I fitness tracker sono tra i dispositivi tecnologici più utilizzati per monitorare la salute, ma la loro accuratezza è davvero all’altezza delle affermazioni dei produttori? Secondo un’analisi della letteratura scientifica condotta dal team di ricerca di Healthnews, questi dispositivi offrono un’accuratezza moderata, con l’Apple Watch che emerge come il più preciso tra quelli analizzati.
L’accuratezza dei fitness tracker: i risultati della ricerca
I produttori affermano che i dati forniti dai loro dispositivi siano altamente precisi, in modo da permettere agli utenti di prendere decisioni informate sulla propria salute. Tuttavia, esperti e utenti sollevano dubbi sulla reale affidabilità di queste misurazioni. Per approfondire la questione, i ricercatori di Healthnews hanno analizzato 45 studi scientifici, 168 punti dati e 3 metriche principali: dispendio energetico (calorie bruciate), frequenza cardiaca e conteggio dei passi.
L’analisi ha rivelato che i fitness tracker sono più precisi nella misurazione della frequenza cardiaca, con un’accuratezza media del 76,35%. Il conteggio dei passi risulta moderatamente preciso (68,75%), mentre il monitoraggio delle calorie bruciate è il meno affidabile, con una precisione del 56,63%. L’Apple Watch si distingue per l’accuratezza della frequenza cardiaca (86,31%) e del dispendio energetico (71,02%). Per il conteggio dei passi, invece, il dispositivo più preciso è Garmin, che raggiunge un’accuratezza dell’82,58%.
Quali metriche sono più affidabili?
La maggior parte degli studi ha analizzato cinque marchi principali di fitness tracker: Fitbit, Apple, Garmin, Polar e TomTom. Tra questi, Fitbit è il più studiato, rappresentando il 36,90% dei dati analizzati, seguito da Apple (14,29%) e Garmin (13,10%). L’accuratezza complessiva dei dispositivi esaminati varia tra il 62,09% e il 73,53%, con una media del 67,40%.
Il conteggio dei passi può essere impreciso
Tre dei cinque dispositivi analizzati mostrano una forte accuratezza nel conteggio dei passi, mentre due risultano solo moderatamente precisi. Garmin guida la classifica con un’accuratezza dell’82,58%, seguito da Apple (81,07%) e Fitbit (77,29%). Jawbone (57,91%) e Polar (53,21%) sono meno affidabili, spesso confondendo altri movimenti con i passi effettivi. Questa imprecisione può avere effetti negativi sulla salute. Uno studio del 2023 ha evidenziato che individui ai quali veniva fornito un conteggio dei passi sottostimato tendevano a considerare la loro attività fisica meno adeguata, portandoli a mangiare meno cibi sani e ad avere un aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.
Frequenza cardiaca: precisione variabile
L’Apple Watch si conferma il più accurato per la misurazione della frequenza cardiaca, con un’accuratezza dell’86,31%, seguito da Fitbit (73,56%). Garmin (67,73%) e TomTom (67,63%) risultano meno precisi. Questi dispositivi non misurano direttamente il battito cardiaco, ma rilevano le variazioni del flusso sanguigno attraverso un sensore luminoso. Alcuni studi hanno suggerito che la misurazione della frequenza cardiaca possa essere meno accurata nelle persone con pelle più scura, a causa della diversa riflessione della luce sui tessuti.

Dispendio energetico: dati poco affidabili
La misurazione delle calorie bruciate è la meno precisa tra le metriche analizzate. L’Apple Watch è l’unico dispositivo con un’accuratezza elevata (71,02%). Fitbit (65,57%), Jawbone (50,23%) e Polar (53,21%) offrono un’accuratezza moderata, mentre Garmin (48,05%) è il meno affidabile. La difficoltà nel misurare il dispendio energetico è comprensibile. Il calcolo delle calorie bruciate è un processo complesso che coinvolge molteplici fattori, come il metabolismo basale, la massa muscolare e il peso corporeo. Inoltre, studi suggeriscono che i fitness tracker tendano a sottostimare il consumo calorico negli uomini e nelle persone con un indice di massa corporea più elevato.
L’uso crescente dei fitness tracker
Metriche come la frequenza cardiaca e il consumo calorico non sono più prerogativa degli atleti professionisti. Grazie ai fitness tracker, sempre più persone monitorano la propria attività fisica. Secondo dati del 2020, un americano su cinque utilizza uno smartwatch o un fitness tracker. Il mercato globale di questi dispositivi è destinato a crescere significativamente, passando da 62,03 miliardi di dollari nel 2024 a 290,85 miliardi di dollari nel 2032. Studi recenti indicano che l’uso dei fitness tracker incoraggia le persone a muoversi di più. Una ricerca del 2022 ha rilevato che gli utenti che indossano questi dispositivi camminano in media 40 minuti in più al giorno, e si trovano a perdere circa 1 kg in cinque mesi. Le principali organizzazioni sanitarie, tra cui la British Heart Foundation e i Centers for Disease Control and Prevention, riconoscono il valore dei fitness tracker per la prevenzione e la gestione delle malattie croniche. Tuttavia, sottolineano che questi dispositivi non possono sostituire test medici professionali.
Possiamo fidarci dei fitness tracker?
Sulla base dell’analisi condotta da Healthnews, i fitness tracker offrono un’accuratezza moderata del 67,40% per le metriche di frequenza cardiaca, conteggio dei passi e dispendio energetico. Alcuni dispositivi sono più affidabili di altri per specifiche misurazioni, ma è importante interpretare i dati con cautela. L’Apple Watch risulta il più preciso tra quelli analizzati, ma presenta comunque limiti nella misurazione delle calorie bruciate. Gli utenti con condizioni di salute croniche o che desiderano incrementare l’attività fisica possono trarre beneficio dall’uso di questi dispositivi, ma un’eccessiva fiducia nei dati potrebbe portare a effetti negativi, inclusa l’ansia legata alla salute.




































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