I brand di tecnologia cercano di personalizzare il più possibile l’esperienza anche a livello software, anche basandosi su un sistema operativo diverso. Un po’ come accade per i brand di moda che fanno realizzare a terzi i propri prodotti, salvo poi applicare i propri loghi, alcuni marchi di smartphone si basano sul sistema operativo Android, salvo poi personalizzare l’interfaccia d’uso a proprio piacimento. Alle volte però, chissà se in buona o cattiva fede, per espandere il più possibile l’esperienza d’utilizzo e aumentare il tempo di intrattenimento o gli introiti propri e dei partner, si cade in grossolani errori.
Attenzione alle app suggerite
Alcune interfacce di OEM Android ad esempio, quando si apre il cassetto delle proprie app (o il drawer) possono suggerire le app consigliate da scaricare, spesso mostrando l’icona delle medesime, il nome, etc. Alcune vengono mostrate come se fossero già installate, ma in realtà bisognerà scaricarle, altre invece vengono suggerite quando viene digitato nella ricerca del drawer alcune app che invece sono già installate.
Può succedere però che vengano suggerite applicazione non adatte ai minori. Il minore più smaliziato troverà sempre un modo di accedere a contenuti non adatti, in un modo o nell’altro, con tutte le restrizioni del caso, quali parental control e simili. Tuttavia alcuni sistemi potrebbero suggerire app inadatte. Nel test di uno smartphone ad esempio mentre cercavamo un’applicazione installata, ci è stata suggerita un’applicazione presente nel Play Store, indicata all’intimità delle coppie. Se il Parental Control è stato impostato correttamente, in modo che ogni app possa essere installata su richiesta, pericolo scampato. Però…
Nella prima immagine abbiamo provato a cercare Secure VPN e l’ultima app suggerita delle cinque, richiama un’applicazione per adulti. Scrivendo invece parole sensibili come nel secondo esempio, troviamo molte più app non adatte ai minori. Va però detto che non succede però su altri telefoni dello stesso brand, nonostante lo stesso sistema operativo (Android 12) e la stessa versione dell’interfaccia.
Certo, niente di sconvolgente in realtà. Si possono utilizzare tutti i Parental Control offerti dai produttori, ma anche questi se non configurati correttamente, permetteranno l’accesso a contenuti sensibili. Ad esempio abbiamo impostato un telefono perché venga utilizzato da un immaginario bambino, ma siamo riusciti ad accedere, senza troppi tentativi, a siti per contenuti per adulti. Sì, è vero, per bypassare questi controlli serve una scaltrezza di base che ai più piccoli manca e per un certo periodo di tempo si può stare tranquilli, anche se il consiglio degli esperti è quello di consegnare un prodotto tecnologico ai più giovani il più tardi possibile.
La verità è che nessuno di questi sistemi è perfetto, ma con l’aumento dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, in futuro le restrizioni potrebbero essere più efficaci e mostrati così solo contenuti idonei. Ma al momento, due occhi non bastano.
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