Durante il WWDC 2025, Apple ha offerto a un gruppo di partecipanti la possibilità di entrare in uno dei suoi 200 laboratori di test hardware; tra questi, anche lo staff di Counterpoint. Un accesso raro, che ha permesso di osservare da vicino i processi con cui l’azienda testa i suoi dispositivi per garantirne la durabilità nel tempo. Un lavoro nascosto, ma cruciale, che influisce non solo sull’affidabilità quotidiana degli iPhone, ma anche sulla loro longevità nel mercato dell’usato e sulla sostenibilità ambientale.
Durabilità e valore: un vantaggio competitivo
Secondo Counterpoint Research, un iPhone mantiene in media il 40% di valore in più rispetto a un dispositivo Android nel mercato del ricondizionato. Questo dato, sommato a cinque anni di aggiornamenti software e di sicurezza, fa sì che gli iPhone possano vivere facilmente una seconda o terza vita. È anche il motivo per cui Apple detiene oltre il 56% del mercato globale degli smartphone ricondizionati. Non solo iPhone: anche Mac, iPad, Apple Watch e AirPods mostrano trend simili.
Test ambientali: sabbia dell’Arizona e sudore artificiale
Nel laboratorio visitato, Apple ricrea condizioni ambientali estreme, simili a quelle riscontrabili nei 175 Paesi in cui distribuisce i propri prodotti. Le prove includono esposizione prolungata al sale (fino a 100 ore), luce intensa, sabbia fine del deserto dell’Arizona, ma anche test specifici sugli AirPods che simulano sudore ed earwax. Il tutto basato su dati di utilizzo reali per rendere i test il più aderenti possibile alla vita quotidiana.
Test contro i liquidi: dall’acqua alle bibite gassate
La resistenza ai liquidi viene valutata attraverso camere IPX che simulano pioggia, spruzzi d’acqua a varie pressioni e immersioni. I test seguono gli standard IPX5, IPX6, IPX7 e IPX8, con simulazioni di immersioni fino a sei metri. I dispositivi vengono anche esposti a creme solari, profumi, bibite e succhi, per valutare come reagiscono a contatti accidentali con liquidi comuni.
Test di caduta: il robot che simula le disattenzioni umane
Le cadute accidentali sono tra le principali cause di danni ai telefoni. Apple ha sviluppato un robot che lascia cadere i dispositivi da diverse angolazioni e su vari tipi di superfici, come parquet, granito e asfalto. Ogni caduta viene monitorata tramite un’app interna, per analizzare gli impatti e i danni in dettaglio.

Test di vibrazione: il banco di prova delle moto
Nel laboratorio si testano anche vibrazioni a diverse frequenze, per simulare il trasporto dei dispositivi o l’uso su motociclette. I prodotti vengono assicurati a un tavolo vibrante e sottoposti a cicli lunghi e intensi. Lo scopo è assicurare che non si danneggino durante l’uso o gli spostamenti.

Sostenibilità e attenzione al dettaglio
L’esperienza nel laboratorio ha evidenziato una tensione tra durabilità e riparabilità. Un prodotto molto resistente non è necessariamente facile da riparare, ma può comunque contribuire a una maggiore sostenibilità, riducendo l’impatto ambientale sul lungo periodo. Apple sembra puntare proprio su questa linea: prodotti che durano nel tempo, aggiornabili e robusti. Infine, colpisce la meticolosità dell’azienda: ogni singolo elemento, ogni componente, viene testato in modo capillare. Almeno 10.000 iPhone vengono testati in laboratorio prima del lancio.



































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