Telegram supera i 500 milioni di utenti

Telegram supera i 500 milioni di utenti attivi. Grazie a WhatsApp?

Da quando WhatsApp ha deciso di aggiornare la policy e condividere ogni sorta di dato dell’utente con Facebook, c’è un vero e proprio esodo verso piattaforme alternative quali Telegram e il meno noto Signal. Il motivo della migrazione da una piattaforma all’altra non è dovuta unitamente al cambio della policy, quanto più all’obbligatorietà. Entro l’8 di febbraio infatti, sarà necessario accettare l’aggiornamento della privacy, altrimenti si potrà cancellare il proprio account e spostarsi su altre piattaforme.

Telegram supera i 500 milioni di utenti

Intanto Telegram supera i 500 milioni di utenti, i quali stanno ricevendo notizia del traguardo in queste ore. L’app di messaggistica russa infatti nelle ultime 72 ha contato l’arrivo di oltre 25 milioni di nuovi iscritti. Telegram rispetto a WhatsApp offre un ventaglio di risorse ben più articolate, a differenza un utilizzo più basilare che può offrire WhatsApp. Nel messaggio ricevuto si evidenzia che il traguardo è stato raggiunto grazie agli utenti che hanno invitato i propri amici sull’app, ma sarà proprio così?

L’autogoal di WhatsApp

Certo è che per un mero scopo di analisi dei dati (o almeno, questo riferisce l’azienda), WhatsApp sembra si stia dando una WhatsAppata sui piedi. Non solo Telegram infatti sta contando una crescita non trascurabile, ma anche piattaforme meno note come Signal, che ha incassato il supporto di Elon Musk e di Brian Acton, uno dei fondatori proprio di WhatsApp. Il boom di download che ha coinvolto Signal nei giorni scorsi, ha fatto sì che i nuovi utenti ricevessero in ritardo i codici di verifica, per via dell’elevato numero di adesioni.

Insomma, sembra che WhatsApp abbia realizzato un vero e proprio autogoal. Piuttosto che concentrarsi su migliorie sull’app, come ad esempio una migliore gestione del backup delle conversazioni i quali spesso superano diversi GB di spazio e il cui processo di ripristino è ogni volta un bagno di sangue, oppure aggiungere nuove opzioni per rendere più versatile l’app, è stato preferito un ambiguo aggiornamento delle policy che ha scatenato un vero e proprio esodo verso altre piattaforme. Vedremo se la piattaforma della galassia delle creature in mano a Marz Zuckerberg cercherà di mettere una pezza nel corso dell’anno a questo incomprensibile inizio 2021.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.