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Google vs Australia, Big G minaccia di ritirare il motore di ricerca

Tra Google e l’Australia ultimamente non corre per niente buon sangue. Tutto nasce da una proposta di legge che obbligherebbe i giganti del Web come Facebook e Google a pagare gli editori per i contenuti condivisi. L’ultima mossa, secondo quanto riferito da The Verge, vedrebbe Google minacciare l’Australia di non rendere più disponibile il proprio motore di ricerca, qualora la legge venisse approvata.

Parole tuonate da Melanie Silva, Vicepresidente di Google Australia e Nuova Zelanda, che ha inoltre fatto sapere che “Questa disposizione del codice costituirebbe un precedente insostenibile per le nostre imprese e per l’economia digitale. Non è compatibile con il funzionamento dei motori di ricerca o come funziona Internet”. Non si è fatto attendere il commento del Primo Ministro dell’Australia Scott Morrison, il quale ha spiegato che le minacce non avranno risposta. Tuttavia, prosegue la Vicepresidente, “Questo è lo scenario peggiore, e non è una minaccia ma la realtà.

Melanie Silva, VP Google Australia e Nuova Zelanda

Un ultimo atto di una tensione che in realtà inizia diversi mesi fa e che solo la settimana scorsa vedeva Google al centro di forti polemiche per aver nascosto nella SERP alcuni articoli pubblicati da editori locali, stando a quanto riporta Wired. L’azienda, prontamente interrogata su questo misterioso avvenimento, ha fatto sapere che si trattava di un test che ha coinvolto l’1% degli utenti del motore di ricerca in Australia, per misurare l’impatto delle attività di informazione di Google Search.

Una risposta che non ha convinto gli editori, tra tutti l’editore del Sydney Morning Herald, il quale ha dichiarato che Google starebbe dimostrando con quanta facilità può far sparire i fornitori di notizie australiani. Un escalation di minacce, dimostrazioni di forza più o meno cristalline e che in qualunque modo la si veda, portano ad un precedente preoccupante per ambo le parti in gioco.

Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Dopo le esperienze da NotebookItalia, PacoDigit e PC Professionale, ecco a voi Smartphonology.