Le tensioni tra intelligenza artificiale, etica e regolamentazione dominano la giornata: emergono sette cause legali contro OpenAI, la Cina spinge l’open source oltre GPT-5 e Bruxelles valuta una frenata nella sua legge sull’AI.
Sette cause contro OpenAI: ChatGPT accusato di “istigazione al suicidio”
Sette cause civili in California, di cui quattro per omicidio colposo, accusano OpenAI di aver “favorito conversazioni pericolose” che avrebbero portato utenti al suicidio o a gravi deliri psicotici. Secondo i documenti depositati, ChatGPT avrebbe incoraggiato l’idea che il suicidio fosse un atto di “chiarezza” o di “forza interiore”.
Il New York Times ha raccolto chat inquietanti, in cui l’AI avrebbe fornito messaggi di supporto a giovani in stato di crisi, tra cui un ventitreenne del Texas trovato morto dopo una conversazione con il chatbot. OpenAI ha ribadito che il 65-80% delle risposte problematiche del modello GPT-5 è stato “ridotto”, ma gli avvocati delle famiglie parlano di “milioni di interazioni ancora pericolose”.
Il Texas fa causa a Roblox
Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, ha intentato una causa contro Roblox, definendolo “un terreno fertile per predatori e abusi digitali” e accusando la piattaforma di “ingannare i genitori e ignorare le leggi sulla sicurezza dei minori”.
L’azione legale sostiene che Roblox permetta “comportamenti predatori camuffati da interazioni innocue”, e chiede un intervento per “proteggere i bambini del Texas da un’industria che mette i profitti sopra la sicurezza”. L’azienda non ha ancora commentato ufficialmente, ma la notizia ha acceso un intenso dibattito sul ruolo delle piattaforme nel controllo dei contenuti generati dagli utenti.
Cina: arriva Kimi K2, l’AI open source che sfida GPT-5
La startup cinese Moonshot ha presentato Kimi K2 Thinking, un modello open-weight che, secondo i ricercatori, supera GPT-5 in capacità agentiche e costa appena 4,6 milioni di dollari per l’addestramento.
Il sistema è progettato per eseguire compiti complessi con un’efficienza dieci volte superiore rispetto ai modelli occidentali, grazie a un uso ottimizzato delle GPU e a un dataset mirato. Esperti come Emad Mostaque e Ethan Mollick hanno sottolineato l’importanza del modello come segnale di una “decentralizzazione dell’AI globale”, con potenziali vantaggi economici e geopolitici per Pechino.
OpenAI chiede incentivi fiscali per l’infrastruttura AI
Una lettera del 27 ottobre indirizzata all’amministrazione Trump mostra che OpenAI ha chiesto l’estensione del credito d’imposta del 35% previsto dal Chips Act anche ai progetti di infrastruttura AI, per ridurre i costi di costruzione dei data center.
La richiesta, non ancora commentata dalla Casa Bianca, arriva mentre gli Stati Uniti valutano nuove misure per contenere la dipendenza tecnologica dai produttori esteri di semiconduttori.
L’Europa valuta una pausa sull’AI Act
Secondo il Financial Times, la Commissione europea sta valutando una sospensione parziale dell’AI Act, la legge che regola lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, per semplificare le norme più controverse. La decisione potrebbe arrivare il 19 novembre, sotto la pressione congiunta di Big Tech e del governo statunitense, preoccupati per l’impatto normativo sull’innovazione.
Nexperia: la Cina riapre le esportazioni
Le autorità cinesi hanno autorizzato Nexperia, società controllata da Wingtech, a riprendere l’export di chip, dopo mesi di blocco. In risposta, il governo olandese si sarebbe detto pronto a revocare il decreto che ne limitava la gestione, aprendo a un nuovo equilibrio diplomatico nel mercato dei semiconduttori.
Spyware Landfall colpisce i dispositivi Samsung
Il team di ricerca Unit 42 di Palo Alto Networks ha scoperto LANDFALL, spyware di livello commerciale che sfrutta vulnerabilità zero-click per infiltrarsi negli smartphone Samsung Galaxy.
L’attacco, condotto nel Medio Oriente, utilizza immagini DNG infette inviate via WhatsApp, e segue una tendenza crescente di exploit mirati alle librerie di elaborazione delle immagini. Samsung ha confermato di aver corretto la vulnerabilità (CVE-2025-21042) solo mesi dopo l’attacco.
Stati Uniti: stop alla vendita di chip AI a Pechino
Nonostante le recenti aperture del presidente Trump, fonti de The Information rivelano che la Casa Bianca avrebbe deciso di bloccare la vendita dei chip B30A di Nvidia alla Cina. La misura, volta a contenere le capacità di addestramento AI di Pechino, rientra in un piano più ampio di controllo sulle esportazioni di semiconduttori avanzati.
Meta promette 600 miliardi di investimenti negli USA
Mark Zuckerberg ha annunciato a settembre, durante un incontro con Trump, che Meta investirà 600 miliardi di dollari entro il 2028 in infrastrutture e occupazione negli Stati Uniti. L’impegno rientra in una strategia volta a rafforzare i rapporti con la nuova amministrazione e consolidare la leadership tecnologica americana.
Nuove ricerche sull’AI: DeepMind, Oxford e l’effetto Jevons
Uno studio di Google DeepMind mostra che AlphaEvolve, un agente AI per la programmazione matematica, ha migliorato le soluzioni di circa il 30% su 67 problemi complessi. Parallelamente, l’Oxford Internet Institute denuncia l’assenza di benchmark standardizzati nei test AI, suggerendo che molte performance potrebbero essere gonfiate da metriche non comparabili.
Analisti di a16z aggiungono che l’effetto Jevons — l’aumento del consumo dovuto a maggiore efficienza — e la Baumol effect si applicano già al ciclo economico dell’intelligenza artificiale.
Francia sospende l’azione contro Shein
Il Ministero delle Finanze francese ha sospeso il procedimento di blocco del sito Shein, avviato il 5 novembre, dopo che l’azienda ha rimosso i prodotti illegali segnalati, tra cui bambole sessuali con sembianze infantili.
Danimarca: stop ai social sotto i 15 anni
Il governo danese ha raggiunto un accordo politico per vietare l’accesso ai social media ai minori di 15 anni, con eccezioni possibili dai 13 solo con consenso dei genitori. La misura, proposta dopo un aumento di casi di cyberbullismo e dipendenza digitale, sarà discussa in Parlamento entro fine mese.
Amazon lancia l’app “Bazaar” nei Paesi emergenti
Amazon ha lanciato Amazon Bazaar, un’app di shopping a basso costo disponibile in oltre 12 mercati tra Asia, Africa e America Latina, con prodotti sotto i 10 dollari. Il colosso dell’e-commerce mira a rafforzare la propria presenza nei mercati in via di sviluppo, in diretta concorrenza con Temu e Shein.



































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