In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, che si celebra il 10 ottobre, Sector Alarm richiama l’attenzione su un tema spesso sottovalutato: la relazione tra sicurezza domestica e benessere psicologico. La paura di subire un furto – l’harpaxofobia – può condizionare profondamente la qualità della vita e il modo in cui si vive la propria casa.
Secondo i dati dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, il settore della sicurezza è in piena espansione, con una crescita del +28% rispetto al 2024. I sistemi di allarme e videosorveglianza rappresentano oggi il 28% del mercato, a testimonianza di una crescente sensibilità verso la protezione del proprio spazio domestico. Ma, come sottolinea una ricerca della National Library of Medicine, l’adozione di tecnologie di sicurezza non riduce soltanto i rischi concreti: contribuisce anche a diminuire la sensazione di vulnerabilità, favorendo una maggiore serenità nella quotidianità.
La sicurezza come componente del benessere mentale
La casa è da sempre percepita come luogo di rifugio e protezione. Quando questo senso di sicurezza viene minato, il disagio può trasformarsi in ansia o insonnia, compromettendo l’equilibrio mentale. Per questo, secondo Sector Alarm, la sicurezza deve essere intesa non solo come protezione fisica, ma anche come strumento di benessere psicologico.
“Quando parliamo di furti e criminalità pensiamo sia necessario invertire la narrazione: non si tratta di minimizzare i rischi, ma di evitare allarmismi che alimentano ansie inutili. Oggi possiamo contare su soluzioni tecnologiche intuitive e su esperti sempre presenti, che ci consentono di vivere la casa come uno spazio di serenità e libertà”, spiega Nicolò Grosoli, Marketing Director di Sector Alarm Italia.
Sei consigli per vivere la casa in serenità
Per aiutare le persone a ritrovare equilibrio e fiducia tra le mura domestiche, Sector Alarm ha elaborato un vademecum in sei punti pratici che combina attenzione quotidiana e tecnologia:
1. Controllare ingressi e infissi
Verificare periodicamente serrature, finestre e porte è il primo passo per sentirsi al sicuro. Serrature di qualità e infissi solidi rappresentano un deterrente naturale contro le intrusioni. È utile anche controllare l’eventuale presenza di simboli o segni sospetti sull’ingresso e rimuoverli: spesso vengono usati per segnalare abitazioni vuote.
2. Proteggere le informazioni digitali
Limitare la visibilità online aiuta più di quanto si pensi. Impostare i profili social come privati, evitare la geolocalizzazione automatica e non condividere post durante le vacanze riduce i rischi di attirare attenzioni indesiderate.
3. Preparare un kit di emergenza domestico
Tenere a portata di mano numeri utili – 112, vigili del fuoco, tecnici di fiducia – e strumenti base come torcia, estintore e kit di primo soccorso. Sapere di avere un piano d’azione riduce l’ansia in caso di imprevisti.
4. Variare la routine quotidiana
Cambiare orari e abitudini aiuta a non essere prevedibili. Una routine meno rigida contribuisce a sentirsi più padroni del proprio tempo e più liberi nella gestione della giornata.
5. Automatizzare la protezione
Timer per luci, sensori di fumo e acqua, videocamere collegate ad app di controllo remoto consentono di monitorare la casa anche a distanza. La tecnologia diventa così un alleato discreto che alleggerisce la mente dalle preoccupazioni.
6. Affidarsi a un sistema di protezione completa con risposta immediata
Un sistema collegato a una centrale operativa 24/7 è la soluzione più efficace per fronteggiare emergenze come furti, incendi o perdite d’acqua. Sapere che un team di esperti può intervenire in pochi secondi offre un senso di sicurezza reale e duraturo.
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