Il traffico di essere umani parte dai social media

Verso la fine di settembre si è tenuta una tre giorni in cui 85 investigatori da 26 paesi hanno partecipato ad un’azione operativa coordinata dai Paesi Bassi, sostenuti da Europol. Le attività avevano lo scopo di contrastare le attività criminali online che consentono la tratta di esseri umani. Il team, composto da personale dell’OSCE, INTERPOL e CEPOL, l’Autorità europea del lavoro e la Missione Internazionale di Giustizia, si è concentrato sul colmare le lacune dell’intelligence nel reclutamento delle vittime do sfruttamento sessuale e lavorativo. Un’attività operativa organizzata nel quadro di EMPACT, una piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce più importanti poste dalla criminalità internazionale, ai danni dell’UE e i partner internazionali.

Le piattaforme online come base per il reclutamento

Secondo quanto riferito da Europol, la tratta di esseri umani è sempre più digitale, Internet facilità in tal senso le attività criminali. L’Hackaton 2023 è servito all’intelligence per identificare le piattaforme online e degli hub social utilizzati dai carnefici per reclutare le vittime. Sono diversi i metodi per attrarre i più vulnerabili, con approcci per reclutare attraverso l’inganno persone per sfruttamento sessuale, lavorativo e altre forme di servitù. Perlopiù vengono promessi una vita migliore, istruzione, lavoro o matrimonio. Vengono anche offerti falsi lavori ben retribuiti all’estero, che poi si rivelano mansioni ad alto sfruttamento con retribuzione bassa o nulla. I trafficanti offrono anche servizi di immigrazione, per poi sfruttare la vulnerabilità dei migranti quando poi riescono a raggiungere un paese straniero.

I risultati degli sforzi di chi ha partecipato alle attività, annoverano 85 utenti controllati su 371 piattaforme, tra cui app di dating, forum, siti Web, mercati e app, oltre ai social media. Sono stati individuati 325 strumenti di comunicazione, tra numeri di telefono, app, indirizzi e-mail e addirittura fax. Inoltre, più di 30 piattaforme sono state controllate, sospettate e identificate per il traffico di essere umani e abusi sessuali su minori.

Cittadini cinesi e ucraini tra i più vulnerabili

Gli investigatori si sono concentrati sui gruppi più a rischio, ovvero i rifugiati ucraini e i cittadini cinesi. Il reclutamento avviene sui social media più popolari, nelle app di incontri e anche sui forum di recensioni. I tentativi avvengono anche all’interno di gruppi comunitari sui social media, creati in base alla provenienza geografica di chi cerca servizi.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.