvero irrinunciabile, anche se chiamarlo camera phone sarebbe un po’ pretenzioso. Ma è un telefono bello, ben equilibrato e piacevole da usare in ogni occasione. Si potrebbe sì risparmiare anche tanto puntando sulla versione meno performante, ma potrebbe non soddisfare appieno. Per questo ci sentiamo di promuovere senza se e e senza ma, la versione Plus.
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