Apple, investimento da 500 miliardi di dollari negli USA

Apple ha annunciato un piano di investimenti da oltre 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni. L’iniziativa prevede l’espansione di team e strutture in diversi stati, tra cui Michigan, Texas, California, Arizona, Nevada, Iowa, Oregon, North Carolina e Washington. Tra le principali aree di intervento rientrano la produzione avanzata, l’ingegneria del silicio e lo sviluppo di competenze per studenti e lavoratori. Il CEO di Apple, Tim Cook, ha dichiarato che l’azienda continuerà a investire nel settore manifatturiero statunitense, ampliando il proprio supporto a diverse iniziative tecnologiche. Il piano include l’apertura di una nuova fabbrica in Texas, il raddoppio del fondo Advanced Manufacturing Fund e la creazione di un’accademia per la formazione nel settore manifatturiero.

Nuova struttura produttiva a Houston

Apple ha confermato che collaborerà con partner manifatturieri per avviare la produzione di server a Houston nel corso dell’anno. La nuova struttura, che si estenderà su 250.000 metri quadrati e aprirà nel 2026, sarà destinata all’assemblaggio di server per Apple Intelligence, il sistema che supporta le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale dell’azienda. Il progetto prevede la creazione di migliaia di posti di lavoro e l’adozione di soluzioni a basso consumo energetico per ridurre l’impatto ambientale dei data center Apple.

Incremento del fondo Advanced Manufacturing Fund

L’azienda ha inoltre annunciato il raddoppio del fondo Advanced Manufacturing Fund, che passerà da 5 a 10 miliardi di dollari. Il fondo, istituito nel 2017, sostiene l’innovazione nel settore manifatturiero e la creazione di posti di lavoro qualificati. Apple ha già avviato investimenti in produzione avanzata di silicio nello stabilimento Fab 21 di TSMC in Arizona, dove vengono prodotti chip destinati ai dispositivi dell’azienda. Il sito impiega oltre 2.000 lavoratori e ha avviato la produzione di massa di chip Apple lo scorso mese. L’investimento nel settore del silicio si inserisce in una più ampia rete di fornitori Apple negli Stati Uniti, che comprende 24 fabbriche in 12 stati. L’azienda collabora con imprese come Broadcom, Texas Instruments, Skyworks e Qorvo, contribuendo alla creazione di migliaia di posti di lavoro nel paese.

Espansione della ricerca e sviluppo

Negli ultimi cinque anni, Apple ha quasi raddoppiato la spesa per ricerca e sviluppo negli Stati Uniti e ha annunciato ulteriori investimenti nel settore. L’azienda prevede l’assunzione di circa 20.000 persone nei prossimi quattro anni, con particolare attenzione a ingegneri del silicio, sviluppatori software e specialisti in intelligenza artificiale e apprendimento automatico. L’azienda ha anche introdotto il nuovo iPhone 16e, dotato del chip A18 e del modem Apple C1, il primo progettato internamente. Il dispositivo è il risultato di anni di ricerca e sviluppo nel settore del silicio, un’area che Apple intende potenziare ulteriormente nei prossimi anni.

Accademia per la formazione a Detroit

Apple ha annunciato l’apertura di un’accademia per la formazione manifatturiera a Detroit. Il centro offrirà corsi gratuiti, sia in presenza che online, per supportare aziende e lavoratori nella transizione verso la produzione avanzata. Tra gli argomenti trattati rientrano la gestione dei progetti e l’ottimizzazione dei processi produttivi. L’iniziativa prevede la collaborazione con esperti di istituti accademici, tra cui la Michigan State University. L’azienda ha dichiarato di voler continuare a investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze, supportando programmi educativi in collaborazione con organizzazioni come 4-H, Boys & Girls Clubs of America e FIRST. Inoltre, il programma New Silicon Initiative, rivolto agli studenti interessati all’ingegneria del silicio, verrà ampliato per includere nuove istituzioni accademiche, tra cui la UCLA.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.