Meta ha accettato di versare 25 milioni di dollari a Donald Trump per chiudere una causa legale avviata nel 2021, dopo che l’azienda aveva sospeso i suoi account Facebook e Instagram in seguito all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Secondo fonti vicine alla vicenda, il patteggiamento rappresenta una significativa concessione da parte di una delle più grandi società tecnologiche e segna una vittoria per il presidente, che negli ultimi anni ha denunciato più volte la censura sui social media.
La decisione arriva in un contesto in cui Trump ha iniziato a coltivare un rapporto più stretto con i giganti della tecnologia, inclusi Elon Musk e Mark Zuckerberg, quest’ultimo amministratore delegato di Meta. Zuckerberg, che in passato aveva assunto posizioni più neutrali o critiche nei confronti di Trump, ora sta rimodellando la sua creatura dal ritorno di Trump alla Casa Bianca.
Meta e il cambio di strategia: meno moderazione e inclusività ridotta
Nel corso dell’ultimo mese, Meta ha implementato modifiche alle sue politiche di moderazione, attraverso una gamma più ampia di contenuti ammessi e con la riduzione delle restrizioni sul linguaggio utilizzato dagli utenti. Le modifiche hanno riguardato tutte le piattaforme del gruppo, tra cui Facebook, Instagram, Threads e WhatsApp. Parallelamente, l’azienda ha smantellato diversi programmi dedicati alla diversità e all’inclusione, e con questa mossa ha segnato un cambiamento netto rispetto agli anni precedenti.
Queste trasformazioni hanno suscitato reazioni contrastanti all’interno dell’azienda. Alcuni dipendenti hanno espresso preoccupazione per la nuova direzione intrapresa, e ritengono che possa compromettere l’impegno di Meta nella lotta alla disinformazione e all’incitamento all’odio. Tuttavia, Zuckerberg ha difeso la scelta e sostiene che la libertà di espressione deve avere priorità e che la società sta semplicemente adattandosi ai cambiamenti del panorama politico e culturale.
ABC News e il risarcimento a Trump
Il patteggiamento con Meta non è l’unico risarcimento ottenuto di recente da Trump. A dicembre, ABC News ha accettato di versare 15 milioni di dollari per chiudere una causa per diffamazione intentata dall’ex presidente. Il network ha inoltre pubblicato una dichiarazione ufficiale in cui esprime rammarico per alcune affermazioni fatte su Trump durante un’intervista andata in onda a marzo. L’accordo con ABC include anche una donazione del risarcimento alla fondazione presidenziale e al museo dedicato a Trump.
I risultati finanziari di Meta: crescita trainata dall’IA
Oltre alla notizia del patteggiamento, Meta ha annunciato i risultati finanziari del quarto trimestre, registrando una crescita del 21% nei ricavi e un aumento del 49% nei profitti. Il fatturato ha raggiunto 48,4 miliardi di dollari, superando le previsioni degli analisti di Wall Street, mentre il profitto netto ha toccato quota 20,8 miliardi di dollari, rispetto ai 14 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Secondo Zuckerberg, questo risultato è dovuto principalmente ai miglioramenti nei sistemi di intelligenza artificiale, che hanno ottimizzato il targeting pubblicitario e la distribuzione dei contenuti sulle piattaforme Meta. L’azienda continua a investire nel settore, puntando anche su dispositivi come gli occhiali smart e il metaverso, pur ridimensionando le ambizioni iniziali in quest’ultimo ambito.

Zuckerberg e la nuova direzione di Meta
“La nostra visione per il futuro è chiara: intelligenza artificiale, realtà aumentata e social media in evoluzione“, ha dichiarato Zuckerberg. “Sono entusiasta di vedere questi sforzi espandersi nel 2025”.
Le mosse dell’azienda suggeriscono che Meta stia adeguando la propria strategia alla mutata situazione politica e tecnologica, cercando di bilanciare l’apertura verso Trump e il suo elettorato con la necessità di mantenere un ecosistema digitale sostenibile e redditizio.
La notizia del patteggiamento con Trump solleva nuovi interrogativi sul futuro delle politiche di moderazione delle piattaforme e sul ruolo che i giganti della tecnologia giocheranno nelle prossime elezioni presidenziali americane.
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