Le notizie tech del 27 settembre: Google investe nei data center AI, Apple prepara nuovi MacBook

L’ultima giornata porta in primo piano mosse decisive nel mondo dell’AI e della finanza tecnologica. Google entra con forza nel settore dei data center garantendo miliardi per Fluidstack e Cipher Mining, mentre emergono dettagli sulle performance record di Andreessen Horowitz. Nel frattempo, Friend lancia la sua campagna pubblicitaria per un dispositivo AI indossabile dal forte impatto mediatico e Apple accelera verso una nuova ondata di MacBook e display. Non mancano nuovi sviluppi sul fronte regolatorio in California, avvisi di ulteriori tagli da Accenture e l’eterno dibattito sul futuro dei robot umanoidi.

Nvidia investe 100 miliardi in OpenAI e il piano 10 GW

L’accordo tra Nvidia e OpenAI è una dichiarazione di intenti che potrebbe riscrivere la mappa dell’infrastruttura AI globale: Nvidia ha annunciato un piano di investimento fino a 100 miliardi di dollari “progressivi” per supportare la distribuzione di almeno 10 gigawatt di sistemi hardware dedicati a OpenAI. Jensen Huang ha quantificato il progetto iniziale in milioni di GPU e ha indicato che la prima fase userà la piattaforma Vera Rubin con avvio previsto nella seconda metà del 2026. Fonti riportano che la struttura del deal comprende due transazioni separate: Nvidia sottoscrive quote non-votanti in OpenAI e poi OpenAI userà parte dei fondi per comprare chip Nvidia. Analisti e osservatori sottolineano i rischi pratici: tempi di costruzione dei datacenter, concentrazione del potere computazionale e ricadute geopolitiche sulla supply chain dei semiconduttori.

TikTok USA: leasing dell’algoritmo, niente golden share per gli USA

Secondo più fonti, il quadro dell’accordo per TikTok US prevede che la nuova entità americana prenda in licenza l’algoritmo cinese e che Oracle e il consorzio di investitori si occupino di retraining e sicurezza; il governo USA, però, non deterrà una golden share né un seggio scelto direttamente dallo Stato nel board. La struttura lascia ByteDance con una quota non di maggioranza, ma rilevante — e solleva domande su come funzioni nella pratica il “leasing” di un algoritmo proprietario: trasferimento di dati? copia funzionante? retraining locale? Gli esperti legali e tecnologici avvertono che i dettagli tecnici dell’operazione decideranno quanto la soluzione sarà credibile in termini di sicurezza nazionale e indipendenza.

Oracle promuove due co-CEO mentre cresce il ruolo nell’infrastruttura AI

Oracle ha annunciato la promozione di Clay Magouyrk e Mike Sicilia a co-CEO, mentre Safra Catz assume un ruolo più esecutivo. La mossa arriva in un periodo di forti investimenti di Oracle in cloud e infrastrutture: l’azienda ha anche venduto grandi emissioni obbligazionarie per finanziare l’espansione e figura al centro di più accordi infrastrutturali — compreso il ruolo di fornitore e costruttore di data center per progetti legati a OpenAI.

H-1B fee: caos operativo e commenti dell’industria

Le tensioni politiche sull’immigrazione tecnologica si traducono in misure che scuotono il mercato del lavoro tech. La proposta di una fee da 100.000 dollari per alcune categorie H-1B (con le restrizioni e specifiche discusse a livello politico) ha scatenato avvisi aziendali per i dipendenti, richiami per rientrare sul suolo USA e un coro di critiche da startup e venture capital, che prevedono un accelerato offshoring di talenti qualificati verso Canada, India e altre piazze. I commenti pubblici oscillano tra il favore dei sostenitori per la “selezione” dei migliori profili e l’allarme per la perdita di competitività degli ecosistemi locali.

GSA aggiunge Llama alla lista di strumenti approvati per agenzie federali

La General Services Administration (GSA) ha approvato il modello Llama di Meta nella lista degli strumenti AI consentiti per l’uso da parte di agenzie federali statunitensi, affiancando soluzioni già approvate di Microsoft, Google, Anthropic e OpenAI. L’approvazione segnala che i governi stanno diversificando fornitori e modelli, ma solleva anche la questione della governance, della sicurezza dei dati e di possibili dipendenze tecnologiche.

CoreWeave, leasing di GPU e dinamiche finanziarie del settore datacenter

CoreWeave ha esteso i suoi accordi di capacità con OpenAI per 6,5 miliardi di dollari, portando il valore potenziale a 22,4 miliardi. Nel frattempo emergono resoconti che indicano l’utilizzo di GPU come collateral in operazioni finanziarie e strutture di debito: la rapidità con cui le società accumulano GPU, prendendo prestiti e firmando pre-ordini multimiliardari, crea una leva finanziaria che alcuni analisti vedono come un “effetto stimolo” che potrebbe gonfiare domanda e prezzi.

