Secondo quanto riportato inizialmente dal Corriere della Sera, ad alcuni utenti ignari di WindTre venivano sottratti 9 centesimi di euro in seguito alla fruizione di alcune pagine web (per ora della cui entità è sconosciuta), fino ad un tetto massimo di 1 euro in bolletta. Il limite era utile a camuffare la truffa, in modo che l’utente non se ne accorgesse.
Tutto ciò emerge grazie alla Procura di Milano, in seguito al colloquio tra il pm Francesco Cajani, il Procuratore Aggiunto Eugenio Fusco e un ingegnere ex consulente di Accenture. Quest’ultima, piattaforma tecnologica di WindTre, tra febbraio e giugno 2020 al posto della Pure Bros sotto indagine. Questo sistema sarebbe stato richiesto dai dirigenti di Vetrya, che dal 27 dicembre 2019 è subentrata a Pure Bros nel contrattualizzare i produttori di contenuti di WindTre.
Il sequestro e l’ipotesi di frode informatica per la truffa dei 9 centesimi in bolletta
Si è arrivati dunque ad un sequestro preventivo da parte del giudice delle indagini preliminari Patrizia Nobile. Oltre ai 21 milioni di euro sequestrati a WindTre nei mesi scorsi (ovvero quota di percentuali sui servizi attivati in modo fraudolento da società quali Bright Moby e Yoom tramite l’hub Pure Bros) ci sono i 204.000 euro vincolati sui conti di Accenture e 109.254 euro sui conti di Vetrya, la quale proprio ieri ha siglato un accordo con Open Fiber per la connettività veloce. L’amministratore delegato Luca Tomassini e i direttori amministrativi Alessandro Prili e operativo Simone Polverini di (tutti di Vetrya), risultano inoltre indagati per l’ipotesi di frode informatica.
Barring e le attivazioni WindTre su Accenture
Da quando le regole sono cambiate e l’utente che vuole un servizio a pagamento deve chiedere di rimuovere il blocco (barring) sui contenuti a pagamento, i numeri sono un po’ cambiati. Dagli 8.270.000 clienti WindTre con il barring attivato, solamente 390 hanno richiesto la rimozione del blocco (Fonte: Corriere della Sera). Inoltre, sempre secondo quanto riportato dalla testata di via Solferino, le attivazioni WindTre su Accenture si sarebbero ridotte. Si è passati da una media di 30-40.000 di attivazioni al giorno di aprile 2020, alle 2.000 attivazioni giornaliere di giugno 2020, per poi azzerarsi il mese successivo. Pochi giorni fa, secondo quanto riportato sul Corriere della Sera, le attivazioni sarebbero state 100.
Il conflitto di interessi di Vetrya
Come se non bastasse, Vetrya era già al centro di un conflitto di interessi, dacché avrebbe coperto tutti i ruoli disponibili: hub commerciale, produttore di contenuti, aggregatore di produttori di contenuti per TIM, gestore del call center del settore. Tutto quanto in contrasto con la delibera n.108 del 2019 dell’Agcom-Autorità Garante delle Comunicazioni.

Vetrya comunica l’estraneità ai fatti (ma conferma il sequestro)
Secondo quanto invece riportato su Il Fatto Quotidiano, Vetrya avrebbe diramato un comunicato in cui conferma il sequestro ma dichiara l’estraneità ai fatti e che attualmente non sarebbe indagata. L’azienda di Orvieto avrebbe inoltre riferito di poter dimostrare a breve di non aver mai avuto alcun coinvolgimento diretto in tal senso.
L’iniziativa del Codacons per gli utenti a cui sono stati sottratti 9 centesimi per volta
Intanto il Codacons ha reso noto di aver avviato un’iniziativa in favore degli utenti a cui sono stati prelevati i famosi 9 centesimi per volta per alcune pagine web visitate. Secondo quanto riportato sul sito ufficiale dell’Associazione, essa chiederebbe al pm l’arresto dei responsabili, inoltre starebbe richiedendo una azione risarcitoria in favore degli utenti danneggiati. La pagina linkata spiega che Codacons starebbe preparando l’azione e che nel mentre è possibile aderire compilando il modulo linkato qui.
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