Le notizie tech del 12 dicembre: ecco GPT-5.2; TikTok e contenuti vietati

La giornata del 12 dicembre è dominata dall’arrivo di GPT-5.2, dalla nuova alleanza industriale tra Disney e OpenAI, da un’ondata di regolazioni sul fronte AI, da un ritorno clamoroso nel gaming mobile e da uno scontro crescente fra Big Tech e normative statunitensi. È una fotografia nitida del settore: l’AI entra nella fase più competitiva di sempre, l’intrattenimento tenta di ridefinire il proprio confine con l’automazione e le istituzioni moltiplicano i tentativi di controllare modelli e infrastrutture.

Un’inchiesta CNN, basata sullo studio dello scorso ottobre di un giornale indipendente spagnolo, Maldita.es, rivela l’esistenza di quindici account su TikTok che pubblicano video generati con AI raffiguranti minorenni sessualizzati. Le visualizzazioni complessive superavano le centinaia di migliaia. TikTok replica che quattordici dei quindici account non violavano le regole. Si riaccende il dibattito sulla responsabilità delle piattaforme nel mitigare l’abuso degli strumenti generativi.

OpenAI presenta GPT-5.2, definito il suo “miglior modello di sempre”, disponibile nelle varianti Instant, Thinking e Pro. I miglioramenti principali riguardano scrittura, coding, pianificazione complessa e ragionamento. La versione Thinking supera professionisti umani in 70,9% dei task del benchmark GDPval e riduce drasticamente i costi: meno dell’1% rispetto a prestazioni equivalenti svolte da personale umano, secondo OpenAI.

OpenAI dichiara inoltre un netto calo delle allucinazioni rispetto a GPT-5.1, un punto critico per l’adozione aziendale. Diversi partner internazionali, da Notion a Shopify, hanno testato il modello in anteprima. Sul fronte commerciale, l’API introduce prezzi aggressivi per spingere l’adozione enterprise: 1,75$ per milione di token input, 14$ per milione output; la versione Pro arriva a 21$/168$.

OpenAI conferma il piano per una modalità dedicata ai contenuti per adulti, prevista nel primo trimestre 2026. L’azienda insiste sul fatto che non verrà rilasciata finché il sistema di verifica dell’età non sarà affidabile. Per un mercato regolato come quello europeo, questo punto è cruciale: le norme di responsabilità dei provider impongono controlli stringenti su contenuti sensibili.

Microsoft pubblica uno studio anonimo su milioni di interazioni con Copilot: gli utenti statunitensi usano l’AI principalmente per salute, lavoro e relazioni personali. È un’indicazione chiara della direzione d’uso consumer, molto distante dalle prime aspettative puramente produttive.

A line graph shows average rank over nine months for 10 topics, with each topic represented by a colored line and labeled on the right. The rankings fluctuate for each topic from January to September.

Disney sigla un accordo storico con OpenAI: 1 miliardo di dollari di investimento, accesso all’infrastruttura Sora e licenza per oltre 200 personaggi Disney. L’intesa prevede un comitato congiunto di supervisione, volto a controllare utilizzi impropri o non autorizzati della proprietà intellettuale. La scelta arriva mentre il mondo dell’intrattenimento discute i rischi dell’AI nei processi creativi.

Logos for OpenAI and the Walt Disney Company in white on a background of swirling purples, blues, and magenta

Disney assicura che l’accordo non tocca voci, identità biometriche o somiglianze degli attori, che restano escluse dal perimetro della licenza. In parallelo, Disney invia a Google una diffida per uso improprio di contenuti tramite AI, accusando il colosso di sfruttare su larga scala materiali coperti da copyright.

Google introduce una serie di novità legate alla famiglia Gemini 3:

• Gemini Deep Research diventa accessibile via API, con un nuovo benchmark di interrogazione complessa (DeepSearchQA).
• Disco, esperimento che trasforma le schede del browser in piccole app basate sulla cronologia utente e sulle interazioni con Gemini.
• Gemini arriva su Chrome per iOS e iPadOS, con funzioni di sintesi pagine, FAQ automatiche e modifiche contestuali ai contenuti.

L’espansione del modello conferma la strategia “Gemini ovunque”, mirata a saturare l’esperienza Google prima dell’arrivo delle nuove generazioni di agenti intelligenti concorrenti.

