L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha aperto un’istruttoria nei confronti di Revolut Group Holdings Ltd, Revolut Bank UAB e Revolut Securities Europe UAB per presunte pratiche commerciali scorrette in ambito finanziario e bancario. Le indagini sono scattate in seguito a una serie di segnalazioni che mettono in discussione la trasparenza delle comunicazioni e la gestione dei conti da parte della fintech.
Investimenti a “zero commissioni”: messaggi potenzialmente ingannevoli
Nel settore degli investimenti, Revolut avrebbe promosso offerte che enfatizzano l’assenza di commissioni su operazioni in azioni, senza chiarire adeguatamente i costi aggiuntivi e le limitazioni. Tra le criticità emerse figura la mancata comunicazione del fatto che molte operazioni a “zero commissioni” riguardano azioni frazionate, che non garantiscono all’investitore né pieni diritti di voto né una facile trasferibilità. Anche l’offerta di servizi legati alle criptovalute finisce sotto la lente: secondo l’AGCM, Revolut non avrebbe chiarito che non è possibile modificare le impostazioni di stop-loss e take-profit dopo l’inizio dell’investimento, elemento che incide direttamente sulla capacità degli utenti di gestire il rischio in un contesto già altamente volatile.
Blocco dei conti e IBAN italiano: mancanza di chiarezza e pratiche aggressive
Per quanto riguarda i servizi bancari, l’istruttoria contesta a Revolut l’omissione o la scarsa chiarezza delle informazioni sulle condizioni che portano a sospensioni, limitazioni o blocchi dei conti correnti. Le modalità adottate sarebbero state considerate aggressive, con utenti lasciati senza accesso ai propri fondi per lunghi periodi e senza un’adeguata assistenza. Un altro punto critico riguarda l’attribuzione dell’IBAN italiano (IT): Revolut non avrebbe fornito informazioni chiare sui requisiti per passare da un IBAN lituano (LT) a uno italiano, un aspetto rilevante per l’utilizzo di servizi come l’accredito dello stipendio o i pagamenti domiciliati in Italia.
Ispezioni nelle sedi Revolut
Il 9 luglio 2025, funzionari dell’Autorità e militari del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza hanno effettuato ispezioni presso le sedi italiane delle società coinvolte, tra cui Revolut Bank UAB, Revolut Ltd e Revolut Digital Assets Europe Ltd, raccogliendo documentazione utile all’indagine. L’istruttoria è ancora in corso e potrà concludersi con sanzioni o richieste di modifica alle pratiche commerciali della società, nel rispetto della normativa italiana a tutela dei consumatori.
Lascia un commento