Le nuove analisi della piattaforma di Digital Analytics MyMetrix di Comscore delineano un quadro chiaro: l’uso delle applicazioni di Intelligenza Artificiale in Italia sta vivendo una fase di espansione significativa. Nell’ultimo anno gli utenti mensili hanno registrato una crescita dell’89%, superando quota 16 milioni, pari al 35% della popolazione online. Tra questi, 2,9 milioni accedono a due o più applicazioni nello stesso mese, un indicatore della crescente diversificazione nell’utilizzo degli strumenti basati su IA. La crescita è evidente anche dal lato dell’engagement. Le pagine viste hanno raggiunto 338 milioni, quasi triplicate rispetto a un anno fa. Il tempo speso dagli utenti ha superato 1 miliardo di minuti al mese, segnando un incremento annuale del 154%. Questi dati confermano un forte consolidamento dell’IA nella routine digitale degli utenti italiani.
ChatGPT guida l’utilizzo, Perplexity registra la crescita più ampia
ChatGPT, con 14,7 milioni di utilizzatori mensili, rimane l’applicazione più diffusa nel panorama dell’intelligenza artificiale consumer. Il dato risulta quasi triplicato rispetto a ottobre 2024, quando si attestava poco sopra i 5 milioni. La maggiore crescita percentuale riguarda però Perplexity, che ha raggiunto 745.000 utenti mensili con un tasso di sviluppo pari al 2351%, segnale della crescente attrattiva delle applicazioni conversazionali e dei motori di risposta assistiti da IA.
Giovani sempre più centrali nell’adozione delle applicazioni IA
Nella fascia d’età 15-24 anni, la penetrazione di ChatGPT raggiunge il 49,1%, un valore che colloca l’applicazione al quinto posto tra le piattaforme più utilizzate, davanti a TikTok (2,8 milioni di utenti nel segmento) e Instagram (2,7 milioni). Si tratta di giovani con un uso della rete più intenso rispetto ai loro coetanei non utenti di ChatGPT, con una fruizione più marcata di contenuti legati ai servizi finanziari, alla musica e ai viaggi.

Il trend si conferma anche nella fascia 25-34 anni, dove la penetrazione si attesta al 47,8%. Cresce inoltre il numero di utilizzatori con più di 45 anni: sono 5,86 milioni, quasi quadruplicati rispetto a ottobre 2024 (+291%). Questo segmento presenta un comportamento digitale specifico, con minore interesse verso contenuti sportivi, notizie finanziarie e temi politici.
Le considerazioni di Sensemakers
Nel commentare lo scenario, Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers, ha sottolineato come l’evoluzione dell’utilizzo delle applicazioni di IA introduca cambiamenti strutturali nelle modalità di accesso all’informazione e alla formazione. Ha ricordato che gli effetti dell’uso intensivo dei social network sono stati analizzati solo a distanza di molti anni dal loro arrivo, e che le applicazioni di IA stanno già assumendo un ruolo centrale nello sviluppo della conoscenza e nelle attività primarie svolte online.






































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