chiamate olografiche

Chiamate olografiche, al via i test

Deutsche Telekom, Orange, Telefònica e Vodafone hanno avviato insieme a MATSUKO un progetto pilota per effettuare chiamate olografiche. Le aziende sono impegnate a sviluppare una piattaforma che unirà il mondo reale e virtuale attraverso una connessione mobile, con il supporto della fotocamera degli smartphone, in grado di generare un video 2D che verrà renderizzato in ologrammi 3D nel Cloud, per poter essere trasmesso in streaming agli spettatori in un ambiente AR/VR al massimo della nitidezza.

Come funzioneranno le chiamate olografiche

Le telefonate avverranno tramite l’impiego della connettività 5G, grazie alle sue capacità, ovvero alta velocità, larghezza di banda elevata e bassa latenza. Le proprietà del nuovo standard sono utili a superare le sfide nella creazione di immagini 3D realistiche. Le chiamate olografiche saranno possibili attraverso l’utilizzo delle fotocamere degli smartphone utilizzate per i selfie. Prima di essere trasmessa, l’immagine olografica dovrà essere processata ed elaborata tramite un motore di rendering 3D avanzato. L’esperienza offerta sarà immersiva e trasmessa in un ambiente virtuale o la sovrappone in un’ambientazione del mondo reale. Gli occhiali per la realtà virtuale o la realtà aumentata, permetteranno di visualizzare le immagini trasmesse.

La prima fase della collaborazione è stata completata con successo, ora le parti sono impegnate a migliorare la tecnologia alla base, dedicandosi alla qualità del servizio. Attualmente è in esame il potenziale per una trasmissione per show o eventi, al fine di offrire un realismo senza pari nel corso dei vari spettacoli. La chiave alla base della tecnologia è la Mobile Edge Computing. In questo modo l’intelligence di rete e delle applicazioni è operativa più lontano dal core della rete, con miglioramenti in latenza e larghezza di banda, elementi essenziali per un’esperienza di realtà mista e VR fedeli e vividi.

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Le dichiarazioni dei principali attori

Alex Froment-Curtil, CCO di Vodafone ha dichiarato che “Il metaverso porta una nuova dimensione nel futuro della connettività, con nuove entusiasmanti esperienze per comunicare con amici e familiari, o anche per consentire alle aziende di connettersi con i propri stakeholder. Questa prova di il concetto sposta drammaticamente le comunicazioni olografiche dalla fantascienza agli smartphone della vita reale”.

Daniel Hernández, VP Devices & Consumer IoT di Telefónica, ha commentato: “Siamo fiduciosi che nel prossimo futuro saremo in grado di offrire ai nostri clienti un nuovo modo di comunicare, utilizzando questa nuova tecnologia olografica per offrire un’esperienza più coinvolgente. La nostra collaborazione tra operatori con MATSUKO aiuterà ad accelerare questa innovazione e garantire che funzioni indipendentemente dall’operatore scelto“.

Karine Dussert-Sarthe, Executive Vice President, Marketing and Design, Orange Innovation, ha dichiarato: “Grazie a questa esclusiva collaborazione multi-operatore, stiamo preparando la nostra infrastruttura per fornire servizi di comunicazione olografica aperti, interoperabili e di facile utilizzo. Un primo ma significativo passo verso il metaverso, un mondo in cui Orange supporterà i propri clienti con nuove esperienze e possibilità di interazione”.

Sven von Aschwege, XR Topic Lead Global Devices Partnerships presso Deutsche Telekom, ha dichiarato: “Siamo in una fase entusiasmante in cui stanno emergendo nuove tecnologie e con esse nuove possibilità. Fare telefonate come se la persona con cui sto parlando fosse in piedi di fronte di me è uno di questi sogni che ora si sta avvicinando alla realtà. Stiamo testando queste chiamate olografiche insieme ad altre società di comunicazioni mobili. Dopotutto, hanno davvero senso solo se funzionano con tutti e non solo con i clienti di un’azienda“.

Parlando del processo, Matus Kirchmayer, CEO di MATSUKO, ha dichiarato: “L’obiettivo iniziale era fornire un’esperienza olografica ‘uno-a-molti’ con un approccio di trasmissione virtualizzato che consentisse al pubblico di vedere un individuo presente virtualmente – come un ologramma – con un realismo sorprendente”.

Prossimi step

Gli operatori parlano di risultati incoraggianti grazie all’impiego del 5G e della tecnologia all’avanguardia. I problemi relativi alla rete, che impedivano un movimento olografico naturale e regolare sono stati risolti. La piattaforma sviluppata da MATSUKO garantisce inoltre che il risultato finale offre migliori risoluzioni di colore e texture, con un realismo maggiore quando la visualizzazione avviene da smartphone o da un altro device. Gli operatori e la compagnia non hanno riferito però date di rilascio o i prossimi step. La strada sembra però segnata e votata ad un futuro di chiamate olografiche. Non avremo le spade laser e nemmeno R2D2, ma il mondo di Star Wars sembra un po’ più vicino. Tanto da utilizzare nell’immagine ufficiale del progetto, il nome della Principessa Leia.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.