Prime conseguenze per Tik Tok in seguito alla tragica scomparsa di una bambina, la cui causa viene attribuita alla partecipazione di una pericolosa sfida in circolo, secondo quanto riportato dai media, sulla piattaforma. Come spiegato nel nostro articolo e come confermato anche da bufale.net, delle challenge rischiose di cui tanto si parla, non ve n’è traccia. Tuttavia si è alzato ben presto un polverone mediatico attorno a Tik Tok, dal momento che sembrerebbe – nonostante le indagini non siano ancora terminate – che la piccola abbia utilizzato prima di morire proprio quest’app.
Nella serata di ieri il Garante della Privacy è intervenuto sulla questione disponendo nei confronti di Tik Tok “il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata con sicurezza l’età anagrafica”. Non è la prima volta che il Garante si è attivato nei confronti della piattaforma; già il mese scorso erano state contestati a Tik Tok alcune violazioni, come la scarsa attenzione alla tutela dei minori. I motivi riguardano la facilità con cui è possibile aggirare il divieto di iscriversi sul social ai minori di 13 anni. Inoltre il Garante aveva anche contestato poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni fornite agli utenti e uso delle impostazioni predefinite non rispettose della privacy.
Per Tik Tok si prospetta dunque il divieto del trattamento dei dati degli utenti per cui non vi è certezza dell’età e del rispetto delle disposizioni collegate al requisito anagrafico; divieto che avrà termine il 15 febbraio, data in cui il Garante della Privacy si è riservato ulteriori valutazioni. Il provvedimento verrà inoltrato all’Autorità irlandese, dal momento che di recente il social network ha comunicato di aver fatto stabilimento principale in Irlanda.
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