Il claim di Acer svelato nel corso di Next@Acer è tutto un programma, ma rivela i piani dell’azienda riguardo i temi green e della sostenibilità. L’azienda riconosce la responsabilità delle aziende tecnologiche nel fare la propria parte per salvaguardare l’ambiente e la salute delle persone. Da qui dunque l’impegno per la lotta al cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni di CO2, senza contare gli sforzi collettivi in direzione di un utilizzo consapevole ed efficiente delle risorse naturali. Ecco dunque la nascita della vision “Made for Humanity“.
Made for Humanity: riduci, riusa, ricicla
Made for Humanity è una vision con cui l’azienda si impegna a fare la propria parte nell’implementazione di politiche aziendali in difesa dell’ambiente, e di educazione delle persone a tenere comportamenti più rispettosi. Come ricorda Acer, ogni decisione, anche la più piccola hanno un impatto ambientale. Se si adottasse il mantra “reduce, reuse, recycle“, insieme a piccoli cambiamenti nelle abitudini, si può viaggiare nella stessa direzione verso una maggiore sostenibilità ambientale.
Acer Earthion, un’iniziativa su sei direttrici
A tal proposito l’azienda taiwanese ha sviluppato l’iniziativa Earthion, frutto di un lavoro decennale nel campo della sostenibilità. All’interno di essa i contributi dell’azienda, dei partner, dei dipendenti e degli utenti, nell’affrontare con soluzioni innovative le sfide associate alla riduzione dell’impatto ambientale. Una iniziativa che si snoda su sei direttrici:
- Progettazione dei prodotti e green innovation
- Produzione
- Energia
- Logistica
- Packaging
- Riciclo
Seguendo ali direttrici i prodotti Acer sono progettati con materiali sostenibili e facilmente riciclabili, per ridurre l’impatto ambientale lungo tutto il loro ciclo di vita. Per la produzione, l’azienda collabora con partner per rivedere i processi produttivi e gestire gli sprechi e l’utilizzo di composti chimici dannosi per l’ambiente. Le energie inoltre utilizzate da Acer sono il più possibile provenienti da fonti pulite e rinnovabili, per lasciare i combustibili fossili nel sottosuolo.
Anche la logistica non viene tralasciata, ottimizzandone il processo e il trasporto per ridurre l’impronta di carbonio e migliorare l’efficienza. L’obiettivo della casa di Taipei è quella di usare più materiali riciclati per un packaging sempre minore, ridotto al minimo indispensabile di materiale a basso impatto ambientale, progettato per una usabilità estesa. Infine la parte del riciclo è garantita attraverso la collaborazione con partnership con diversi fornitori di soluzioni di riciclo e riuso per dare ai propri prodotti e materiali una nuova finalità di utilizzo quando hanno raggiunto la fine del loro ciclo vitale.
Emissioni di carbonio ridotte del 60%
Ma non si può presentare Made for Humanity senza un risultato concreto. Acer ha centrato l’obiettivo prefisso per il 2020, riducendo del 60% le proprie emissioni di carbonio a livello globale. Inoltre l’azienda è un membro di RE100, un’iniziativa globale collaborativa che riunisce più di 100 aziende influenti impegnate al 100% sul piano dell’ elettricità rinnovabile, le quali lavorano per aumentare in modo massiccio la domanda e l’erogazione di energia rinnovabile. Il prossimo obiettivo è l’approvvigionamento esclusivo di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2035, e l’azienda è già al lavoro per raggiungere tale scopo.
Acer Vero: materiali riciclabili e Post-Consumer
La vision Made for Humanity si evince nella linea di dispositivi Acer Vero, che condividono nella progettazione un approccio green. Approccio che prevede utilizzo di packaging riciclabile e materiali PCR (Post-Consumer Recycled). Sono dunque costituiti con plastica riciclata da materiali di scarto provenienti da strutture domestiche, commerciali, industriali e pubbliche. Secondo quanto riferito da Acer, i rifiuti post-consumer rappresentano il più grande flusso di materiali di scarto al mondo. Qualsiasi sforzo per ridurre il flusso consente un minor impatto delle attività umane sull’ambiente. I device Acer Vero infine, sono progettati per essere facilmente smontabili, riparabili e aggiornabili.
Non manca una parte dedicata alla salute
L’emergenza sanitaria è servita come spunto per un’ulteriore accortezza. La necessità di minimizzare la diffusione di germi e batteri si rivela secondo Acer come evidente, specialmente sugli oggetti tecnologici con cui si entra in contatto. L’azienda di Taiwan stima che la concentrazione di microbi su mouse o tastiera sia 30 volte superiore a quella presente sui sanitari. Sempre secondo quanto riferito da Acer, moltiplicando questo dato per il numero di oggetti che una persona tocca mediamente con le mani nel corso di una giornata, e il numero di persone incontrate, si ipotizza che i microbi possano circolare più rapidamente. Da qui il trattamento Acer Antimicrobial 360, il quale consiste in una copertura agli ioni d’argento applicata sulle superfici di contatto dei dispositivi, ovvero scocca, tastiere, mouse e touchpad. L’azienda di Taipei riferisce che si può ridurre fino al 99,9% la proliferazione dei microbi sulle superfici. Anche questo è “Made for Humanity“.
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