Xiaomi Mi Note 10 Lite

Recensione Xiaomi Mi Note 10 Lite

L’offerta di Xiaomi è una delle più complesse tra tutti i brand presenti sul mercato, anche italiano. Parliamo di diverse decine di smartphone, distribuiti anche da sottobrand, pensati per ogni gusto e tasca. Anche i nomi sono molto simili tra loro e districarsi tra le varie scelte non è molto facile. Verso metà maggio Xiaomi ha distribuito in Italia il Mi Note 10 Lite, oggetto della nostra prova, fratello minore di Mi Note 10 e Mi Note 10 Pro. Nonostante si tratti del “più piccolo” dei tre, è caratterizzato da dimensioni generose e prestazioni performanti, ad un prezzo di circa 370 euro all’uscita sul mercato nella versione da 64 GB, 399 per quella da 128 GB.

Il design di Xiaomi Mi Note 10 Lite

Costituito in vetro nella parte anteriore e posteriore, ambo i lati sono protetti da Corning Gorilla Glass 5, mentre la cornice è in alluminio. Impugnando lo smartphone si ha la sensazione di avere un oggetto importante. Le dimensioni sono di 157,8 x 74,2 x 9,7 mm, per un peso di ben 204 grammi. Un peso sicuramente importante, dovuto anche alle prestazioni della batteria di cui parleremo in seguito, ma la maneggevolezza è anche aiutata dalla curvatura dello schermo. L’uso con una mano non sarà forse agevole, ma nemmeno impossibile. In mano non è troppo scivoloso, ma quando posato su una superficie piana, meglio che non sia in pendenza perché potrebbe cadere; per risolvere nella confezione è comunque presente una cover protettiva che aumenta il grip. Nella parte posteriore, un po’ speculare e molto sensibile alle ditate, è presente una quadrupla fotocamera in cui gli obiettivi sono allo stesso livello della superficie del device, senza che nessuna fotocamera sbordi.

La parte anteriore presenta invece un notch a goccia in cui è contenuta la fotocamera per i selfie. Fotocamera utile anche al riconoscimento facciale anche quando le condizioni di luce non sono favorevoli, ma di cui non abbiamo riscontrato un’elevata sicurezza. Siamo riusciti diverse volte a sbloccare il dispositivo nonostante indossassimo la mascherina. A proposito del notch, questo si può nascondere, ma alle volte va a tagliare alcune parti anche fondamentali delle applicazioni, come ad esempio la casella dei messaggi privati su Instagram. Alle volte, quando si riproducono contenuti a tutto schermo, questi vengono interrotti proprio dal notch. Sopra la fotocamera è presente una capsula auricolare dall’audio buono e che consente facilmente l’ascolto dell’interlocutore.

Nel complesso il Mi Note 10 Lite è caratterizzato da un look sobrio ed elegante, piacevole al tatto e dai bordi non sottilissimi, ma con una curvatura del display gradevole. Il lato destro presenta il bilanciere del volume e il tasto di accensione e anche lo slot per le due Sim, mentre non è presente l’espansione di memoria. La parte inferiore in ordine da sinistra presenta uno speaker mono, la USB Type C e l’ingresso per il jack audio. L’audio fuoriuscito dello speaker non sarà di una qualità eccelsa, ma rimane piacevole e adeguata al prezzo; nonostante i numerosi pregi del dispositivo, non è di certo un top di gamma. L’unico inconveniente è che quando il dispositivo è utilizzato in modalità landscape, è facile coprire lo speaker e soffocare il suono. La parte sinistra è completamente liscia, così come la parte superiore.

Lo schermo e performance

Bene anche il display AMOLED da 6,47 pollici e che gode di un’ elevata la luminosità. Agevole la visualizzazione anche sotto la luce diretta del sole. Lo schermo dispone un sensore di impronte digitali reattivo ed efficiente, ma solo una volta individuata e memorizzata la posizione. Lo smartphone non possiede un LED di notifica; alla ricezione di notifiche però lo schermo si attiva dallo stand-by. Possibile anche attivare la modalità Always-On.

