Criptovalute, primo semestre 2025: il 75% dei token principali crolla a doppia cifra

Il primo semestre del 2025 si è chiuso con un bilancio contrastante per il mercato delle criptovalute. Se da un lato il Bitcoin ha toccato un nuovo massimo storico a fine maggio, superando i 112.000 dollari, dall’altro oltre il 75% delle criptovalute principali ha perso valore in modo significativo, con crolli anche superiori al 50%. I dati, diffusi da CryptoPresales.com, fotografano una situazione di forte volatilità e polarizzazione tra pochi vincitori e molti perdenti.

Dogecoin, Shiba Inu, Polkadot e Avalanche guidano i ribassi

Nonostante la stabilizzazione dei tassi da parte della Fed e un rinnovato interesse istituzionale per il Bitcoin, gran parte delle altcoin ha sofferto pesantemente. Su 25 delle principali criptovalute per capitalizzazione di mercato, ben 18 hanno chiuso i primi sei mesi in rosso. Tra le peggiori spiccano Dogecoin, con un tracollo del 52%, seguita da Avalanche, Shiba Inu e Polkadot, tutte con perdite intorno al 47%.

La crisi delle meme coin, il calo dell’attenzione mediatica e un mercato più esigente, orientato verso progetti con maggiore utilità, hanno penalizzato fortemente questi asset. Anche Hedera, Uniswap e Pepe hanno riportato performance molto negative, con perdite superiori al 40%. Nella fascia intermedia si posizionano nomi come SUI, Stellar, Chainlink e Cardano, che hanno perso circa il 30%.

Persino Ethereum, seconda criptovaluta per importanza, ha visto un calo del 23%, legato al rallentamento dell’utilizzo degli smart contract, nonostante i progressi di Ethereum 2.0. Litecoin ha limitato le perdite al 15%, mentre BNB e UNUS SED LEO hanno dimostrato maggiore stabilità, contenendo i ribassi rispettivamente al 5,8% e 1,6%.

Monero, Toncoin e Hyperliquid in controtendenza

Solo sette criptovalute su 25 sono riuscite a chiudere il semestre in territorio positivo. Tra queste spicca Monero, che ha guadagnato il 68%, posizionandosi come l’asset con la miglior performance, persino sopra al Bitcoin stesso. A seguire Toncoin, con un +50%, e Hyperliquid, con un +43%.

Bitcoin, pur avendo segnato un record, ha chiuso con un guadagno complessivo del 17%, mentre Bitcoin Cash, Tron e XRP hanno archiviato incrementi più contenuti, rispettivamente del 14%, 10% e 5,7%.

Uno scenario incerto per la seconda metà dell’anno

Il primo semestre del 2025 evidenzia una profonda frammentazione all’interno del mercato cripto. Il dominio del Bitcoin si è rafforzato, ma molti progetti considerati secondari hanno subito una perdita di fiducia. I prossimi mesi diranno se la ripresa sarà estesa o se si andrà verso una selezione naturale dei progetti con reale utilità.

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