“Se puoi sognarlo, puoi farlo“. Un aforisma erroneamente attribuito a Walt Disney, ma che in realtà venne pronunciato da un progettista dell’azienda di Topolino, tale Tom Fitzgerald. Con l’Intelligenza Artificiale si può fare quasi ogni cosa si possa immaginare. Alcune voci vogliono persino la realizzazione da parte di Meta di IA che emulano personaggi non più tra noi. Niente che non possa già fare ChatGPT e IA simili, tuttavia sembrerebbe che tra non molto si potrà parlare con Abraham Lincoln (o perlomeno, con il suo clone IA), proprio grazie alla casa madre di Facebook. E come abbiamo visto in passato, si possono anche organizzare viaggi, studiare e così via. Ma ora, a quanto pare, si può impiegare anche per scoprire bugie del nostro interlocutore. Come? Con LiarLiar.AI.
Scoprire bugie con l’Intelligenza Artificiale (forse) è possibile
Il sito web del nuovo tool di Intelligenza Artificiale è stato lanciato pochi giorni fa e attualmente il progetto è nelle sue fasi iniziali. Infatti è possibile accedere al programma Beta. Il sistema offerto dagli sviluppatori integra l’interpretazione del linguaggio del corpo al machine learning. Il funzionamento di LiarLiar.AI prevede la possibilità di monitorare le videocall e verificare quanto di (presumibilmente) vero o falso venga detto dal nostro interlocutore, nelle varie app quali Skype, Zoom, Teams, Meet e addirittura WhatsApp. Il software si può installare sul proprio PC e avviare in modo che analizzi i movimenti del corpo e facciali del soggetto analizzato.
Il sistema è in grado di scoprire bugie attraverso la tecnica della fotopletismografia remota (rPPG), secondo quanto riferito dagli sviluppatori. Senza entrare troppo nel tecnico, la tecnica può rilevare impercettibili cambiamenti di colore nel volto, che indicano la frequenza cardiaca. Inoltre LiarLiar.AI può anche rilevare i movimenti degli occhi, delle mani e così via. Ma è legale?
I problemi etici e legali
Questo dipende da regione a regione. Secondo gli sviluppatori, non è illegale procedere all’analisi dell’attendibilità di una persona, tuttavia può esserlo registrare senza consenso e archiviare nei propri supporti di memoria le conversazioni. Ma funziona davvero? Per scoprire che lo stesso software non sia una bugia essa stessa, bisognerebbe acquistare la licenza lifetime in beta al costo di 39,99 dollari. Sarebbe interessante verificare come il programma si comporta davanti ad un soggetto che dice la verità, una bugia e magari un monologo recitato. Tuttavia attualmente preferiamo tenerci il dubbio. E poi si sa, è sempre meglio dire la verità. Le bugie hanno le gambe corte, inoltre bisogna saperle dire e ricordarsele. A meno che non creino un’Intelligenza Artificiale in grado di dire bugie senza essere scoperta. Ma nella prossima call con il capo se dobbiamo inventarci una bugia per un’assenza, meglio oscurare la webcam.
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