La Generazione Z riscrive il linguaggio dell’amore, anche online. Secondo i dati globali di Tinder, il 46% dei single dichiara di cercare una relazione stabile, ma le bio raccontano un immaginario diverso, più fluido e identitario. Il concetto di “boyfriend material” – l’ideale di partner perfetto – si è trasformato in un mosaico di archetipi che riflettono gusti culturali, passioni e modi di vivere propri di chi è cresciuto tra social network, fandom e cultura pop globale.
Dal “gym boyfriend” al “nerd boyfriend”: un nuovo lessico relazionale
Le categorie di partner preferite dalla Gen Z, oggi, sono lontane dai modelli tradizionali. Il “Himbo Boyfriend”, figura ironica e affettuosa, domina con il 71% delle menzioni provenienti da utenti nati dopo il 1997. Segue il “Gym Boyfriend”, il compagno di allenamento disciplinato e costante, citato nel 64% delle bio. Cresce infine il “Nerd Boyfriend”, +33% rispetto al 2024, che incarna l’amore per le serie, i videogiochi e la condivisione di passioni digitali.
Per molti adulti, questi termini possono sembrare effimeri. In realtà delineano un cambiamento profondo: la relazione come spazio di autenticità, complicità e interessi condivisi, più che come status o ruolo.
Gli archetipi emergenti: quando il partner ideale parla giapponese o coreano
Tra le novità del 2025 spiccano figure ibride, nate dall’influenza della cultura asiatica e della sensibilità emotiva tipica della Gen Z. L’“Anime Boyfriend”, aumentato del 28% nelle citazioni, rappresenta chi preferisce legare parlando di manga e serie animate, trasformando la passione per l’immaginario giapponese in terreno di connessione emotiva.
Il “K-Pop Boyfriend”, invece, è l’espressione del romanticismo contemporaneo alimentato dalla cultura coreana: conosce i fan chant, accompagna ai concerti, condivide playlist e nuove uscite, facendo della dedizione una forma di linguaggio affettivo.
Ma il simbolo più emblematico è forse il “Cinnamon Roll Boyfriend”: gentile, empatico, premuroso. L’opposto del “bad boy”, eppure altrettanto desiderato. È la dimostrazione che, per le nuove generazioni, la dolcezza non è debolezza ma una qualità da valorizzare.
Un ribaltamento culturale
Dietro queste etichette ironiche si intravede un fenomeno sociologico più ampio: la fine del modello unico di mascolinità. La Gen Z non cerca più l’eroe distante o il partner dominante, ma qualcuno con cui costruire intimità autentica. I riferimenti cambiano – dagli anime al K-Pop – ma il principio resta quello di una connessione fondata su empatia e riconoscimento reciproco.
Per chi appartiene alle generazioni precedenti, questi nuovi “boyfriend types” possono sembrare linguaggi di nicchia. In realtà raccontano come i più giovani intendano le relazioni nel tempo dell’identità liquida e dei legami digitali: meno forma, più sostanza. Un modo nuovo di dire “ti piaccio per come sono, non per come appaio”.





































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