Al di sotto del display si nasconde il SoC Qualcomm Snapdragon 730G, che posiziona lo smartphone sulla fascia media. Coadiuvato da ben 6 GB di RAM il dispositivo è performante e non sfigura se paragonato ad un top di gamma in termini di usabilità e prestazioni. Tende moderatamente a scaldare anche quando utilizzato in processi non particolarmente impegnativi, ma niente di impossibile. Oltre a ciò non abbiamo mai constatato rallentamenti di sorta o problemi nell’utilizzo. Lo spazio destinato all’utente è invece di 128 GB; anche se non è espandibile è comunque uno storage più che sufficiente, soprattutto a questo prezzo.

Parliamo di autonomia; il vero motivo per cui le dimensioni del device sono importanti, è perché equipaggia una generosa batteria da 5.260 mAh, che lo rende a tutti gli effetti un battery phone. L’autonomia può spingersi, con un utilizzo normale, anche fino ai due giorni. Questo rende il dispositivo un oggetto affidabile e adatto a chi cerca in uno strumento (specie se di lavoro) la necessità di coprire un’intera giornata lavorativa e anche oltre.

Il reparto fotocamere

Sul retro come già accennato il dispositivo ospita ben quattro fotocamere. La fotocamera principale prevede un sensore da 64 Mpixel con apertura F/1.9, una fotocamera secondaria da 8 Mpixel grandangolare con apertura F/2.2, una fotocamera macro da 2 Mpixel con apertura F/2.4 e una fotocamera da 5 Mpixel per il calcolo della profondità di campo. Nonostante l’accessoriato reparto fotografico, non è la parte forte del dispositivo. Si sente molto la mancanza di uno stabilizzatore ottico; le immagini di giorno sono ovviamente buone, definite e i colori naturali. La messa fuoco non è sempre scattante, in particolar modo quando la luce si attenua anche se di poco e specialmente nei ritratti. A proposito di ritratti, quando si usa questa modalità interviene l’effetto Bokeh, che si può regolare sia in fase di scatto, sia dopo. La sfocatura non sempre però è naturale ed omogenea.

La fotocamera macro, come spesso accade per tutti i dispositivi, viene accessoriata con un sensore da 2 Mpixel, che fa quel che può e che per essere utilizzato al meglio deve esserci una quantità di luce importante. Bene la fotocamera grandangolare, ma non è consigliabile scattare di sera con questo sensore. La modalità “Notte” è infatti utilizzabile solo con il sensore principale. La modalità Notte è necessaria da utilizzare per ottenere immagini dignitose di sera; si otterrebbero altrimenti foto ancor meno dettagliate. Anche la fotocamera frontale presenta lo stesso problema; dispone di un sensore da 16 Mpixel, con prestazioni non convincenti in scarsità di luce. Non ci sentiamo comunque di essere troppo severi con il comparto fotografico del Mi Note 10 Lite.

Vero è che non è dei migliori in circolazione, ma bisogna comunque tenere presente che non si tratta di uno smartphone orientato all’imaging, ma più all’autonomia e il prezzo a cui il device viene proposto gli fa perdonare le sbavature in alcuni contesti. Se non si hanno particolari pretese nella qualità fotografica e se si riesce ad accettare il compromesso per delle foto con risultati che soddisfano il minimo indispensabile almeno nelle situazioni di scarsa luce, è uno smartphone all’altezza delle aspettative.

Conclusioni

In definitiva è uno smartphone che fa quello che promette. Le prestazioni sono più che buone, è affidabile e l’autonomia è più che ottima; se si vuole aumentare la sicurezza, è però decisamente conveniente non utilizzare lo sblocco con il volto. Al momento dell’uscita, avvenuta in primavera, lo Xiaomi Mi Note 10 Lite costava 369,90 euro. Verso la fine di agosto era possibile acquistarlo su strada, anche su Amazon, al costo di circa 270 euro nella versione da 64 GB, a poco più su altre piattaforme in quella da 128 GB. Un prezzo davvero abbordabile per un dispositivo che non promette prestazioni al top in ogni contesto, ma che non delude per performance e autonomia.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.