È stato inaugurato al CINECA di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, PITAGORA, il nuovo supercomputer interamente dedicato alla ricerca sulla fusione nucleare. Il sistema, finanziato da EUROfusion e gestito in collaborazione con ENEA, segna un passo decisivo per la posizione dell’Italia nella strategia europea sul supercalcolo applicato all’energia del futuro. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, a conferma del rilievo istituzionale del progetto.
Un supercomputer al servizio della fusione nucleare
PITAGORA nasce da una gara pubblica bandita nel 2022 da EUROfusion, che l’Italia si è aggiudicata con ENEA e CINECA. Il sistema, del valore di 28 milioni di euro, fornisce una capacità di calcolo pari a 27 milioni di miliardi di operazioni al secondo (27 PFlop/s) e raggiunge 1,3 exaFlop di potenza AI.
La sua funzione è centrale: simulare il comportamento del plasma e analizzare la struttura dei materiali avanzati impiegati nei reattori a fusione, attività indispensabili per validare gli esperimenti condotti su ITER e per progettare la futura centrale DEMO, il primo impianto in grado di produrre energia elettrica da fusione in modo continuativo.
Con i suoi 25 rack, 670 GPU NVIDIA H100 e 260.000 core di calcolo, PITAGORA entra nella Top50 dei supercomputer più potenti al mondo, posizionandosi al 58º posto. Il sistema è fornito da Lenovo e interconnesso tramite tecnologia NVIDIA InfiniBand NDR, con un’archiviazione ibrida da 20 petabyte gestita da DDN.
Efficienza energetica e sostenibilità
Elemento distintivo del progetto è l’elevata efficienza energetica. PITAGORA utilizza un raffreddamento a liquido diretto capace di dissipare fino al 97% del calore prodotto, con un’efficienza operativa (PUE) di circa 1.1, tra le più basse a livello internazionale. L’impianto sarà operativo per almeno sei anni.
Le dichiarazioni
“La ricerca è il motore del futuro e PITAGORA è la dimostrazione concreta di come l’Italia possa guidare l’innovazione in Europa”, ha dichiarato Anna Maria Bernini. “Questo supercomputer ci consente di avvicinarci a un’energia pulita, sicura e accessibile, rafforzando un ecosistema di competenze che unisce università, centri di ricerca e industria”.
Per Gilberto Pichetto Fratin, “l’Italia conferma la propria leadership nella ricerca sulla fusione, integrando eccellenza scientifica e capacità industriale. PITAGORA rappresenta un investimento strategico nella transizione energetica e nella costruzione delle tecnologie del futuro”.
Francesco Ubertini, presidente del CINECA, ha ricordato la continuità con i precedenti progetti di supercalcolo: “Con MARCONI-FUSION nel 2016 abbiamo avviato un percorso che oggi trova compimento con PITAGORA. È un’infrastruttura che rende possibile la progettazione della futura centrale a fusione DEMO”.
La presidente di ENEA, Francesca Mariotti, ha sottolineato la valenza nazionale dell’iniziativa: “Con PITAGORA il nostro Paese compie un passo decisivo verso una fonte di energia illimitata, pulita e sicura. La collaborazione tra ENEA, CINECA ed EUROfusion dimostra la capacità dell’Italia di mettere a sistema competenze e infrastrutture a servizio della transizione energetica”.
Infine, Gianfranco Federici, amministratore delegato di EUROfusion, ha evidenziato il valore europeo del progetto: “Strutture come PITAGORA sono essenziali per mantenere la leadership dell’Europa nella ricerca sulla fusione e per generare il know-how necessario alla realizzazione di una centrale operativa”.
Un’infrastruttura strategica per la transizione energetica
Con PITAGORA, Bologna consolida il suo ruolo di hub europeo per il supercalcolo scientifico, insieme al centro Leonardo e alle infrastrutture dedicate all’AI e alla quantum computing. L’Italia rafforza così la propria posizione nella corsa alla fusione nucleare, la frontiera che potrebbe riscrivere il futuro dell’energia globale.
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