Le abitudini degli italiani nella prenotazione delle visite mediche, è cambiato in seguito alla pandemia. Ora è un modello healthcare ibrido e innovativo. Questo è quanto emerge da uno studio effettuato nella prima edizione dell’Osservatorio di EpiCura, il primo poliambulatorio digitale in Italia, che tempo fa ci ha spiegato la corretta postura in smart working. Sarebbero infatti il 57% degli intervistati, le persone ad aver usufruito di app e servizi online per la prenotazione di prestazioni legate al mondo del benessere e della salute.
Visite mediche online, come cambiano le abitudini dopo la pandemia
Il 78% degli intervistati ha ritenuto molto utile la possibilità di prenotare una visita online, evitando così file di attesa e telefonate ai centralini. Il 62% degli interpellati, vorrebbe inoltre ricevere visite mediche e specialistiche a domicilio. Secondo EpiCura, questo è segno di un interesse sempre maggiore verso un’offerta personalizzata e personalizzabile anche nel campo della salute.
Ma quale sarebbero i motivi principali per cui hanno gli utenti avrebbero utilizzato modalità innovative per la prenotazione di servizi legati a benessere e salute? La prima motivazione ricade sulla comodità di ricevere l’intervento senza doversi spostare, secondo il 67% degli intervistati. Il secondo motivo, scelto dal 47%, è la flessibilità di scelta della data e dell’ora in cui fissare la prestazione, oltre alla maggior tempestività nell’erogazione del servizio secondo il 42%. App e servizi online vengono usati principalmente per ricevere pareri specialistici o controlli (53%) o proseguire processi di cura o terapie (30%).
Quali sono i medici più richiesti?
I medici specialisti sono i professionisti più richiesti, con il 51% delle preferenze degli intervistati, seguiti da medici generici e pediatri al 31%, così come psicoterapeuti e psicologi, mente il 16% ha preferito i nutrizionisti. I servizi di telemedicina e video-consulti, specialmente in campo psicologico, offrono un risparmio di tempo e sono in crescita. Secondo quanto riferito da EpiCura, il 45% dei partecipanti alla ricerca, ha dichiarato di aver usufruito nell’ultimo anno di supporto psicologico. Il 60% di questi in studio, il 31% in forma mista e l’8% online. L’86% degli intervistati ritiene che le video sedute possano essere un modo semplice e immediato (nonché comodo) per accedere al servizio. Secondo il 63% la modalità online è un incentivo per iniziare un percorso terapeutico. Mentre il 40% ha usufruito almeno una volta negli ultimi 12 mesi di un servizio di telemedicina.
Dati importanti, secondo cui è necessario un impegno sempre più determinato verso l’innovazione dell’ambito sanitario, unica chiave per raggiungere sia le persone che hanno usufruito dei servizi digitali legati alla salute, ma anche chi non ha ancora avuto modo/la volontà di testare queste nuove modalità, secondo quanto riferito da EpiCura.
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