Ed eccoci giunti al secondo appuntamento delle nostre chiacchierate riguardo ai libri che trattano di tecnologia, smartphone più nello specifico. Oggi prendiamo in considerazione #Egophonia. Si tratta del secondo volume che leggo legato agli smartphone e ai libri, ed è stato uno dei primi titoli che hanno catturato sin da subito la mia attenzione. Edito da Hoepli e scritto dalla Dott.ssa Monica Bormetti, psicologa e consulente sul benessere, nonché cofondatrice di smartbreak.it, piattaforma dedicata alla divulgazione del binomio Tecnologia e Psicologia, #Egophonia studia l’approccio dell’utente verso il proprio smartphone.
Come già detto nel primo appuntamento, non sarà una vera e propria recensione, ma più una chiacchierata sui temi trattati e delle considerazioni generali sull’opera dell’autrice. #Egophonia non è un volume che può rivolgersi a tutti, sebbene si tratti di un saggio scritto in modo scorrevole e che possa essere comprensibile ai più. Gli argomenti trattati si legano a dinamiche psicologiche che non sempre possono risultare chiare ai meno avvezzi con la psicologia. Tuttavia sono temi molto interessanti che illustrano azioni, reazioni e comportamenti che l’utente assume più o meno inconsapevolmente. E ovviamente come imparare ad utilizzare lo smartphone in modo più consapevole.
#Egophonia Gli smartphone fra noi e la vita
#Egophonia non considera l’eccessivo uso dello smartphone come una vera e propria dipendenza, in quanto scientificamente, come riporta la Dott.ssa Bormetti, non è stata identificata come tale. Non viene nemmeno indicato quante ore al telefono possono essere considerate giuste o eccessive e non viene menzionata la nomofobia (come riporta Wikipedia, la paura di rimanere disconnessi dalla rete mobile). Tuttavia chi riconosce di utilizzare eccessivamente lo smartphone e senza criterio, può addentrarsi nella lettura del volume per comprendere il proprio comportamento e imparare tecniche e i trucchi per un utilizzo più equilibrato del proprio telefono.
Gli spunti analizzati nel libro sono diversi e di facile comprensione. Chi apprezza questo genere di tematica, sarà invogliato dal mettersi alla prova se si riconosce in alcune dinamiche. Personalmente ho avuto modo di mettere in pratica alcuni consigli riguardo al tempo e alle distrazioni. Ho trovato particolarmente efficaci le soluzioni proposte alla limitazione del ricevimento delle notifiche e alla disposizione delle icone per diminuire la necessità di distrazione. D’altro canto, però, non sono riuscito a farmi convincere alla disinstallazione di alcune app.

Da WhatsApp a Instagram: la lotta alla noia, ghosting e tempo
Nel libro non viene trattato solo lo smartphone come strumento a sé, ma vengono analizzati anche i mondi che si aprono una volta acceso lo stesso, come il rapporto con i social media, come sono cambiate le relazioni umane e si parla addirittura di ghosting. Una digressione più approfondita del capitolo delle relazioni avrebbe potuto essere ancora più interessante, ma forse meriterebbe un volume a parte.
#Egophonia analizza le diverse e più comuni situazioni che si possono verificare dall’accensione dello smartphone, dalla sua nascita ad oggi. Un libro aggiornato molto recentemente (si arriva al 2020) che cerca di toccare i temi più sensibili, senza andare fuori tema, e senza dilungarsi troppo. Chi ammette un eccessivo uso dello smartphone, può leggere l’opera della Dott.ssa Bormetti per apprendere le strategie da mettere in atto per un utilizzo più consapevole e controllato dello smartphone e delle sue infinite possibilità. Oppure, consigliarne la lettura a chi non riesce a staccare gli occhi dal proprio schermo. Una lettura più che gradevole, molto interessante e che permette di riconsiderare l’uso che si fa del proprio dispositivo.
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