Jensen Huang, Demis Hassabis, Sam Altman, Dario Amodei e altri leader del settore vengono indicati come “Architects of AI” da Time, mettendo in luce la centralità geopolitica dell’intelligenza artificiale nel 2025. L’inchiesta evidenzia il contributo decisivo di Nvidia nella trasformazione economica e nella corsa globale ai modelli avanzati, insieme ai rischi sociali ed energetici legati allo sviluppo dell’AI.

Sam Altman segna dieci anni di OpenAI e dichiara: “Tra dieci anni costruiremo la superintelligenza”

Sam Altman pubblica una lunga riflessione per il decennale di OpenAI, definendo il percorso dell’azienda come un tentativo “folle, improbabile e senza precedenti” che oggi appare vicino a realizzare la missione originaria. Il racconto parte dal 2015, quando OpenAI annunciò la propria esistenza pur non essendo ancora operativa, e ricostruisce la trasformazione di un gruppo di quindici ricercatori in una delle organizzazioni tecnologiche più influenti del pianeta.
Altman ricorda gli anni iniziali come un periodo di entusiasmo irragionevole, convinzione radicale e rischi costanti, con la necessità di trovare fondi per la potenza di calcolo e di costruire una cultura interna capace di favorire scoperte rapide. Il CEO identifica il 2017 come anno di svolta, grazie ai risultati su reinforcement learning, all’emergere del sentiment neuron e alla dimostrazione iniziale del reinforcement learning from human preferences, che aprì la strada ai metodi moderni di allineamento dei modelli.

Secondo Altman, il vero cambio di scala avvenne con ChatGPT e poi GPT-4, quando l’idea di un’AGI smise di sembrare irrealistica. L’azienda si trovò costretta a crescere rapidamente, sviluppando un modello operativo capace di sostenere un rilascio tecnologico senza precedenti: Altman rivendica la scelta dell’iterative deployment, cioè rilasciare tecnologie emergenti al pubblico per consentire alla società di adattarsi progressivamente.
La valutazione sul presente è di un ottimismo molto elevato: OpenAI ora dispone di modelli capaci di superare “la maggior parte delle persone più intelligenti nei compiti cognitivi più complessi”. Altman prevede che entro dieci anni l’azienda sia “quasi certa” di costruire una superintelligenza, pur affermando che la vita quotidiana cambierà meno di quanto si immagini, mentre aumenteranno enormemente le capacità individuali.

Una corte federale statunitense conferma il giudizio di contempt contro Apple nel caso Epic, stabilendo però che l’azienda può chiedere commissioni anche sui link esterni, purché un tribunale stabilisca l’ammontare. È un passaggio simbolico nello scontro sul controllo degli store, che anticipa possibili effetti anche nel contesto europeo del Digital Markets Act.

Dopo anni di contenziosi, Fortnite rientra nel Play Store statunitense grazie a un’ingiunzione del tribunale. La decisione segue il recente accordo tra Google ed Epic, che nei prossimi mesi potrebbe influenzare i modelli di distribuzione delle app e le commissioni sugli store mobili.

La Casa Bianca introduce linee guida per l’acquisto di modelli AI da parte delle agenzie federali. Le tecnologie devono riflettere principi di imparzialità, ricerca della verità e neutralità ideologica. L’obiettivo è evitare bias sistemici nei modelli usati per decisioni governative, in un momento di forte pressione politica attorno alla tecnologia.

Il governatore Kathy Hochul propone di riscrivere completamente la recente legge RAISE sull’AI, sostituendola con un testo quasi identico al California SB-53. La revisione riguarda soprattutto trasparenza, obblighi di certificazione e protocolli di sicurezza.

Rivian presenta il Rivian Autonomy Processor, chip da 1.600 TOPS destinato a supportare un futuro sistema di guida autonoma proprietario basato su un Large Driving Model.
La strategia ricorda quella di Tesla e indica un passaggio chiave: i costruttori automobilistici non intendono più delegare a terzi l’intera catena tecnologica dell’autonomia.

Il cofondatore di Terraform Labs, responsabile del collasso della stablecoin TerraUSD nel 2022, riceve una condanna a 15 anni per frode e cospirazione. Il caso rappresenta uno dei più importanti precedenti giudiziari nel settore crypto dopo FTX e rafforza la linea dura statunitense verso gli schemi speculativi sistemici.

The Trinity Research team in a computer lab.

Ricercatori di Stanford presentano Artemis, un agente AI in grado di identificare vulnerabilità più velocemente di nove tester umani su dieci. Il risultato alimenta un dibattito delicato: la stessa AI che rafforza la sicurezza informatica può diventare un acceleratore di attacchi se utilizzata con fini malevoli.

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