OPPO negli ultimi tempi sta arricchendo il proprio portfolio prodotti con varianti delle linee principali, seguendo le orme di altri competitor. Quest’anno, almeno nel mercato italiano, ci sono diversi prodotti della famiglia Reno12, che si differenziano alle volte solo per la connettività, o per poche caratteristiche, come ad esempio l’archiviazione. Questi dispositivi si posizionano su una fascia di prezzo in genere accessibile e con caratteristiche davvero interessanti. In questo caso parliamo di OPPO Reno12 F 5G, un telefono lanciato al costo inferiore ai 300 euro, che rende le soluzioni AI di OPPO accessibili ad un prezzo democratico.

La confezione di OPPO Reno12 F 5G
La confezione dello smartphone è scarna. Troviamo al suo interno il solo telefono e il cavo USB/A-USB/C. Dato il prezzo accessibile, ci può anche stare.
Il design di OPPO Reno12 F 5G
La colorazione dello smartphone in prova è l’Amber Orange. Partiamo dicendo che non è il tipico colore o design della famiglia Reno12 e questo colore proprio non ci piace. Diversamente la texture è piacevole, irregolare, ma arricchisce l’aspetto posteriore dello smartphone. L’assenza della cover posteriore non è poi così grave perché il telefono non è scivoloso e la costruzione con l’oblò della fotocamera al centro lo rende perfettamente stabile quando posato su di una superficie. Molto piacevole invece il Cosmo Ring Design, che circonda le fotocamere e si illumina in diverse occasioni, ad esempio a tempo con la musica, o per le notifiche. C’è un’intera sezione dedicata alla personalizzazione, uno dei tanti indizi che suggerisce l’ideale proposta del prodotto ad un pubblico giovane.

Le dimensioni dello smartphone sono di 163 x 75,7 x 7,7 mm e pesa 187 grammi. Le dimensioni sono generose, ma il peso è ben distribuito. Non è impossibile l’utilizzo con una mano, ma alle volte potrebbe apparire ostico, anche se è maneggevole grazie al peso contenuto. Nella parte inferiore troviamo lo slot per due SIM oppure per una SIM e una microSD fino a 2 TB. Troviamo poi il microfono, l’ingresso per la USB Type C e uno speaker mono, dal volume elevato e da una qualità dignitosa. Nel profilo destro troviamo invece il tasto di accensione e il bilanciere del volume. Liscio il profilo superiore. Il telefono è certificato IP64.
Lo schermo
Lo smartphone si avvale di un pannello AMOLED da 6,67 pollici, con risoluzione da 2.400 x 1.080 pixel. La luminosità può arrivare fino ad un massimo di 2.100 nits, per cui la visione dei contenuti sotto la luce del Sole non è un problema. La frequenza d’aggiornamento arriva fino a 120Hz, mentre troviamo la protezione AGC-DT Star2. Nel complesso è uno schermo di qualità, ampiamente personalizzabile. Non infallibile il sensore di impronte digitali, ma perché bisogna abituarsi al suo posizionamento, forse un poco più spostato verso il basso rispetto ad altri dispositivi: forse è solo una questione di abitudine, ma il più delle volte ho preferito sbloccare il telefono con Pin o volto per evitare di usare uno sblocco tramite impronta a tratti seccante.

Hardware & Software
Sotto al cofano troviamo il MediaTek 6300 5G – Energy Platform, supportato da 8 GB di RAM (come sempre espansi di default) e 256 GB di storage. Il telefono non è un fulmine, ma si difende molto bene, coerentemente con il suo posizionamento sul mercato. La batteria da 5.000 mAh con un utilizzo normale/blando è interminabile e gode di 45W di ricarica rapida. Lo smartphone è affidabile, può portare a termine la giornata lavorativa e inoltrarsi anche oltre con un utilizzo parco. La carta vincente di questo smartphone sono gli algoritmi di Intelligenza Artificiale generativa che OPPO apporta ai propri dispositivi di fascia media o entry level con furbizia. Se molti competitor o non sono pronti o riservano gli algoritmi su dispositivi di fascia alta, OPPO riesce a stare al passo coi tempi proponendo le proprie soluzioni, in particolare in ambito editing, anche sui modelli più accessibili. L’ultimo aggiornamento annunciato in questi giorni, ha promesso inoltre l’estensione delle funzionalità, anche in ambito business/produttività. Mentre scriviamo non sono ancora stati resi disponibili, ma una volta arrivati andranno ad arricchire l’esperienza di una ColorOS 14 ben rodata con le funzionalità di Android 14. Tra le altre caratteristiche abbiamo Bluetooth 5.3, NFC.
Intelligenza Artificiale: OPPO AI



Sono molte le soluzioni di IA di OPPO AI, introdotte anche ultimamente. Una, Eliminatore AI, prevede soluzioni di IA generativa, ed è in grado di cancellare e rigenerare porzioni di immagini. Funziona meglio su piccoli oggetti o elementi di disturbo come cose o persone che ingombrano l’immagine. Non è molto diverso dal timbro clona come operazione, se non ché lo fa in automatico l’IA facendo risparmiare tempo. Con un po’ di allenamento e pazienza si potranno riconoscere le situazioni in cui si possono utilizzare questi algoritmi, per ottenere risultati soddisfacenti, come in questa foto d’archivio che abbiamo modificato con l’IA di OPPO per eliminare due persone dalla scena.


Molto interessante la possibilità di sfruttare gli ultimi algoritmi anche per la produttività. OPPO ha da poco implementato delle funzionalità che sono in grado di riconoscere quanto impresso sullo schermo (attivando la barra laterale) e proporre strumenti coerenti. Ad esempio un supporto per la scrittura di e-mail o post e un riassunto di quanto si sta leggendo.





Reparto fotografico
Le fotocamere non sono invece il punto forte di OPPO Reno12 F 5G. Come quasi ogni aspetto di questo dispositivo, è coerente con il suo pubblico e con il suo posizionamento. Troviamo una fotocamera selfie da 32 Mpixel, una fotocamera principale da 50 Mpixel, una grandangolare da 8 Mpixel e una macro da 2 Mpixel. Le immagini di giorno sono di buona qualità di giorno, con i selfie forse fin troppo dettagliati. La sera le immagini a patto che ci sia abbondanza di luce sono accettabili, diversamente con poca luce soffrono molto di rumore digitale, in particolar modo la grandangolare. La situazione viene lievemente migliorata con la Modalità Notte, che purtroppo non compie miracoli. Non è di certo un camera phone, è un reparto fotografico per chi vuole scattare buoni selfie e buone immagini di giorno. Bene i ritratti, che godono di un buon bokeh, ma anche in questo caso è necessaria tanta luce. Peccato manchi uno stabilizzatore ottico, ma non si può avere tutto.












Conclusioni
Se il lancio a 299 euro era onesto, ora si può trovare in offerta a diverse decine di euro in meno, ancora più appetibile e ancora più interessante se si considera che a questa cifra si può contare sull’IA, per altro in espansione. Per chi vuole spendere relativamente poco e avvicinarsi ai primi algoritmi di IA, con un telefono affidabile (e con un design che può piacere o meno) allora potrebbe essere la scelta giusta, anche se è facile confondersi tra il quartetto 12 F 4G/5G, 12 FS 4G/5G. Forse la scelta migliore è la versione FS, che offre le stesse caratteristiche ma con più storage disponibile. Ma se ci si accontenta, la versione OPPO Reno12 F 5G è più che sufficiente per sperimentare le novità firmate OPPO.
Le offerte
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