Progetto Stargate: investimenti da 500 miliardi di dollari per l’IA negli USA

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la creazione di Stargate, una joint venture tra OpenAI, SoftBank e Oracle, con un investimento previsto di 500 miliardi di dollari nell’infrastruttura per l’intelligenza artificiale (IA) negli Stati Uniti.

L’obiettivo principale del progetto è consolidare la leadership americana nel settore dell’IA, che porterà a centinaia di migliaia di posti di lavoro e significativi benefici economici. Il piano prevede la costruzione di venti data center sul territorio statunitense, ciascuno con una superficie di circa 150 chilometri quadrati. Dieci di questi centri sono già in fase di costruzione, a partire dal Texas. I finanziatori iniziali di Stargate includono SoftBank, OpenAI, Oracle e MGX. SoftBank e OpenAI sono i partner principali, con SoftBank responsabile degli aspetti finanziari e OpenAI di quelli operativi. Masayoshi Son, CEO di SoftBank, ricoprirà il ruolo di presidente del progetto.

La collaborazione coinvolge anche Arm, Microsoft e NVIDIA come partner tecnologici iniziali. Oracle, NVIDIA e OpenAI lavoreranno insieme per costruire e gestire il sistema di elaborazione, basandosi su collaborazioni esistenti tra queste aziende. OpenAI continuerà inoltre a utilizzare Azure di Microsoft per l’addestramento di modelli avanzati e l’offerta di prodotti e servizi all’avanguardia. Il presidente Trump ha dichiarato che il progetto non solo supporterà la reindustrializzazione del paese, ma fornirà anche una capacità strategica per proteggere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e dei suoi alleati.

L’annuncio di Stargate ha avuto un impatto positivo sui mercati finanziari. Le azioni di SoftBank sono aumentate del 10% in Asia, e ha contribuito ad un incremento dell’1,7% del Nikkei giapponese e a un guadagno dell’1,3% per le azioni taiwanesi. Al contrario, i mercati cinesi hanno registrato una flessione, con l’indice blue-chip in calo dell’1% e l’Hang Seng di Hong Kong in diminuzione dell’1,6%, influenzati dall’annuncio di Trump di un’imminente tariffa del 10% sui beni cinesi a partire dal 1° febbraio.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.