In molti si ricorderanno la famosa immagine che ritrae Papa Francesco camminare con indosso un piumino bianco tutt’altro che modesto. In poche ore l’illustrazione divenne virale, perché venne ritenuta autentica, ma in realtà si trattò di un’opera creata con un’Intelligenza Artificiale. All’epoca fece ancora più clamore perché rese ancor più evidente come evolvano velocemente le IA e come sia difficile distinguere una fotografia reale da un’immagine generata. Ecco perché le grandi firme della fotografia mondiale e alcune testate giornalistiche si sono alleate per sviluppare Verify per correre ai ripari.
Arriva Verify?
Di questi giorni infatti la notizia secondo cui brand come Sony, Nikon e Canon, stiano per offrire soluzioni integrate nelle proprie fotocamere, con tecnologia di autenticazione. Un tool utile ad esempio per fotoreporter e fotografi professionisti. Tra queste è proprio Nikon, che prevede di incorporare firme digitali a prova di manomissione. La firma presenterà data, ora, posizione e fotografo; insomma, dei dati EXIF ancora più integrati nella fotografia. L’indiscrezione viene riportata da Nikkei Asia. Nel mentre, un gruppo di testate e i produttori di fotocamere, insieme ad alcune aziende tecnologiche, hanno formato un’alleanza per creare Verify, uno strumento per la verifica gratuita dell’autenticità delle immagini. Se l’immagine prevede una firma digitale, il sito mostrerà dati che ne attestano l’autenticità.
Sony avrebbe in previsione di espandere la gamma di modelli e fotocamere compatibili e di fare pressioni su altri attori della fotografia affinché prevedano lo stesso per i propri prodotti. La casa nipponica fornirà alle mirrorless professionali un aggiornamento del firmware entro quest’anno che apporterà la firma digitale sulle fotocamere. Anche Canon sembrerebbe in procinto di immettere sul mercato una fotocamera dotata di questa tecnologia, ma nessuna data certa per ora. Tale soluzione, è stata testata, secondo Nikkei Asia, lo scorso ottobre da Sony e Associated Press. Intanto anche altre aziende sono impegnate nell’individuazione di uno strumento per identificare le immagini generate da Intelligenza Artificiale. Intel qualche tempo fa ha sviluppato un metodo per determinare se l’immagine fosse reale o meno attraverso i cambiamenti del colore della pelle delle varie immagini. Ad agosto invece, Google ha rilasciato uno strumento per aggiungere filigrane invisibili alle immagini generate da IA.
Leave a Reply