Pavel Durov

Pavel Durov torna a Dubai dopo mesi in Francia: il caso Telegram

Il fondatore e CEO di Telegram, Pavel Durov, ha annunciato tramite il suo canale ufficiale su Telegram di essere tornato a Dubai dopo aver trascorso diversi mesi in Francia a causa di un’indagine legata all’uso della piattaforma da parte di criminali. Nel suo messaggio, Durov ha espresso soddisfazione per il ritorno a casa e ha ringraziato le autorità giudiziarie, il suo team legale e la comunità globale per il sostegno ricevuto.

“Il processo è ancora in corso, ma è fantastico essere a casa. […] Voglio ringraziare i giudici investigativi per aver permesso ciò, così come i miei avvocati e il mio team per il loro impegno nel dimostrare che, quando si tratta di moderazione, cooperazione e lotta al crimine, Telegram non solo ha rispettato, ma ha superato le sue obbligazioni legali.”

Le accuse contro Telegram e il coinvolgimento della giustizia francese

L’indagine su Pavel Durov ha avuto origine nell’agosto 2024, quando il fondatore di Telegram è stato fermato all’aeroporto di Le Bourget, vicino Parigi, dalle autorità francesi. L’accusa iniziale riguardava la presunta complicità nel traffico di droga e nella diffusione di materiale pedopornografico, attività facilitate dall’uso della piattaforma da parte di gruppi criminali.

Telegram, con oltre 900 milioni di utenti attivi, è da tempo sotto esame per il suo approccio alla moderazione. Le autorità francesi sostengono che la piattaforma abbia fornito un ambiente favorevole alla diffusione di contenuti illegali, mentre l’azienda ha sempre dichiarato di applicare misure di controllo in linea con le normative internazionali.

Dopo l’arresto, Durov è stato rilasciato su cauzione di 5 milioni di euro, con l’obbligo di rimanere in Francia e presentarsi periodicamente alle autorità. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla responsabilità delle piattaforme di messaggistica nella lotta alla criminalità online.

Il ritorno a Dubai e il futuro del caso

Il 15 marzo 2025, un giudice francese ha autorizzato temporaneamente Durov a lasciare la Francia, permettendogli di recarsi a Dubai per alcune settimane. Nonostante il suo rientro negli Emirati Arabi Uniti, l’inchiesta rimane aperta e le autorità francesi proseguiranno con le indagini.

L’episodio segna un momento cruciale per il dibattito su libertà di espressione e regolamentazione delle piattaforme digitali. Telegram è spesso al centro di polemiche per la sua posizione sulla privacy e la crittografia end-to-end, che garantisce agli utenti un’elevata sicurezza nelle comunicazioni, ma allo stesso tempo rende più difficile l’intervento delle autorità su contenuti illeciti.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.