Recensione realme C75: proprio no

Ogni tanto capita di uscire con un prodotto sbagliato. Succede a chiunque. Vuoi la fretta, vuoi i fornitori che non rispettano quanto pattuito, vattelapesca. Ma ogni tanto i prodotti sbagliati escono. E per quanto ci duole ammetterlo, realme C75 è un prodotto sbagliato, dal design al software, fino al prezzo. Vediamo perché.

Confezione

La confezione dello smartphone è comprensiva della cover di protezione, un cavo e un caricabatterie da 45W. Fin qui nulla da dire: una scatola completa.

Il design di realme C75

Il nuovo realme C75 è il primo smartphone al mondo ad aver ottenuto il certificato Rugged Smartphone di TÜV Rheinland, convalidato dal superamento del test di resistenza agli urti di livello militare SGS (MIL-STD 810H). Non sappiamo in quale condizione e come abbiano condotto questi test. Aperto lo smartphone, avevamo intenzione sì di fare un drop test, ma nel corso della sessione fotografica ci è scivolato di mano senza cover. Il risultato? Nonostante l’ArmorShell Tough Build, disastroso. Una sola caduta e neanche ad un’altezza elevata, ha prodotto danni su tutta la cornice. Un rugged non è indistruttibile, ma non si deve rovinare così e non alla prima caduta, specie se leggera. Secondo il produttore, il dispositivo è in grado di resistere a cadute da 2 metri su superfici come marmo e cemento. Sul cemento è caduto, ma a poco più di un metro.

Il design e il vetro hanno resistito all’impatto, ma la cornice si è sfregiata in più punti. Una caduta sfortunata? Sì. In condizioni diverse da quelle suggerite? Non proprio. Ma che abbia riportato così tanti danni, non è accettabile, non se viene raccontato come un telefono dotato delle più importanti certificazioni (e anche chi le ha conferite, non ci fa proprio una bella figura). Detto questo: il design della serie C visivamente migliora, anche se questo colore della nostra prova, il Black, non è una tonalità gradevolissima e nonostante la texture principalmente opaca, diverse sono le ditate. Si può usare la cover di protezione, contenuta nella confezione, ad ogni modo, anche per livellare la fotocamera che sbilancia il dispositivo quando posato su di una superficie piana.

Più o meno il telefono è caduto in queste condizioni, su questo esatto pavimento (zona Porta Nuova, Milano).

Nella parte sinistra lo smartphone prevede un piacevole triplo slot, nel profilo destro un tasto di accensione con sensore di impronte digitali e sopra il bilanciere del volume. Nella parte sottostante, il microfono e la USB Type C, sulla destra uno speaker mono. Le dimensioni sono ragguardevoli. Difficile da tenere con una mano, pesa 196 grammi e ha dimensioni di 165,6 x 76,2 x 7,9 mm. Lo smartphone possiede le certificazioni IP69, IP68 e IP66, dispone inoltre della tecnologia SonicWave, che consiste nell’emettere vibrazioni per espellere fino al 50% di acqua accumulata. Al suo interno, riferisce realme, possiede angoli protetti, imbottitura interna e cornice metallica per aumentare la resistenza. La scocca posteriore con texture geometrica creata tramite processo nano-livello e cornice in alluminio per il modulo fotocamera.

Lo schermo

Bene lo schermo. Solitamente i modelli economici prevedono schermi LCD con risoluzione HD+, invece questo si spinge fino ad un Full HD+. La diagonale è da 6,7 pollici, ma il refresh rate fino a 690 nits è bassino e lo abbiamo notato sotto la luce diretta del Sole. La frequenza d’aggiornamento è fino a 90Hz. Il vetro è rinforzato, dispone del 35% di elementi aggiuntivi (borato di litio, alluminio), una resistenza 2,6 volte superiore agli urti e 4 volte ai graffi rispetto alla generazione precedente (quale?). Anche in questo caso, i drop test sono stati disastrosi.

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Hardware e Software

Sotto al cofano abbiamo il chipset MediaTek Helio G92 Max, supportato nel nostro caso da 8 GB di RAM e 256 GB di storage, come abbiamo visto prima, espandibile. A muovere il telefono, la realme UI 5.0 basata su Android 14. Interminabile la batteria, con i suoi 5.828 mAh e una buona carica da 45W, che supporta infine anche la carica inversa tramite cavo da 6,5W. Se la batteria è davvero interessante, specie per la capacità di caricare altri dispositivi, il telefono è lento in maniera snervante. In genere i dispositivi entry level di realme hanno sempre dato modo di mostrare buone performance, ma questa volta non è così. I giochi alle volte vanno a scatti e il telefono è tutto fuorché reattivo. Un po’ di AI c’è, AI Clear Face. Ma era meglio se non ci fosse stata, a giudicare dai risultati.

Il reparto fotografico

Il reparto fotografico di giorno non è male. La fotocamera principale da 50 Mpixel è in compagnia di una fotocamera finta di bellezza e quella che sembra una fotocamera per il calcolo della profondità di campo, più una frontale da 8 Mpixel. In ogni caso, le immagini sono gradevoli di giorno, la sera si fa quel che si può, ma in giro c’è di peggio.

Conclusioni

Lo smartphone è venduto al costo di 229 euro, ma era già in vendita a 199 euro su alcuni store. Non possiamo comunque che constatare che l’acquisto di questo smartphone è sconsigliato. L’azienda nel corso della sua storia ha immesso sul mercato smartphone della serie Narzo e della Serie C stessa che nonostante il prezzo competitivo, anche sotto ai 200 euro, ha saputo comunque offrire una proposta convincente, magari sacrificando un po’ il design. Invece, realme C75 punta tutto sul design (a torto) e non permette un utilizzo fluido, con un’AI i cui risultati non sono soddisfacenti.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.