Alcuni utenti italiani accedendo al proprio (o non del tutto) account di Netflix, hanno visualizzato una schermata, subito dopo il login, con la scritta: “Questo account è usato in più nuclei domestici“. Molte testate hanno in poco tempo riportato che la piattaforma streaming stesse cominciando a bloccare alcuni account. In realtà al momento sembra più un avvertimento. Infatti la schermata che appare agli account condivisi è la seguente:
Questo account è usato in più nuclei domestici
Oltre alla scritta, viene riferito all’utente che per proseguire la visione dei contenuti sarà necessario abbonarsi. Il messaggio riportato è “Per continuare a guardare, crea un tuo account” con un tasto che porta alla creazione di un account ex-novo. Subito sotto, viene data la possibilità di confermare che si tratti del proprio account tramite la verifica via e-mail o via SMS; potrebbe essere un’autenticazione a due fattori, che tramite codice rivelerebbe alla piattaforma che si è in possesso dell’indirizzo e-mail e del telefono a cui l’account è associato. Non che questo limiti la visione a più profili, ma può funzionare come deterrente per la scomodità di dover comunicare ogni volta il codice ricevuto agli altri fruitori. Per ora è presente anche l’opzione “Verifica in seguito“, come se la piattaforma concedesse la possibilità, almeno per ora, di evitare una verifica e proseguire come fatto finora.
Cosa dice il regolamento
Il lettore che ci ha inviato la schermata dice di condividere con altri utenti in postazioni diverse un unico account e che la schermata è apparsa in seguito al login da un nuovo dispositivo non abitualmente utilizzato. Sono mesi che Netflix sembra stia adottando delle misure per contrastare l’utilizzo degli account tra più nuclei domestici. Iniziato da tempo all’estero, in Italia è questione degli ultimi giorni. La condivisione dell’account al di fuori delle mura domestiche, è pratica diffusa (e alle volte incoraggiata anche da alcuni servizi di condivisione di piattaforme), ma il regolamento di Netflix è chiaro a riguardo. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera lo scorso marzo, solamente negli Stati Uniti la condivisione delle password porterebbe al colosso dello streaming la perdita di 25 miliardi di dollari l’anno. Un prezzo che la piattaforma sembrava disposta “a pagare”, per evitare che gli utenti si dessero alla pirateria. Per i contenuti scaricati infatti da Torrent, l’azienda avrebbe perso il 10% dei ricavi.
E in futuro?
In futuro quindi è presumibile che la stretta della piattaforma sarà più stringente. Ma è da valutare se Netflix abbia davvero da guadagnarci, con una politica meno permissiva. Gli utenti saranno davvero incentivati ad aprire un nuovo account? Gli account abbandonati con un piano più costoso per consentire la visualizzazione su più schermi, saranno poi rinnovati o subiranno un downgrade dell’abbonamento? Insomma, una mossa rischiosa quella di Netflix, che sta partendo con “le buone” e sarà interessante da capirne l’evoluzione. Sicuramente quello lanciato dalla piattaforma è un segnale chiaro, in cui l’azienda sembra incominciare ad essere meno permissiva sulla condivisione al di fuori delle mura domestiche.
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