Google garantisce 1,4 miliardi su contratto Fluidstack–Cipher Mining

Google ha garantito 1,4 miliardi su un contratto da 3 miliardi tra Fluidstack e Cipher Mining e ottiene warrants per comprare il 5,4% di Cipher. L’operazione è emblematicamente ibrida: coinvolge il mondo dei miner di bitcoin (Cipher) e l’HPC per AI (Fluidstack), mentre Google si posiziona come sotto-garante e possibile investitore. La reazione dei mercati è stata volatile: cifre sul debito e sull’impegno pluriennale hanno spinto oscillazioni brusche nel titolo Cipher.

A16Z: i deck trapelati mostrano performance eccezionali e strategie controverse

I deck interni di Andreessen Horowitz (a16z) rivelano ritorni netti impressionanti e una mole consistente di “unicorni” in portafoglio. Le discussioni pubbliche si sono concentrate su come il venture funzioni in finestre di mercati caldi, su come i profitti spesso siano concentrati in periodi ristretti e su come la società abbia tratto massicci ricavi anche da attività legate a staking crypto. Critici e sostenitori interpretano i numeri in modo diverso: per alcuni è la prova di abilità, per altri la dimostrazione che i rendimenti VC sono profondamente ciclici.

Apple: chatbot interno e nuovi MacBook in produzione

Fonti suggeriscono che Apple ha un progetto interno, un’app in stile ChatGPT chiamata Veritas, e che l’azienda sta avvicinando alla produzione i MacBook Pro e Air con chip M5, oltre a due monitor. L’eventuale rilascio pubblico di tecnologie interne pensate per potenziare Siri e le funzioni on-device rappresenterebbe una svolta nell’approccio di Cupertino all’AI, con grandi implicazioni per privacy, integrazione hardware-software e user experience.

Regole californiane per l’AI e passi politici in vista

In California diverse proposte legislative mirano a limitare l’uso dell’AI in decisioni critiche sul lavoro e a introdurre obblighi di maggiore sicurezza e trasparenza. La SB 53 e iniziative simili puntano a creare regole più rigide per test di sicurezza e impatti sui diritti dei lavoratori, e potrebbero diventare benchmark per altre giurisdizioni. La tensione politica cresce man mano che lobby e settore tech cercano di modellare i testi finali.

Accenture e la sfida della riqualificazione

Accenture, dopo vaste riduzioni del personale, avverte che tagli ulteriori sono possibili se i lavoratori non riescono a riqualificarsi per ruoli centrati sull’AI. L’azienda investirà in formazione ma avverte che la domanda di figure con competenze specifiche resterà elevata: la trasformazione digitale richiede investimenti in capitale umano oltre che tecnologici.

Rodney Brooks: perché la destrezza umanoide non è dietro l’angolo

Il cofondatore di iRobot sottolinea i limiti attuali della robotica umanoide: ottenere una destrezza simile a quella umana significa ripensare approcci, materiali e metodi di controllo. Brooks mette in guardia contro hype e tempistiche irrealistiche di progetti che promettono umanoidi capaci di svolgere compiti complessi in ambienti non strutturati.

AWS Quick: nuovo agente interno e pressione su lanci più rapidi

Amazon Web Services sperimenta Quick, un agente AI interno presentato durante un all-hands dal CEO Matt Garman, che ha criticato la lentezza di alcuni team. Quick dovrebbe accelerare prototipi agentici per uso interno e fornire funzioni che, in futuro, potrebbero essere offerte ai clienti enterprise.

OpenAI: costi di costruzione e stime per i datacenter

Dirigenti OpenAI e fonti vicine ai progetti Stargate stimano costi di circa 50 miliardi per un data center con 1 GW di capacità, con circa 35 miliardi destinati a chip e infrastrutture AI. Questi numeri rendono chiaro perché i partenariati a livello di industria e le grandi operazioni di finanziamento siano diventati necessari per sostenere la corsa al compute.

Periferia del settore: acquisizioni, IPO, finanziamenti e notizie internazionali

Tra le notizie più piccole ma rilevanti: Fermi punta a un’Ipo per real-estate data center, problemi infrastrutturali in Corea per un incendio che ha colpito sistemi governativi, ambiziosi round di finanziamento in AI (Emergent, Synthesized, etc.), e la notizia che i data center stanno spingendo per soluzioni energetiche non tradizionali in paesi con limitate risorse idriche o elettriche. Nel complesso il quadro resta di espansione frenetica, ma anche di costi e rischi crescenti.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.