Aggiornamento 6 novembre 2023, ore 20:27 :
Aggiornamento Strategico sull’Accordo TIM-KKR
In una svolta significativa nella ristrutturazione di TIM, la società ha ufficialmente siglato un accordo di transazione con Optics BidCo, una controllata del colosso del private equity KKR, che vede anche il coinvolgimento di Azure Vista, una società sotto il pieno controllo di Abu Dhabi Investment Authority. L’accordo stabilisce le condizioni per il trasferimento delle attività di rete primaria di TIM a FiberCop, la società che attualmente gestisce la rete secondaria in fibra e rame. La firma segue le delibere del Consiglio di Amministrazione di TIM, ponendo la pietra miliare per la creazione di NetCo, che assumerà la nuova configurazione dopo il conferimento.
Il dettaglio dell’accordo include anche la sottoscrizione di un master services agreement che entrerà in vigore con la chiusura dell’operazione, delineando i termini e le condizioni per i servizi reciproci tra NetCo e TIM. L’operazione mira a ottimizzare le infrastrutture e i servizi di rete, con il closing previsto per l’estate del 2024, subordinatamente al completamento delle attività preparatorie e al ricevimento delle necessarie approvazioni regolamentari, incluse quelle Antitrust e quelle relative al Golden Power. TIM, inoltre, si riserva di affrontare le questioni relative alle dichiarazioni e alle informazioni diffuse recentemente, scegliendo di rispondere in maniera appropriata nelle sedi giudiziarie, se necessario, sottolineando l’importanza della correttezza delle informazioni specie in relazione al loro impatto sul mercato azionario.
La notizia dell’accordo
Dopo due anni di intensa attività e deliberazioni, il Consiglio di Amministrazione di TIM ha fatto un passo storico accettando l’offerta del colosso degli investimenti KKR per l’acquisto della rete fissa di TIM. Questa mossa, lungi dall’essere una conclusione, rappresenta un nuovo inizio che mira a accelerare lo sviluppo tecnologico nel settore delle telecomunicazioni in Italia.
Kohlberg Kravis Roberts & Co. (KKR) è una società di gestione di investimenti globale con una forte presenza nel settore delle infrastrutture. Con una storia di successi nel supportare la crescita e lo sviluppo di aziende in vari settori, KKR emerge come un partner solido per guidare la trasformazione digitale. L’offerta di KKR, che valuta la rete fissa di TIM fino a 22 miliardi di euro, è vista come una grande opportunità per TIM di ridurre il suo debito di circa 14 miliardi di euro, rafforzando così la sua posizione finanziaria.
Vivendi, il primo azionista di TIM, ha espresso forte opposizione all’operazione. Il gruppo francese ha definito la decisione “illegittima” e ha minacciato azioni legali, sottolineando una differenza di vedute significativa tra gli interessi degli azionisti e la visione del consiglio di TIM. Questa frattura rappresenta una sfida che TIM dovrà affrontare, garantendo al contempo che la vendita della rete sia nell’interesse a lungo termine dell’azienda e dei suoi stakeholder. Con la vendita della rete a KKR, TIM si posiziona per un futuro di innovazione e crescita. La “nuova TIM” sarà più agile e focalizzata sull’innovazione tecnologica, con l’obiettivo di guidare la trasformazione digitale in Italia. Questo passo consentirà a TIM di concentrarsi maggiormente sullo sviluppo di servizi digitali avanzati, mantenendo al contempo un ruolo di leader nel mercato in rapida evoluzione delle telecomunicazioni.
La leadership di TIM ha espresso forte ottimismo riguardo questa operazione. Salvatore Rossi, Presidente di TIM, ha sottolineato che le delibere approvate mirano a fare il bene di TIM, dei suoi dipendenti, azionisti, e dell’intero Paese. L’amministratore delegato, Pietro Labriola, ha rafforzato queste parole, sottolineando che la vendita offre a TIM una prospettiva di crescita e la possibilità di guardare ad un futuro sostenibile, mentre continua a perseguire l’innovazione tecnologica necessaria per mantenere una posizione di leadership nel mercato dei servizi digitali. L’acquisizione della rete fissa di TIM da parte di KKR potrebbe avere conseguenze significative per il mercato delle telecomunicazioni italiano, potenzialmente migliorando l’efficienza e accelerando il dispiegamento di infrastrutture digitali avanzate. Per i consumatori, questo può tradursi in una maggiore varietà di scelte e in servizi di telecomunicazione migliorati.
L’operazione, che si prevede sarà completata entro l’estate del 2024, segna un momento cruciale non solo per TIM ma per l’intero settore delle telecomunicazioni in Italia. Rivela una tendenza crescente verso la separazione delle infrastrutture di rete e i servizi, un modello che potrebbe essere seguito da altri operatori in Europa e nel mondo. L’approvazione dell’operazione da parte del governo e delle autorità antitrust sarà cruciale. Il governo, come evidenziato dalle dichiarazioni, sembra supportare l’operazione, considerandola un passo verso una maggiore concorrenza e innovazione nel settore.
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