Il Covid-19 ha avuto un impatto senza precedenti sulla scuola italiana e sulle attività didattiche in tutto il mondo. Nel tentativo di contenere la diffusione del virus, le scuole italiane sono state le prime in Europa a essere chiuse nel marzo 2020, e le attività didattiche sono continuate a distanza fino alla fine dell’anno scolastico, con conseguenze negative sull’apprendimento degli studenti. I punteggi dei test standardizzati svolti nel marzo 2021 sono stati in media tra il 20 e il 30% inferiori rispetto a quelli precedenti alla pandemia.
I risultati della ricerca
Un nuovo studio pubblicato su PLOS ONE si è concentrato sull’uso di strumenti digitali nell’insegnamento a distanza durante l’emergenza e sul loro impatto sulla soddisfazione degli insegnanti e sul rendimento degli studenti. Il team di ricerca è stato coordinato da Tommaso Agasisti, esperto di economia e gestione dei servizi educativi del Politecnico di Milano, e ha collaborato con l’INVALSI, l’agenzia pubblica che ogni anno conduce test standardizzati tra gli studenti. Gli studiosi hanno scoperto che gli studenti i cui insegnanti hanno utilizzato un’ampia gamma di strumenti digitali per scopi didattici – piuttosto che solo per comunicare con studenti e famiglie – hanno ottenuto risultati migliori nei test standardizzati svolti nel 2021. Inoltre, la prevalenza dell’insegnamento asincrono, basato o meno su strumenti digitali, è stata associata a livelli più bassi di soddisfazione degli insegnanti.
Il sondaggio condotto tra marzo e giugno 2020 dall’INVALSI ha permesso di identificare quattro categorie di insegnanti: coloro che hanno integrato gli strumenti digitali nelle attività didattiche (38%), quelli resistenti al digitale (33%), quelli che hanno fatto un uso intensivo degli strumenti digitali sia per l’insegnamento che per la comunicazione con studenti e famiglie (10%) e infine coloro che hanno utilizzato gli strumenti digitali principalmente per attività didattiche asincrone (20%). Gli studenti i cui insegnanti hanno fatto largo uso di strumenti digitali per le attività didattiche hanno ottenuto in media un punteggio nelle prove standardizzate INVALSI di circa 207, superiore alla media nazionale di 200. Al contrario, gli studenti degli altri tre gruppi di insegnanti hanno ottenuto in media un punteggio compreso tra 193 e 197.
Servono maggiori sforzi
Il team di ricerca ha evidenziato la necessità di aumentare gli sforzi pubblici nella formazione digitale degli insegnanti, per consentire una maggiore integrazione degli strumenti digitali nelle attività didattiche e migliorare l’apprendimento degli studenti.
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