Nonostante gli sforzi per regolare il settore e i progressi nella tecnologia di tracciamento della blockchain, i crimini legati alle criptovalute continuano a essere un’industria multimiliardaria. Nel 2024, i criminali delle criptovalute hanno sottratto oltre 1,71 miliardi di dollari, una cifra in linea con quella registrata l’anno precedente. Tra tutte le truffe, gli exploit rimangono il metodo più comune. Secondo i dati di CryptoPresales.com, gli exploit costituiscono quasi il 40% di tutti i crimini segnalati nella storia della blockchain. Ma cosa si intende per exploit? Si tratta di attacchi informatici che sfruttano vulnerabilità nei sistemi blockchain o nei contratti smart per accedere illegalmente ai fondi. Questi attacchi possono includere il drenaggio di wallet, il blocco di transazioni o altre forme di manipolazione dei sistemi.
Cosa sono gli exploit
Gli exploit, nel contesto delle criptovalute, sono attacchi informatici che sfruttano falle o vulnerabilità presenti nei sistemi blockchain, nei contratti smart o in altre infrastrutture legate alle criptovalute. Questi attacchi possono avvenire in vari modi, come la manipolazione di codici mal progettati, l’alterazione di transazioni o l’accesso non autorizzato a wallet digitali. Gli exploit si differenziano dagli hack tradizionali perché non richiedono necessariamente un’intrusione diretta nei sistemi, ma sfruttano errori già presenti nel software o nella configurazione del sistema. Ad esempio, un contratto smart mal sviluppato può permettere a un malintenzionato di prosciugare fondi contenuti in una piattaforma DeFi, senza che quest’ultima riesca a bloccare l’operazione in tempo. Questi attacchi rappresentano una delle principali minacce per investitori e utenti, con un impatto economico significativo sull’intero ecosistema crypto.
Gli exploit superano hack e flash loan in frequenza
La natura anonima delle criptovalute e il loro potenziale economico hanno attirato una vasta gamma di attività illecite. Negli ultimi anni, il valore totale delle transazioni legate a crimini crypto ha regolarmente superato il miliardo di dollari. Gli exploit hanno contribuito in modo significativo a questa cifra, soprattutto con l’aumento dell’adozione delle criptovalute e delle piattaforme DeFi, che hanno moltiplicato i bersagli. Secondo Comparitech, fino a oggi sono stati segnalati 1.023 furti di criptovalute, di cui oltre 400 attribuiti a exploit. Gli hack seguono con 275 casi, mentre i flash loan, che sfruttano bug nei contratti smart o manipolano i prezzi crypto, rappresentano il 22% dei casi totali. Altri crimini, come manipolazioni di prezzo, attacchi di terze parti e attacchi del 51%, hanno un’incidenza minore.
I furti crypto superano i 12,7 miliardi di dollari
Il valore totale dei danni causati da attacchi alle criptovalute ha superato i 12,7 miliardi di dollari. Gran parte di questa somma è stata rubata negli ultimi tre anni, con il 2022 e il 2023 che hanno registrato i picchi più alti. Se i criminali avessero mantenuto i fondi rubati e li avessero venduti ai prezzi attuali, il loro valore supererebbe i 50,7 miliardi di dollari.
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