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Jesse Eisenberg prende le distanze da Mark Zuckerberg: “Non voglio essere associato a lui”

Jesse Eisenberg, noto per aver interpretato Mark Zuckerberg nel film The Social Network del 2010, ha dichiarato di non voler più essere associato alla figura del CEO di Meta. In un’intervista alla BBC, l’attore ha espresso preoccupazione per alcune delle recenti decisioni della società, in particolare la rimozione dei fact-checker indipendenti su Facebook e Instagram, sostituiti da un sistema simile a quello di X, basato su note della comunità.

Secondo Eisenberg, le mosse di Meta sollevano problemi di sicurezza e favoriscono la diffusione di disinformazione. Ha sottolineato che persone già vulnerabili rischiano di essere ancora più esposte e ha criticato il potere economico accumulato dai leader delle grandi aziende tecnologiche, sostenendo che spesso viene utilizzato per sostenere figure che promuovono l’odio.

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Meta, Trump e la decisione sul fact-checking

La decisione di Meta di eliminare il fact-checking è stata accolta con favore dall’ex presidente Donald Trump, che aveva criticato a lungo le politiche della piattaforma, sostenendo che penalizzassero le voci della destra politica. Poco dopo l’annuncio, Trump ha elogiato la scelta di Zuckerberg, dichiarando che Meta aveva “fatto molta strada”.

La decisione è arrivata mentre Zuckerberg e altri dirigenti tecnologici cercavano di migliorare i rapporti con Trump in vista delle elezioni. Nel frattempo, Meta ha accettato di pagare un accordo legale da 25 milioni di dollari dopo una causa intentata da Trump nel 2021 per la sospensione dei suoi account dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio.

Il nuovo film di Eisenberg e la riflessione sulla memoria storica

Eisenberg, nel frattempo, sta promuovendo il suo ultimo film A Real Pain, una commedia drammatica che racconta il viaggio di due cugini in Polonia per visitare i luoghi della memoria dell’Olocausto in onore della loro nonna. Il film, ispirato alla storia della sua famiglia, è stato girato nella casa in cui i suoi parenti vivevano in Polonia.

La sceneggiatura ha ricevuto una nomination agli Oscar, così come l’interpretazione di Kieran Culkin. Parlando alla BBC, Eisenberg ha riflettuto sull’importanza della memoria storica, sostenendo che i nipoti dei sopravvissuti all’Olocausto dovrebbero sentirsi ogni giorno grati per la propria esistenza.

Ha ammesso di aver cercato un legame più profondo con la storia da quando ha realizzato il film e ha sottolineato la necessità di un equilibrio tra dramma e umorismo per evitare un approccio eccessivamente moralista.

Eisenberg prende le distanze dal mondo della tecnologia

L’attore, già candidato all’Oscar per The Social Network, sembra oggi più interessato a temi legati alla giustizia sociale che al mondo della tecnologia. Ha ribadito la volontà di non essere più associato alla figura di Zuckerberg, distanziandosi così dal ruolo che lo ha reso famoso sul grande schermo.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.